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domenica 2 ottobre 2022

Africa, sto arrivando!

Juris ZvirgzdiņŠ – disegni di Reinis Petersons e traduzione di Margherita Carbonaro

Rinoceronte alla riscossa

Sinnos, 2019. 142 p. - € 13,00

Età +9

Avventura e animali sono due ingredienti che i ragazzini amano trovare nelle storie che leggono. Le storie che li contengono sono coinvolgenti, divertenti, a volte rocambolesche. “Rinoceronte alla riscossa” è una di queste. Racconta di un lungo viaggio che Mufà e Ibu intraprendono dalla Norvegia alla lontana Africa, via terra e via mare, attraversando mezza Europa. Mafù è un rinoceronte bianco, una rarità, nato e allevato nel serraglio del signor Fratellini, in cui lavora lo stesso Ibu, un ragazzo africano che nel circo si guadagna il necessario per mantenersi agli studi. Ibu ama le lingue straniere e la geografia. Mafù, invece, è un cucciolo con alle spalle una storia familiare poco piacevole. Nel momento in cui il Signor Fratellini deve chiudere l’attività, perché gli affari non vanno molto bene, i due si ritrovano a ripercorrere alla rovescia, il viaggio che entrambi tempo prima hanno fatto, in tempi e modi diversi, dall’Africa all’Europa. Ritornare a casa, però, è più facile a dirsi che a farsi. Prima servono i soldi, poi un passaggio, poi bisogna evitare la curiosità e la malvagità di molte persone, poi … . Il loro viaggio attraverso l’Europa diventa una vera e propria avventura dove i due gustano cibi, ammirano paesaggi, subiscono gli sguardi pieni di pregiudizi, ma ogni giorno imparano anche qualcosa e insegnano qualcosa a chi ha la fortuna di incontrarli.

Juris ZvirgzdiņŠ, grande autore lettone per ragazzi, costruisce un racconto che si legge d’un fiato, con uno sguardo ironico sull’Europa, sui suoi abitanti e sulle persone che in Europa cercano una nuova vita. In queste pagine si racconta la sacralità dell’amicizia, la ricerca delle origini e della casa, la ricchezza delle culture, la salvaguardia degli equilibri naturali per il rispetto di tutti, uomini compresi. Un libro stampato con la font Leggimi ad alta leggibilità, studiata apposta per facilitare la lettura e sostenere i bambini nel loro diventare grandi lettori.

Un libro che diverte e mentre diverte, insegna molte cose, ma senza pendanteria. Un libro che con leggerezza affronta tematiche importanti della nostra attualità e con le quali i ragazzini entrano in contatto più o meno consapevolmente ogni giorno e sulle quali riflettono, forse più di quanto noi adulti immaginiamo.

 

 

Juris ZvirgzdiņŠ – disegni di Reinis Petersons e traduzione di Margherita Carbonaro

Rinoceronte alla riscossa

Sinnos, 2019. 142 p. - € 13,00

Età +9

mercoledì 24 novembre 2021

STORIA VERA DI UN RITORNO


Quattordici lupi

Catherine Barr con le illustrazioni di Jenni Desmond e la traduzione di Lucia Feoli

Editoriale Scienza, 2021,  48 p.

Età di riferimento per la lettura autonoma: 9 anni.

 

Un libro di divulgazione scientifica che si legge come un romanzo e appassiona come una storia d’avventura. Così si può definire “Quattordici lupi” scritto da Catherine Barr e illustrato da Jenni Desmond. Lo ha pubblicato Editoriale Scienza nella preziosa collana “A tutta scienza”.

Si tratta di una storia vera che racconta e spiega l’importanza della presenza dei grandi predatori, del lupo in questo caso specifico, per l’equilibrio dell’ecosistema di un territorio.

La storia inizia negli anni ‘30 del secolo scorso in America nel parco di Yellowstone, dove spariscono tutti i lupi, sterminati dai cacciatori per le pellicce e per difendere il bestiame. La loro dominante presenza costituiva il soggetto apice di un equilibrio naturale delicato e complesso e la loro scomparsa ne ha determinato un lento e progressivo cambiamento. Col passare del tempo, infatti, l’assenza di questo animale comincia ad avere delle conseguenze molto gravi sul territorio del parco. I waipiti, grandi cervi di quelle terre, senza il loro primo antagonista, hanno cominciato a diffondersi liberamente creando branchi sterminati che, brucando intensamente nuovi germogli e tutto ciò che trovavano sui loro passi, hanno fatto inaridire la terra e limitato la crescita degli alberi. La povertà, per non dire, l’assenza di vegetazione, ha condotto pian piano alla scomparsa di altri animali più o meno grandi, in un effetto a cascata che ha travolto uccelli, pesci, piccoli mammiferi e perfino orsi.

A distanza di anni, di fronte a questo disastro, l’uomo si è reso conto che bisognava ristabilire l’equilibrio naturale e lo ha fatto riportando nel 1995 i predatori nel parco. Dopo settanta anni e tante lotte burocratiche, i lupi sono tornati a casa, si sono insediati e adesso si vedono i risultati.

Questo libro racconta la storia dei primi lupi reintrodotti nel parco di Yellowstone e descrive il loro habitat, il loro modo di vivere, di riprodursi, di cacciare.

Protagonisti di questo libro non sono i lupi spaventosi delle fiabe, né i lupi positivamente ridicoli degli albi illustrati, sono i lupi veri, né buoni, né cattivi, animali selvatici predatori importanti per l’equilibrio naturale di un territorio. La storia di questi lupi è affascinante e scientificamente interessante e riesce a stupire il giovane lettore (ma anche il vecchio lettore) grazie alle tante informazioni e alla narrativa in cui sono presentate. Contribuiscono al valore di questo lavoro anche le raffinate e realistiche illustrazioni che accompagnano il testo.

Il fascino del lupo vero riempie le pagine con la magia selvaggia del suo essere forte, aggressivo e schivo e non si può non cogliere tutta la portata che ha la storia qui narrata, una storia che ai giorni nostri sempre più ci tocca da vicino.


I bambini lettori che hanno
amato “Lupinella. Vita di una lupa nei boschi delle Alpiscritto da Giuseppe Festa con il supporto scientifico del MUSE di Trento, pubblicato anch’esso da Editoriale Scienza, non potranno non apprezzare questo curato e intenso lavoro.

lunedì 6 settembre 2021

LEGITTIMA DIFESA

Susanne Strasser

CHI DORME NEL LETTONE?

Terre di Mezzo, 2021. 24 p.

Consigliato dai 2 anni


L’ironia bonaria dei libri di Susanne Strasser per i piccolissimi è irresistibile. Poche parole, belle figure, pagine di cartone grosso e il divertimento è servito, per chi ascolta, ma anche per chi legge!

E’ il caso anche per “Chi dorme nel lettone?” dove tutti gli animali che dormono nel lettone, trovano una scusa per infilarsi nel letto del bambino che sdraiato nel letto nella stanza a fianco. Lui, però, con tutti loro nel letto, fa fatica ad addormentarsi perciò trova un modo “speciale” per farli tornare di là...

Chi dorme nel lettone?” è un ottimo libro per i piccoli perché:

- ha le pagine (non troppe) grosse e facili da girare

- le illustrazioni sono chiare e, con pochi dettagli, ma non sono banali e, stagliandosi su fondo monocolore o bicolore, sono facilmente leggibili

- il testo è semplice e si memorizza subito 

- il testo contiene anche parole inusuali 

- il testo è costruito con la continua ripetizione della lista degli animali che dormono nel lettone (prima in diminuzione e poi in aumento) e ai bambini piacciono molto gli elenchi da ripetere

- la lista degli animali è rappresentata continuamente anche nelle figure così è facile per i piccoli seguirla con le dita

Tutte queste caratteristiche permettono al bambino anche piccolissimo di essere coinvolto nella lettura e di partecipare alla narrazione ripetendo le parole che si ripetono e/o imitando il rumore che fanno gli animali uscendo dalla stanza.

Questo è un libro con cui giocare insieme con parole e figure, un libro che ben si presta ad una lettura interattiva con i piccoli, un libro che sembra un libro della buonanotte, ma che forse, invece, tiene svegli per quanto può divertire.

Per concludere, è ovvio che l’ironia finale della puzzetta è per i più grandini, ma è proprio per questo che questo libro risulta simpatico a tutti.

 

 

venerdì 28 maggio 2021

"E' ANDATO A PRENDERE LA LUNA". E' MORTO ERIC CARLE, IL PAPA' DEL PICCOLO BRUCO MAISAZIO

Domenica 23 maggio è morto a 91 anni Eric Carle, grande autore ed illustratore che ha avviato alla lettura e accompagnato in affascinanti passeggiate tra le parole, le immagini, i suoni e i colori tantissimi bambini in tutto il mondo. La filosofia alla base dei suoi lavori era il fascino della voce e l’incanto dello sguardo. Sulle sue pagine, tra narrazione e divulgazione i bambini hanno aperto gli occhi su bruchi e farfalle, paguri, ragni e coccinelle.

Spaziando dall’amore dei cuccioli per la loro mamma alle fasi lunari, dall’amicizia alla magia di un fiocco di neve, i suoi libri coloratissimi hanno avvicinato i piccoli e mostrato ai grandi un modo diverso, originale, accattivante per raccontare, spiegare le cose, giocare con carte colorate e colori. Grazie alla sua particolare tecnica di collage, la meraviglia delle scoperte nella natura si è unita a quella dello studio grafico dagli effetti coloristici stupefacenti, e insieme hanno dato vita a libri “di carta” ricchi di strumenti visivi, figurativi e narrativi di altissima qualità.



domenica 17 gennaio 2021

A volte ritornano: DOV'E' LA MIA MAMMA?




Julia Donaldson con le illustrazioni di Axel Scheffler e la traduzione di Laura Pelaschiar McCourt

Dov’è la mia mamma?

Emme Edizioni, 2021. 32 p. - prima edizione italiana 2001

Consigliato da 4 anni


 

 

 

 

E’ diventato un classico e a 20 anni dalla sua prima uscita in Italia ritorna nel formato albo illustrato “Dov’è la mia mamma?” (Emme Edizioni) di Julia Donaldson con le illustrazioni di Axel Scheffler.

Un albo dal testo in rima e le coloratissime illustrazioni di grande effetto.

E’ la storia di scimmietta che ha perso la mamma ed è disperata. La farfalla Rita cerca di aiutarla e, in base alle descrizioni che la piccola fa della sua mamma, Rita la conduce da vari animali. Diversi sono i tentativi che le due fanno per ritrovare mamma scimmia perché, anche se gli animali da cui Rita conduce la scimmietta corrispondono alle caratteristiche indicate, in realtà non sono la mamma.

Pagina dopo pagina la descrizione si fa più accurata e i dettagli più vicini alla realtà, ma il risultato è ancora sbagliato. Gira che ti gira è ancora dall’elefante che Rita conduce la scimmietta dopo averla portata dal serpente, dal ragno, dal pappagallo, dalla rana, dal pipistrello…

Tutto ruota intorno ad un fraintendimento di fondo: la farfalla non pensa che mamma scimmia assomigli alla piccolina, dato che i suoi piccoli sono completamente diversi da lei.

E’ per questo che il finale risulta tanto sorprendente quanto geniale per un libro divertente che piace tantissimo ai bambini.

Il fatto di perdere la mamma o il piccolo rappresenta una situazione di grande carica emotiva sia per il genitore che per il cucciolo e, quindi, i piccoli lettori e i loro genitori ben si identificano nella disperazione iniziale di scimmietta, nell’affanno della sua spasmodica ricerca, nella speranza che prova ogni volta che Rita le dice di aver capito chi è la sua mamma e nella gioia finale del ricongiungimento.

Al di là della storia che, anche se molto semplice, ha in sé ha grande valore per i piccoli lettori, questi sono gli aspetti che rendono Dove’è la mia mamma?” un albo illustrato di qualità:

- la storia si sviluppa grazie all’apporto complementare di informazioni date dal testo e dalle illustrazioni

- la ripetizione dello schema per la ricerca della mamma - descrizione-presunta individuazione-rivelazione dell’errore - non è banale ma “costruttivo” e porta alla progressiva precisazione dei dettagli

- il finale è tanto intelligente quanto inaspettato

- il testo in rima regge bene alla lettura ad alta voce

- le illustrazioni sono semplici nel tratto, ma di grande impatto visivo e tengono viva l’attenzione anche nei bimbi più piccoli

- i dettagli delle figure costituiscono punto di raccordo col testo

- copertina e interni di copertina sono parte integrante del lavoro

- la ripetizione del testo, come la riproposta di elementi nelle illustrazioni in pagine diverse, sono punto d’appoggio fondamentale per la lettura con i bambini più piccoli che amano trovare “il conosciuto”. Se testo e illustrazioni sono di valore, ad ogni ripetizione si trova, come in questo caso, un piccolo elemento diverso o aggiunto che fa progredire sia la storia sia la comunicazione con i piccoli, allontanando la noia.

Il risultato della somma di tutti questi elementi è un bel libro da leggere ad alta voce e da guardare insieme ai bambini sia in una situazione “rassicurante” di 1 a 1, adulto e bambino, sia in una situazione “divertente” e “sociale” di lettura a piccolo gruppo.

Volendo poi approfittare di questo albo illustrato per condurre discussioni con i bambini, vari sono i temi che vi si possono trovare: dall’abbandono all’amore genitori-figli, dall’importanza dei dettagli nelle descrizioni a quella di non arrendersi di fronte ai tentativi falliti, dall’amicizia e l’aiuto che si può trovare negli altri, alla paura di sbagliare, al fatto che non tutti i cuccioli assomigliano ai loro genitori.

Dov’è la mia mamma?” in questi 20 anni è uscito in varie edizioni. Dopo la prima ad albo illustrato (con varie riedizioni) è stato proposto anche nelle collane “Un libro in tasca” e “Gli Albumini”. Edizioni che, date le dimensioni ridotte, non rendono giustizia soprattutto alle illustrazioni. Adesso, l’edizione speciale per i 20 anni è tornata alle dimensioni di album (cm 22,4x28) ed è arricchita dagli schizzi inediti dell’illustratore e una nota dell’autrice.

Il titolo originale è Monkey Puzzle. Negli Stati Uniti è conosciuto come: Where’s My Mom?


Julia Donaldson con le illustrazioni di Axel Scheffler e la traduzione di Laura Pelaschiar McCourt

Dov’è la mia mamma?

Emme Edizioni, 2021. 32 p.

Consigliato da 4 anni


giovedì 10 ottobre 2019

LA LIBERTA' PRIMA DI TUTTO


Il colore grigio argentato del pelo dell’ultimo lupo vivente del Regno Unito ispira a Clay il nome “Nebbia”. Il lupo è arrivato in città con il circo e sebbene Clay non possa permettersi di andare allo spettacolo, non può non notare le locandine che annunciano la presenza dell’animale e subito nasce in lui il desiderio di andarlo a vedere. “Nebbia” (Il Castoro) è una storia ambientata nella Londra di fine ‘800. Un ambiente difficile per i bambini orfani costretti a sopravvivere vendendo quello che trovano scavando nella melma del Tamigi: mudlarks (allodole del fango) vengono chiamati questi ragazzini e Clay è uno di loro. Insieme a Nucky e Tod formano una delle bande che si contendono con le rivali il territorio e i “tesori”. Per fortuna Clay è sempre stato sotto l’ala protettiva del vecchio Sal, che lo ha salvato più volte da situazioni difficili, ma, soprattutto, gli ha insegnato anche valori profondi e a distinguere tra giusto e sbagliato. Entrato di nascosto nel caravanserraglio, Clay, grazie all’aiuto di Ollie, una ragazzina che viaggia con il circo insieme alla nonna, la zingara che predice il futuro, riesce ad entrare nello spazio delle gabbie degli animali e a vedere il lupo: è bellissimo, maestoso, potente, e fiero. Dietro le sbarre, però, il lupo soffre visibilmente ed è molto nervoso, anche per i metodi crudeli che usano i custodi e i domatori. Clay decide che deve riuscire a liberarlo. Non è facile: il circo è pieno di gente a ogni ora e non c’è molto tempo. Clay, però, non desiste e … .

Una storia appassionante che si legge d’un fiato. Un romanzo in cui la storia della Londra vittoriana e della condizione dei piccoli orfani fa da sfondo a diverse relazioni di amicizia: quella tra Clay e il vecchio Sal, quella tra Clay e gli altri ragazzini, quella tra Clay e Ollie, e, soprattutto, quella tra Clay e il lupo. Quest’ultima non è un’amicizia come le altre: è un sentimento profondo che nasce dal rispetto per l’animale e dalla fiducia che il ragazzino riesce a conquistarsi.
Un bel libro per la lettura individuale, ricco anche di spunti per una lettura condivisa o da proporre a un gruppo di lettura con lettori di 10-12 anni.
Nel romanzo, infatti, emergono molti temi che non sono trattati didascalicamente, ma si intravedono nelle interessanti situazioni descritte e nei dialoghi tra i personaggi. Uno per tutti il tema della libertà e del diritto per ognuno, persona o animale che sia, a vivere la propria vita senza vessazioni da parte di chi è più forte. Il lupo diventa metafora per la vita in piena libertà.
Una storia intrigante annunciata da una splendida la copertina: impossibile non prendere in mano questo libro e cominciare a leggere.

Marta Palazzesi
Nebbia
Il Castoro, 2019, 151 p. € 13,50
Età di lettura: da 11 anni

lunedì 30 settembre 2019

NON DI SOLE PAROLE

 (Albi illustrati - 6)
Non si può giudicare il valore di un albo illustrato considerando il testo più importante delle immagini o viceversa. Uno degli aspetti che caratterizzano gli albi di bassa qualità, infatti, è quello di offrire, per esempio, immagini di grande valore in contesti linguistici poveri, sciatti, banali senza nessuna ricerca linguistica o stilistica, oppure, viceversa, testi molto ricchi e attentamente studiati, accompagnati da illustrazioni di scarso valore.
In realtà un buon albo ha ragione di essere chiamato tale se entrambi, testo e illustrazione, sono di qualità e se sono ben disposti l’uno rispetto all’altro all’interno delle pagine.
Nel valutare gli albi illustrati è molto importante riflettere su quelli che sono i contenuti nel loro insieme di testo e di immagine. Il contenuto di un albo è l'insieme di tutte le sue componenti: qualità letteraria del testo e rilevanza artistica delle illustrazioni, entrambi, ovviamente, rapportati al target d’età di riferimento.

PICCOLE TIGRI. Jo Weaver, Zoolibri, 2019  

Scacciati dal loro attuale territorio dall’arrivo degli uomini, una tigre madre e i suoi cucioli cercano una nuova casa. Le belve, in parte antropomorfizzate (espriono emozioni e hanno il potere della parola ma altrimenti si comportano come vere tigri) considerano una serie di opzioni: una grotta dietro una cascata, che però è troppo umida, i rami di un albero, che però sono troppo alti, un buco in una pianta, che però è già abitato da un serpente. Sembra un’impresa impossibile finchè trovano il posto perfetto: un antico tempio nascosto dalla vegetazione. Il tono colloquiale e la trama narrata in modo familiare contrastano piacevolmente con la giungla fitta dove la storia è ambientata. Le illustrazioni a carboncino, colorate in digitale, sono deliziose: le calde sfumature di arancione esaltano i mantelli pelosi delle tigri e li mettono in contrasto con l’oscurità dei posti inospitali in cui si muovono.
Molto interessante il gioco di chiaro scuro che si crea sulla pagina tra illustrazioni e testo. Ciò che le parole non dicono, viene rappresentato dalle figure e ogni pagina nasconde molti significati da scoprire osservando e leggendo bene. Indizi sono lasciati dall’autore attraverso i tratti, i colori, e la font, con i caratteri che variano di misura e di peso in base a ciò che intendono sottolineare. Un albo illustrato di qualità. 
(Continua - 6)