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lunedì 25 marzo 2024

ZAVORRA. COSA CI IMPEDISCE DI CAMBIARE?

Bas Rompa, Kaatje Vermeire (ill.)

Cosa su cosa

Kite, 2023. 32 p.

età 8+

E’ da un po’ di tempo che questo albo illustrato è sulla mia scrivania. Si tratta di “Cosa su cosa” di Bas Rompa e Kaatje Vermeire, edito da Kite. Quando l’ho ricevuto qualche mese fa, l’ho letto e osservato. Più volte sono tornata a guardarlo senza trovare una via di lettura che mi convincesse. Da un punto di vista estetico l’ho trovato subito affascinante. Le sue illustrazioni sono delicate e impattanti allo stesso tempo. Osservarle è un piacere via via rinnovato dai tanti dettagli che si continuano a scoprire. Non sono immagini precise e didascaliche, ma molto evocative e allusive, pur nella concretezza degli oggetti che raffigurano. Ma il resto? L’insieme di testo e illustrazioni mi lasciava, e mi lascia, tuttora perplessa. Si tratta di un libro sulla solitudine? Sulla nostalgia? Sulla morte? Sul lutto? Sulle manie? Sulla malattia da accumulo? Sulla serietà con cui si deve porre le basi per il proprio futuro? Sul desiderio di cambiare vita e andare via? Sulla costanza e la pazienza nel perseguire i propri desideri? Sui sogni che si possono realizzare? Sul lasciarsi andare e guardare oltre? Su cosa ci trattiene?

Oggi ne scrivo pensando che forse questa storia parla di tutto questo o forse di nulla di tutto ciò. Non importa, trovate voi l’interpretazione che più vi convince. Io intanto ve la racconto.

Filippo vive da solo con il suo cagnolino ai margini della foresta. Vicino alla sua casa si ammucchiano, formando un’alta montagna, tantissime cose, oggetti che le persone del paese non usano più e portano lì: scatole, libri, piatti, biciclette, ombrelli, lavatrici e radio. Ci sono anche decine di vecchie casette per uccelli che Filippo ha usato per costruire una sorta di condominio per volatili. Ogni tanto Filippo vorrebbe allontanarsi da lì, ma è come se tutta questa roba lo trattenesse. Un giorno qualcuno ha lasciato diverse valigie. Mentre Filippo le sposta, una si apre: è piena di foto. Filippo prende la valigia e la porta in casa dove, quella sera, comincia a guardare le fotografie. Sono immagini piuttosto insignificanti che non gli dicono nulla tranne una, quella di una ragazza su un’amaca tra due ulivi. Sul retro la ragazza ha scritto di essere in una terra lontana e meravigliosa e di sentirsi al settimo cielo. Filippo, che non ha mai desiderato viaggiare, si accorge di invidiarla un po’ e di voler andare anche lui in alto, tra le nuvole. Comincia così a costruire una pila di roba sempre più alta. Un giorno quando si sveglia la pila, che adesso è altissima, è coperta da uno strato di gelo: è arrivato l’inverno e tutti gli uccellini chiamano Filippo per portarlo via, a sud con loro, sollevandolo tra le nuvole.

Una storia malinconica che sfida il suo lettore, bambino o adulto che sia.

 

Bas Roma, Kaatie Vermeire (ill.)

Cosa su cosa

Kite, 2023. 32 p.

età 8+

mercoledì 24 novembre 2021

STORIA VERA DI UN RITORNO


Quattordici lupi

Catherine Barr con le illustrazioni di Jenni Desmond e la traduzione di Lucia Feoli

Editoriale Scienza, 2021,  48 p.

Età di riferimento per la lettura autonoma: 9 anni.

 

Un libro di divulgazione scientifica che si legge come un romanzo e appassiona come una storia d’avventura. Così si può definire “Quattordici lupi” scritto da Catherine Barr e illustrato da Jenni Desmond. Lo ha pubblicato Editoriale Scienza nella preziosa collana “A tutta scienza”.

Si tratta di una storia vera che racconta e spiega l’importanza della presenza dei grandi predatori, del lupo in questo caso specifico, per l’equilibrio dell’ecosistema di un territorio.

La storia inizia negli anni ‘30 del secolo scorso in America nel parco di Yellowstone, dove spariscono tutti i lupi, sterminati dai cacciatori per le pellicce e per difendere il bestiame. La loro dominante presenza costituiva il soggetto apice di un equilibrio naturale delicato e complesso e la loro scomparsa ne ha determinato un lento e progressivo cambiamento. Col passare del tempo, infatti, l’assenza di questo animale comincia ad avere delle conseguenze molto gravi sul territorio del parco. I waipiti, grandi cervi di quelle terre, senza il loro primo antagonista, hanno cominciato a diffondersi liberamente creando branchi sterminati che, brucando intensamente nuovi germogli e tutto ciò che trovavano sui loro passi, hanno fatto inaridire la terra e limitato la crescita degli alberi. La povertà, per non dire, l’assenza di vegetazione, ha condotto pian piano alla scomparsa di altri animali più o meno grandi, in un effetto a cascata che ha travolto uccelli, pesci, piccoli mammiferi e perfino orsi.

A distanza di anni, di fronte a questo disastro, l’uomo si è reso conto che bisognava ristabilire l’equilibrio naturale e lo ha fatto riportando nel 1995 i predatori nel parco. Dopo settanta anni e tante lotte burocratiche, i lupi sono tornati a casa, si sono insediati e adesso si vedono i risultati.

Questo libro racconta la storia dei primi lupi reintrodotti nel parco di Yellowstone e descrive il loro habitat, il loro modo di vivere, di riprodursi, di cacciare.

Protagonisti di questo libro non sono i lupi spaventosi delle fiabe, né i lupi positivamente ridicoli degli albi illustrati, sono i lupi veri, né buoni, né cattivi, animali selvatici predatori importanti per l’equilibrio naturale di un territorio. La storia di questi lupi è affascinante e scientificamente interessante e riesce a stupire il giovane lettore (ma anche il vecchio lettore) grazie alle tante informazioni e alla narrativa in cui sono presentate. Contribuiscono al valore di questo lavoro anche le raffinate e realistiche illustrazioni che accompagnano il testo.

Il fascino del lupo vero riempie le pagine con la magia selvaggia del suo essere forte, aggressivo e schivo e non si può non cogliere tutta la portata che ha la storia qui narrata, una storia che ai giorni nostri sempre più ci tocca da vicino.


I bambini lettori che hanno
amato “Lupinella. Vita di una lupa nei boschi delle Alpiscritto da Giuseppe Festa con il supporto scientifico del MUSE di Trento, pubblicato anch’esso da Editoriale Scienza, non potranno non apprezzare questo curato e intenso lavoro.

martedì 16 novembre 2021

REGIONE CHE VAI, MOSTRO CHE TROVI

Pico, Circe, i mostri di Bomarzo e altri esseri fantastici del Lazio

Giovanni Nucci con le illustrazioni di Andrea Calisi

Telos, 2021. 79 p.

Consigliato da 8 anni

Dopo i mostri di Liguria e Sicilia, la collana “147 mostro che parla! 7 mostri x 21 regioni italiane”, ideata e curata da Teresa Porcella per Telos Edizioni, si arricchisce di un nuovo volume dedicato ai mostri del Lazio. Lo ha scritto Giovanni Nucci e lo ha illustrato Andrea Calisi.

Il titolo “Pico, Circe, i mostri di Bomarzo e altri esseri fantastici del Lazio” campeggia su una bellissima copertina dai colori vividi e dal tratto originale che, aperta a doppia pagina in modo da vedere anche la quarta, rende subito al lettore l’idea dell’ambiente e dell’atmosfera delle storie che contiene.

Si tratta di sette storie dedicate a un mostro o a una creatura fantastica della regione Lazio, la cui leggenda viene attualizzata dalla narrazione attraverso il suo inserimento in una vicenda che riguarda un ragazzino dei giorni nostri che, in un modo o nell’altro, ci viene in contatto.

Queste storie, si basano su leggende e miti millenari, ma sono state completamente rielaborate e molto ben raccontate in chiave contemporanea con tono leggero e accattivante. In questo modo il loro contenuto “leggendario” entra nella vita dei personaggi attuali e mostra la sua universalità, diventando, allo stesso tempo, facilmente leggibile e comprensibile.

Le storie della maga Circe, del Serpente di Gaeta e di Beatrice Cenci, solo per indicarne alcune, risultano quindi particolarmente intriganti perché da una parte sono avvolte dal mistero che le leggende portano con sé e, dall’altra, entrano in diretta relazione con la normale “vita bambina” dei lettori fatta di gite scolastiche, di disparità in famiglia, di spiacevoli episodi di prepotenza a scuola e di notti insonni a casa dei nonni…

Contribuisce alla facilità di lettura la scelta della font ad alta leggibilità, la scrittura con colori diversi di parole più difficili o di interesse particolare per la narrazione e la disponibilità in rete della lettura della storia stessa ad alta voce da parte del suo autore, registrazione che si raggiunge facilmente attraverso il QR code presente in copertina.

Le illustrazioni di Andrea Calisi interpretano con tratto pesante e molto colorato la contemporaneità delle storie e donano concretezza alle figure. L’interpretazione iconica diventa veicolo di significato contribuendo a legare il mito, la leggenda alla quotidianità. Sono figure un po’ surreali, forse, ma che colpiscono l’occhio e attirano l’attenzione su dettagli importanti per la narrazione.

Al termine di ogni storia, una doppia pagina approfondisce in modo scherzoso la figura mostruosa o fantastica che ne è stata oggetto. La parte finale del libro invita poi i ragazzini a pensare a queste o a altre creature simili che conoscono e a inventare loro stessi una storia che le possa presentare.

Se vogliamo indicare un’età di lettura per i libri di questa collana, si può dire, con tutte le considerazioni che vanno fatte sull’età di proposta delle letture, che sono adatti per i bambini dai 7-8 anni e, in particolar modo sono rivolti, per (forse) maggior familiarità con le creature che ne sono protagoniste, ai bambini delle regioni di riferimento. Allo stesso modo, possono, però anche risultare interessanti per chi in quelle zone non vive e viene a scoprire nuove leggende, storie accattivanti e, soprattutto, nuovi mostri e crature misteriose

Per tutti queste storie possono costituire spunto per andare a visitare i posti citati e, chissà, incontrare di persona questi esseri.

Nella stessa collana sono stati pubblicati fino ad ora “Spirdi, spirdati, sirene e altri esseri fantastici della Sicilia” di Annamaria Piccione con le illustrazioni di Lucia Scuderi e “Barban, fate, tritoni e altri esseri fantastici della Liguria” di Anselmo Roveda con le illustrazioni di Giulia Pastorino, entrambi ascoltabili liberamente on-line partendo dal sito https://telosedizioni.it/ dell’editore Telos.


 

giovedì 6 febbraio 2020

LA FILOSOFIA DEL KOALA

Filosofia del koala
Béatrice Rodriguez
Terre di Mezzo, 2019. 78 p.

Fare filosofia con i bambini si può. Parlare con loro seriamente del tempo, dei sogni, della compassione e della solitudine è un’esperienza che riserva delle grandi sorprese. I bambini sono capaci di riflessioni profonde, di analisi precise e a volte spiazzano gli adulti con i loro pensieri. Non bisogna, perciò, aver paura di parlare con loro anche di temi difficili.
Le discussioni più ricche, di solito, nascono per caso. Si può, però, anche dar loro vita attraverso le pagine di un libro come “La filosofia del koala” (Terre di Mezzo) di Béatrice Rodriguez.
Il personaggio principale è un giovane koala che si interroga insieme ai suoi amici uccellino e camaleonte su varie tematiche come il nulla, il partire, i sogni, il lutto, l’amore per la natura, la vita privata.
Organizzato come una sorta di fumetto, il libro declina verticalmente, un pensiero 
che spesso assume la forma di insegnamento e si estende su una o più pagine.
Il dialogo si svolge tra i tre compagni che si stagliano sullo sfondo bianco 
cosicchè il lettore focalizza la sua attenzione su ciò che dicono e su chi lo dice. 
Interessante, perciò, la figura del piccolo camaleonte che sembra fare la parte 
del grillo parlante per riportare i discorsi di koala e uccellino su altri  fronti, per
far cambiare loro il punto di vista, per puntualizzare ciò che loro sembrano non 

considerare.
Fondamentale in questo libro è il ramo di un albero rappresentato sulla maggior 
parte delle pagine. La sua presenza è essenziale non solo perché parte 
dell’habitat naturale dei tre animaletti, ma soprattutto perché evoca graficamente
il contenuto delle riflessioni che i tre fanno sulle nostre radici, sul nostro sentirci 
a casa, sul sentirsi al sicuro.
Un libro intrigante, un po’ ironico, mai banale, per confrontarsi con se stessi e 
con i bambini su elementi semplici e universali come i segreti e le apparenze. 
Ma anche un mezzo per permettere ai piccoli di pensare e riflettere 
autonomamente sui singoli temi, leggendo le parole e osservando le figure. 
Notevole la capacità dell’autrice di usare parole e disegni per condurre il pensiero 
verso concetti e problemi, lasciando libera la via dell’interpretazione e delle 
conclusioni. Interessante il suo modo di accompagnare la riflessione attraverso 
l’uso degli spazi vuoti e delle pagine più fitte di parole e immagini.
Un concentrato di vita, di emozioni, di pensieri.
Un libro per tutti da leggere e guardare da soli o insieme, più e più volte.

Béatrice Rodriguez - traduzione di Eleonora Armaroli
La filosofia del Koala
Terre di Mezzo, 2019. 77 p. - € 15,00
Consigliato per la lettura condivisa dai 6 anni e per la lettura autonoma dagli 8. 
 
 
 
 

giovedì 5 dicembre 2019

UNA STORIA DI STORIE

La gamba di legno di mio zio

Fabio Stassi, ill. di Veronica Truttero
Sinnos 2019, [34] p.

E’ un intreccio di realtà, storie e fantasia “La gamba di legno di mio zio” (Sinnos). Una storia scritta da Fabio Stassi e illustrata da Veronica Truttero per raccontare di una famiglia in cui, a Natale, si prepara il posto a tavola anche per gli zii partiti per l’America e mai tornati. E’ narrata in prima persona da un ragazzino che ama leggere (“mia madre è convinta che abbia qualcosa che non va, perché me ne sto sempre a leggere, tutto il giorno”) e che ascolta affascinato le storie della nonna che ricorda il passato e immagina ciò che può essere successo ai figli partiti per l’America più di trent’anni prima. Nella testa del bambino questi racconti si intrecciano con le avventure che legge, finché, un giorno un vecchio bussa alla port. La nonna lo riconosce subito, è lo zio Amerigo di nuovo a casa. Per il ragazzo è naturale l’associazione tra la gamba di legno di questo zio e la gamba di mascella di capodoglio del carismatico Capitano Achab. E così, mentre la famiglia fa festa allo zio tornato e ricorda il passato giocando con parole e antichi detti tradizionali, il ragazzino immagina una storia tutta sua, piena di avventure e di incontri emozionanti di come l’uomo ha perso la gamba ed è arrivato in America.
Una storia di famiglia e di emigrazione italiana. Una storia ambientata circa mezzo secolo fa. Lo si deduce, non solo dall’assenza trentennale dello zio Amerigo, ma anche dallo stile rétro delle illustrazioni che ritraggono l’abbigliamento dei personaggi e l’arredo della casa. Una storia in cui i ricordi e le emozioni, dal dolore per la lontananza alla gioia per il ritorno, si avvicina alle tante storie di emigrazioni di oggi.
Fabio Stassi, grande autore per adulti, nelle sue opere ama scrivere di libri, storie e narrazioni. E non poteva essere diversamente in questo suo lavoro pensato per i bambini: una storia di storie.
Una storia di alta qualità anche dal punto di vista linguistico con una scelta lessicale raffinata. Non per questo, però, il libro risulta difficile, anzi, la narrazione intriga e aumenta di ritmo pagina dopo pagina, culminando nella storia inventata dal bambino. Interessante osservare come le illustrazioni accompagnano il testo con citazioni dai classici d’avventura della letteratura per ragazzi. Una lettura da consigliare ai ragazzini che amano l’avventura e le storie.
Indicato dai 6 anni per la lettura condivisa, dagli 8 per la lettura autonoma.

La gamba di legno di mio zio
Fabio Stassi, ill. di Veronica Truttero
Sinnos 2019, [34] p. - € 14,00


domenica 17 novembre 2019

ANCHE DONNE E BAMBINI HANNO FATTO LA STORIA


Uno sguardo più completo sulla storia grazie ai due volumi della collana “Storie nella Storia” delle edizioni Settenove a cura della SIS – Società Italiana delle Storiche. 

La collana è nata nell’intento di riportare una versione più completa della storia che si trasmette ai bambini e ai ragazzi, una storia fatta non solo da uomini, ma anche da donne e bambini.
In uno studio condotto da Elisabetta Serafini dell’Università di Torvergata e responsabile per la Sis della didattica, presentato nell'ambito del VII Congresso della Società Italiana delle Storiche (Pisa, 2-4 febbraio 2017), è emersa l’estrema marginalità delle donne nei libri di scuola. Analizzando diciotto testi scolastici dei più importanti editori nazionali, destinati alle classi dalla terza della scuola primaria alla terza della scuola secondaria di primo grado, libri di formazione che influenzano la conoscenza e l'immaginario di ragazzini e ragazzine dagli otto ai quattordici anni, è emersa una storia senza donne, o dove le donne, salvo poche eccezioni di regine, sante o qualche figura ribelle, compaiono raramente e solo in piccole note a margine o in brevi paragrafi aggiunti soprattutto in seguito a precise indicazioni normative non applicate, comunque, nel dovuto modo. L’impressione risulta quella che solo gli uomini hanno avuto vera influenza sul corso degli eventi.
I due volumi “Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti” e “Le Civiltà dei Fiumi. Altri sguardi, nuovi racconti” sono particolarmente adatti ai bambini del secondo ciclo della scuola primaria e raccontano le civiltà antiche in cui le donne non hanno avuto quel ruolo marginale che erroneamente si pensa, ma erano parte attiva delle comunità con compiti precisi e ruoli anche di responsabilità. 
Con questi libri si vogliono scardinare stereotipi e sviluppare senso critico. Non si tratta di pubblicazioni estremizzanti, ma di libri che obiettivamente integrano il racconto che fin qui si è fatto della storia, tenendo conto di tutte le componenti sociali, non solo di quella maschile e quindi rendendolo completo.
L’insegnamento della storia è importante per lo sviluppo del pensiero e per contestualizzare diversi concetti sociali del nostro tempo come famiglia, scuola, società, governo … , ed è quindi fondamentale dare una visione obiettiva di come si sono formati e di come i ruoli di uomini, donne e bambini si sono intrecciati in questo processo, valorizzando relazioni e differenze.
I due libri sono utile strumento anche per gli insegnanti e sono corredati da apparati didattici e di approfondimento scaricabili dal sito dell’editore nelle schede relative.

Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti
Elisabetta Serafini, illustrazioni di Caterina Di Paolo
Settenove, 2018, 52 pp., € 14,50
da 8 anni

Le Civiltà dei Fiumi. Altri sguardi, nuovi racconti
Francesca Minen, illustrazioni di Caterina Di Paolo
Settenove, 2019, 52 pp., € 14,50
da 8 anni