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sabato 10 aprile 2021

Rivisitazioni: IL BERRETTO ROSSO

Agostino Traini

Il berretto rosso

Il Castoro, 2021 – 56 p.

Consigliato da 4 anni

 

 

 

 

Giocare con le storie, rivisitare le fiabe, soprattutto quelle classiche, è un’attività molto comune nei percorsi di promozione alla lettura. Attività suggerita dall’intuizione di grandi maestri come fu, per esempio, Gianni Rodari, ma anche da tanti autori e illustratori per bambini che, giocando con le narrazioni più famose, creano dei racconti nuovi, divertenti, ironici, a volte spiazzanti, a volte irriverenti. 

 

Una tra le fiabe più “rielaborate”, “modificate”, “reinventate” è Cappuccetto Rosso. La storia è famosissima e i suoi personaggi si prestano bene a diventare o caricature di se stessi, o protagonisti di storie diverse che, però, contengono una miriade di rimandi più o meno espliciti alla versione originale. Non tutte le rivisitazioni riescono sempre bene, alcune, però, sono dei piccoli gioielli, come, per esempio, “Il berretto rosso” di Agostino Traini. Lo ha da poco ripubblicato Il Castoro che in realtà, lo aveva già avuto in passato nel suo catalogo.

Si tratta di una storia divertente, ricca di umorismo e ben congegnata. Tra le sue pagine ci sono tutti gli elementi della nota fiaba: un bosco, una nonna, un lupo, una bambina, un cappello/cappuccio rosso. Ciò che Agostino Traini ne ha fatto con le parole e le immagini, però, è una storia completamente diversa da quella che ci si aspetta: la nonna è una persona sportivissima che non riesce a stare ferma, finché un giorno volando con il parapendio non è finita in un laghetto e si è presa un forte raffreddore che l’ha costretta a letto. La sua nipotina, che in queste pagine si chiama Gelsomina, la va a trovare indossando il suo amatissimo berretto rosso che non toglie mai, neanche sotto la doccia. Il lupo è innamorato di una lupa-principessa e, per fare colpo su di lei, segue il consiglio di una cornacchia che gli ha suggerito di vestirsi bene e di indossare un bel cappello. Vedendo passare Gelsomina nel bosco, il lupo pensa che il suo berretto rosso possa essere perfetto, e, furbo com’è, riesce a venirne in possesso, anche se Gelsomina non si lascia ingannare facilmente. E’ così che …

Non raccontiamo il finale. Lasciamo la sorpresa a chi vorrà andare a leggersi questo bel libro illustrato ironico e fantasioso che racconta una storia “diversa” di una bambina, una nonna, un lupo e un berretto rosso. Anche la tecnica di narrazione è “alternativa”: tanti piccoli riquadri illustrati ad acquerello accompagnati dal testo posto sotto di loro come una didascalia, così che le pagine ricordano un po’ quelle dei fumetti o dei graphic novel e riproducono il loro particolare ritmo narrativo.

 

giovedì 19 marzo 2020

AL CONTRARIO

Beatrice Sottosopra

Shelley Johannes, traduzione di Sara Ragusa
Terre di Mezzo, 2019. 157 p.

Di libri per bambini divertenti, ben scritti e intelligenti non ce n’è mai abbastanza. “Beatrice Sottosopra” (Terre di Mezzo) è uno di questi.
Beatrice Zipzer ama fare le cose a testa in giù. Tutto: giocare in giardino (appesa con le gambe ai rami degli alberi), stare a scuola (sotto il banco), scrivere (molte parole da destra a sinistra), sedersi su una poltrona (con i piedi sullo schienale), … . Stare con i piedi all’insù, per lei, è meglio: vede tutto meglio, pensa meglio, ragiona e capisce meglio. A casa nessuno ci fa quasi più caso, tranne sua sorella maggiore che non spreca occasione per rimarcare la sua stranezza. Fuori dalle mura domestiche è un altro discorso. Solo la sua amica del cuore Lenny sembra capirla. Al rientro a scuola, dopo le vacanze estive, però, c’è un’amara sorpresa che aspetta Beatrice. Il loro piano di travestirsi da Ninja per compiere la missione speciale “Lati positivi”, non è rispettato e solo Beatrice si presenta travestita, mentre Lenny, che nel frattempo ha trovato un’altra amica, non è più interessata. Un vero smacco per Beatrice, che, però, non desiste e … .
E’ complicato, essere una bambina “al contrario” quando tutti sono “per il verso giusto” (ma, qual’è il verso giusto?). Beatrice è convinta che non bisogna essere come tutti gli altri per far piacere a loro. Ogni persona è unica a modo suo, e tutti vanno rispettati. Essere consapevoli e fieri delle proprie peculiarità è punto di forza per trovare la propria strada nel mondo.
Al centro di questa storia divertente e un po’ strampalata, ma che si legge tutta d’un fiato, diversi spunti per crescere indipendenti, sicuri di sé. Bambini che non vogliono bruciare le tappe per diventare grandi in fretta, ma restare piccoli e godersi ciò che l’infanzia permette, perché per tutto il resto, c’è tempo, dopo.
Beatrice è una bambina ottimista, frizzante e piena di idee. La sua è una storia singolare, ironica e divertente, un po’ bizzarra, che parla di crescita, di accettazione, di amicizia e di voglia di vivere.
Non siamo ai livelli dei bambini intelligenti, acuti, anticonformisti e un po’ impertinenti sulla scia dell’intramontabile Pippi Calzelunghe, ma Beatrice Zinker riesce ugualmente a ritagliarsi il suo posto nelle letture per i bambini intorno ai 7-8 anni, che possono godere di un testo scritto con interlinea larga, accompagnato da simpatici disegni nero/grigi/arancioni.
Di questa bimba ribelle e alternativa, prossimamente, si leggeranno altre avventure. E’, infatti, preannunciato un secondo volume dal titolo “Beatrice Sottosopra: Missione Top Secret”.

Beatrice Sottosopra
Shelley Johannes, traduzione di Sara Ragusa
Terre di Mezzo, 2019. 157 p. - € 12,90
Consigliato per bambini di 7-8 anni

martedì 22 ottobre 2019

ATTENZIONE ALLE DITA!

Tutti i lettori, anche i piccolissimi, meritano rispetto. Rispetto delle loro capacità, rispetto delle loro “dimensioni”, rispetto del loro bisogno di attenzione e di condivisione di esperienze. Scegliere bene cosa leggere per e con loro è dimostrazione di questo rispetto.

Per passare piacevolmente un po’ di tempo insieme ai bambini tra i 12 e i 24 mesi sfogliando e giocando con le pagine di un libro “Croc Croc mordicchia!” (Terre di Mezzo, 2019) è una buona scelta. Croc Croc è un coccodrillo curioso e vuole sapere tutto del suo piccolo lettore, come si chiama, qual è il suo libro preferito, qual è il gioco che ama di più e cosa gli piace di più mangiare. Croc è felice di mostrare a sua volta i suoi gusti, ma quando arriva all’argomento “cibo” ... l’effetto sorpresa è sicuramente divertente.

Croc Croc mordicchia!” è un piccolo libro cartonato di circa 12x12 centimetri, perfetto per le piccole manine che lo reggeranno e che ci giocheranno, perché, sì, a questa età i libri sono, come i giocattoli, degli oggetti da scoprire con le mani e con la bocca. Gli angoli di questo libro sono arrotondati, le pagine di cartone, la rilegatura robusta ed è presente anche il marchio CE per la garanzia della qualità dei materiali: tutte caratteristiche che lo rendono, quindi, adatto per piccolissimi e resistente al loro modo particolare di “leggerlo”.

Il testo è divertente e crea un minidialogo tra il coccodrillo e il bimbo-lettore con la contestuale introduzione di nuove parole. La semplice struttura va ben oltre quella dei noiosi “libri elenco” destinati ai piccoli e contestualizza la presentazione dei nuovi elementi. Il pop-up dell’ultima pagina, infine, vivacizza la lettura e diverte grandi e bambini.

Anche le illustrazioni sono adatte ai piccolissimi: fondo bianco, figure semplici con pochi dettagli senza risultare banali e una bella linea nera di contorno a dare loro il risalto necessario perché possano essere fruite dai piccoli, la cui capacità visiva è ancora in via di sviluppo.

Parole sulle pagine di sinistra e figure (quasi tutte) su quelle di destra, rendono il libro perfetto anche per la lettura con il piccolo in grembo che, in questo modo, trova le immagini nella giusta posizione per poterle guardare bene, mentre l’adulto può facilmente leggere il testo di lato.

Un’ultima cosa, non fermatevi all’ultima pagina: il libro non finisce lì, ma sulla quarta di copertina!


Croc Croc mordicchia!
Lucie Phan
Terre di Mezzo, 2019 - € 8,90

Età di lettura: da 12 mesi


giovedì 3 ottobre 2019

NON ESISTE IL METODO INFALLIBILE

L’idea di un libro con sullo sfondo la promozione alla lettura scritto per i
ragazzini di quarta-quinta della scuola primaria è piuttosto curiosa. Ci ha pensato Nicola Cinquetti con il suo “I maschi non leggono”, pubblicato a settembre da Giunti nella collana Colibrì.

Un libro divertente che, in mano a chi fa promozione alla lettura, può portare scherzosamente a qualche riflessione del tipo “Spero di non arrivare mai ai metodi del maestro Dindoli!” Da questo punto di vista non credo, però, che Nicola Cinquetti abbia voluto dare il messaggio “il fine giustifica i mezzi”, o “qualsiasi cosa purché leggano”. (Anche perché, sono d’accordo con lui quando durante un incontro mi ha detto che i libri non si scrivono per dare messaggi... ).

Scherzi a parte, la parodia di chi si ostina a far leggere i ragazzi a tutti i costi è interessante, messa poi in un libro per i ragazzini, che molti leggeranno, forse proprio perché “devono”, ha un suo perché.

E’ chiaro, comunque, che non tutti i ragazzini leggono, che non tutti diventeranno lettori. E più si va avanti, nonostante tutte le forze che si stanno mettendo in campo per “creare lettori”, sempre meno lo diventeranno, almeno per un po’ di tempo, finché questo periodo di mancanza di tempo, di frenesia, di “tutto e subito”, di “abbuffate tecnologiche” non finirà (se finirà!) o troverà un nuovo equilibrio.

Quella raccontata da Nicola Cinquetti è una storia abbastanza semplice ma non scontata. Racconta con umorismo del maestro Dindoli che arriva nuovo nella scuola e si trova di fronte una quinta classe in cui tutti i maschi non leggono, mentre le femmine, Maddalena in particolare, sono delle lettrici, anche esagerate. Parlando con il dirigente, il maestro gli assicura che riuscirà a farli leggere. Iniziano così una serie di lezioni che hanno dell’assurdo, mentre fuori da scuola i ragazzini decidono di farla pagare a Dindoli. “Chi ride ultimo” è il titolo del capitolo finale. Povero maestro! Ma anche poveri ragazzi: Moby Dick in quinta elementare! Chissà chi l’avrà vinta.

Un libro un po’ surreale che si legge senza difficoltà e in cui, nonostante sia rivolto a ragazzini non gran lettori, si apprezza l’uso della lingua italiana con il suo vocabolario e suoi periodi che possono essere anche “lunghetti” senza risultare né pesanti, né difficili. Anche i dialoghi sono riusciti e le situazioni, seppur paradossali, reggono bene.

Un libro facile per i ragazzini, con qualche frecciatina per gli insegnanti (sempre che lo leggano!).

Un libro per bambini simili a quelli della quinta del maestro Dindoli, e che, alla fine, almeno questo libro lo avranno letto!



Nicola Cinquetti

I maschi non leggono

Giunti, 2019 - 118 p. - € 8,90

Età di lettura: da 9 anni

giovedì 7 marzo 2019

Riscopriamo: IL MIO MONDO A TESTA IN GIU'


Non si possono raccontare le storie di Friot, bisogna assaggiarle, leggerle, ancora meglio ad alta voce. Sono veloci, ribelli, divertenti. Raccontano di maestri che finiscono negli acquari, di perfidi scherzi telefonici, di orchi cannibali. È il mondo adattato ai bisogni dei ragazzi, alle loro paure, alle loro conquiste. Racconti brevi, ironici, irriverenti, a volte cinici e cattivi, che trasformano le ansie e la rabbia dei bambini in storie esilaranti. Sì, perché le storie di Friot nascono dai ragazzi, da tutto il materiale che lui ha raccolto durante la sua carriera di insegnante ascoltando le piccole grandi avventure e disavventure quotidiane dei suoi alunni. E ancora adesso, che non insegna più, Friot è regolarmente in contatto coi suoi giovani lettori per ritrovare in se stesso le emozioni e le immagini da cui far nascere le storie.
Amatissimo da ragazzi e insegnanti di tutta la Francia, Friot “scrive ad alta voce”, come dice lui, facendo grande attenzione ai ritmi, alle sonorità delle parole e delle frasi. In questo libro, con le divertenti illustrazioni di Silvia Bonanni, le storie sono condensate in rapide paginette che, alla fretta di raccontare, uniscono immediatezza e humour con l’immancabile tocco surreale e a ribelle che rende unici tutti suoi racconti.
Una lunga esperienza con le difficoltà di lettura dei ragazzi ha permesso all’autore di sviluppare uno stile singolare che ricorda la geniale trasgressione di Roald Dahl. Le sue storie sono tanto brevi quanto avvincenti, tanto rapide quanto profonde. Perché il suo scopo è quello di offrire ai “lettori reticenti” il più velocemente possibile un’emozione, un sorriso, una sorpresa.
 
Bernard Friot – Silvia Bonanni (ill.)
Il mio mondo a testa in giù
Collana: Bambini e ragazzi
Milano, Il Castoro, 2008 - 98 p.