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martedì 1 febbraio 2022

TESTO, ILLUSTRAZIONI E LETTORE. INGREDIENTI FONDAMENTALI DI UN ALBO ILLUSTRATO

E’ cosa ormai concettualizzata e ben nota anche tra molti “non addetti ai lavori”, che una delle caratteristiche principali degli albi illustrati è la relazione particolare tra testo e illustrazione e la loro organizzazione sullo spazio della pagina. E’ entrato praticamente nella definizione di questo particolare tipo di pubblicazioni il concetto che la narrazione non è delegata alle parole, non è delegata alle immagini, ma si crea nel rapporto stretto e complementare tra testo e illustrazioni, rapporto nel quale, tuttavia, rimane sempre una certa componente di indeterminatezza che sarà il lettore a riempire, a colmare nel suo leggere le parole, osservare le figure e interpretare il loro rapporto alla luce del suo bagaglio culturale ed esperienziale. E’ per questo che, seppur una storia è creata e offerta dall’albo illustrato e conduce il lettore ad un finale, molti aspetti rimangono aperti e liberi di essere letti in modo diverso da ogni lettore, perfino, a volte, in modo diverso dallo stesso lettore in tempi diversi. Per lettore si intende qui il bambino cui viene proposto l’albo illustrato, ma anche l’adulto che glielo propone e, in base alla sua esperienza e sensibilità, ne lascia più o meno aperta la chiave di lettura, condividendo, eventualmente, la sua propria.


Fa piacere, quindi, trovarsi in mano degli albi illustrati che sembrano incarnazione perfetta di questa definizione, come, per esempio, “La scimmia che si era persa” (Il Castoro).

La storia si potrebbe riassumere in poche righe. Tutti al teatro stanno aspettando una scimmietta protagonista del “Grande spettacolo della scimmia” che molti spettatori sono venuti a vedere. La scimmia, però, non c’è, non si trova, sembra si sia persa. In realtà ad un certo punto arriva, ma è troppo tardi sono andati via tutti tranne una bambina. Per lei la scimmia fa lo spettacolo che risulta essere strabiliante. La piccola, così, le chiede di rifarlo il giorno dopo che avrebbe portato un amico. Di nuovo tutti sono in attesa, ma lei non arriva se non dopo che se ne sono andati e, di nuovo lo spettacolo sarà offerto solo ai pochi rimasti pazientemente ad aspettare.

Che centri l’amore in questa storia? Può essere questo uno dei modi con cui si può interpretare la narrazione del testo con l’osservazione delle illustrazioni in cui si vede la scimmietta allontanarsi dal circo e partire su una motocicletta in compagnia di un’altra scimmietta, per poi vederle sedute ad un tavolino a bere qualcosa insieme e, infine, su una pianta a chiacchierare. 

 

 Ma altre chiavi di interpretazione potrebbero essere anche l’amicizia, la voglia di vacanza per la noia della routine e del “dover” piacere a tutti, il problema di mostrarsi a tutti indistintamente, senza poter scegliere a chi rivelarsi, l’incomprensibilità di alcune decisioni, le aspettative degli altri … . Sto scrivendo queste possibili letture, ma in realtà non vorrei influenzarvi. Non vorrei rovinare la magia che si crea pagina dopo pagina nella testa del lettore nel cercare una chiave personale di lettura e che trova legittimazione della sua libertà nella domanda finale.

Alla luce dell’esasperato bisogno molti di controllare tutto, non c’è posto sugli scaffali per i libri che non finiscono, per le storie che continuano. Ma sono proprio questi libri, queste storie che aprono la mente e il cuore dei veri lettori e permettono loro di andare oltre, affinare abilità e sviluppare la fantasia.

Tanti lettori, tante letture per un albo che molto più di altri ha bisogno della complicità dello sguardo esterno per trovare completamento e che in questo bisogno nasconde il suo valore.

 

Luca Tortolini con le illustraizoni di Simone Rea

La scimmia che si era persa.

Il Castoro, 2021. 38 p.

dai 5 anni