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mercoledì 27 novembre 2019

IL PIACERE DI LEGGERE UN ALBO ILLUSTRATO

  (Albi illustrati – 9)
La lettura in senso lato non è una pratica lineare che si risolve con l’affrontare un testo, apprezzarne il contenuto e riassumerlo o raccontarlo per farlo proprio. La lettura è un’esperienza profonda che implica un testo e un lettore e gli elementi che portano entrambi sono fondamentali per la riuscita completa del processo. La lettura si costruisce progressivamente aggiungendo all'esperienza contingente del testo continui elementi del proprio vissuto, del proprio ambiente, del proprio “dejà-lu” (già letto). Leggere significa entrare nel libro “personalmente” e renderne unica la fruizione con le proprie competenze. La rilettura, poi, è un’ulteriore esperienza sempre diversa che varia perchè il lettore è “cresciuto” e così il suo vissuto e il suo letto. Con questi elementi, infatti, il lettore riempie “di suo” i vuoti narrativi che il testo presenta e lo fa in modo assolutamente personale. Quando poi il lettore arriva a comprendere il gioco/l'intento dell'autore, scatta il piacere del leggere legato al rapporto specifico che si crea tra libro, lettore e autore: un qui e adesso diverso da ogni altro in ogni altro momento.
Tutte queste considerazioni sulla lettura sono perfettamente applicabili anche alla lettura degli albi illustrati.
Gli albi illustrati sono le prime esperienze di lettura che fanno i bambini e su queste poi costruiscono il loro percorso di lettori. Quindi il ruolo attivo di ogni bambino-lettore nello sviluppo della narrazione della storia proposta dall’albo illustrato è fondamentale. Mentre si legge un albo illustrato, agendo sull'accumulo e la sottrazione degli elementi verbali e iconici, il gioco della lettura entra nel vivo e crea aspettative e partecipazione. Più si legge e più si entra nel meccanismo del piacere dato dalla consapevolezza di ciò che ci si può aspettare (ripetizioni, varianti, sorprese, colpi di scena e svelamenti inaspettati), unito al piacere dato dalla consapevolezza di come si interagisce personalmente con questi elementi attraverso un ruolo attivo di lettori partecipi. Negli albi illustrati il piacere è amplificato dal rapporto perfetto ed equilibrato tra illustrazioni e testo: due mezzi di narrazione che si completano a vicenda dando vita alla storia.

Il muro in mezzo al libro

Jon Agee
Il Castoro, 2019. 42 p.
da 4 anni, lettura autonoma da 6 anni

Per avere un esempio concreto di quanto fin qua descritto, si può aprire Il muro in mezzo al libro” di Jon Agee edito da Il Castoro.
In questo albo si racconta di un piccolo cavaliere convinto di essere dalla parte giusta di un muro, da quella più sicura. Dall’altra parte, infatti, ci sono bestie feroci e perfino un orco malvagio. Man mano che si girano le pagine e il piccolo cavaliere racconta di quanto è felice che ci sia un muro in mezzo al libro, la situazione che il lettore vede, però, è esattamente opposta a quanto crede lui. Il piccolo cavaliere, in effetti, non si accorge che la sua parte di libro si sta riempiendo d’acqua e che in essa si nascondono diversi pericoli. Per fortuna l’orco, che cattivo non è, lo salva all’ultimo momento e lo porta dalla sua parte del muro, dove ci vuole un po’ perché il cavaliere capisca che forse non tutto è come sembra.

 

In questo albo l’intreccio tra le illustrazioni, da osservare nei dettagli, e il breve testo è fondamentale per il completamento della narrazione e la riuscita della sua comunicazione. Il fatto che il lettore possa vedere contemporaneamente ciò che c’è e ciò che succede dalle due parti del muro è alla base del significato del libro. Le parole del cavaliere, infatti, contraddette dalle illustrazioni, risultano alquanto assurde e questo crea per il lettore l’intelligente umorismo con cui è reso il senso della storia. La doppia pagina tagliata a metà dal muro è la struttura su cui si basa tutta la narrazione che inizia già sulla copertina e nei versi di copertina, parti del libro che vanno “lette” come tutto il resto. Un libro da guardare bene, riservando un’attenzione particolare anche agli occhi degli animali testimoni della presa di coscienza del piccolo cavaliere.
Presentato a bambini intorno ai 5-6 anni, capaci già di fare determinate deduzioni e inferenze partendo dal concetto di muro come “divisione”, questo libro sprigiona al meglio la sua forza narrativa e i lettori provano (inconsapevolmente) il piacere di coglierne ogni sfumatura.