Visualizzazione post con etichetta bambini ribelli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bambini ribelli. Mostra tutti i post

martedì 2 giugno 2020

ANNA DAI CAPELLI ROSSI - IL GRAPHIC

(Anna dai capelli rossi – 2)

Anna dai capelli rossi. Il graphic novel

adattamento di Mariah Marsden illustrazioni di Brenna Thummler

traduzione di Laura Tenorini

Il Castoro, 2019. 228 p.


Riduzioni, adattamenti, trasposizioni sono sempre un terreno minato. Non è facile riproporre bene le storie degli altri e ancora meno facile lo è cambiando mezzo di narrazione.

L’editore Il Castoro ha portato in Italia a fine 2019 la storia di Anna dai capelli rossi in formato graphic novel. Si tratta del lavoro di due giovani americane, una bibliotecaria esperta in letteratura per l’infanzia e una illustratrice, che lavora anche per la pubblicità.

Questa versione di Anna dai capelli rossi, seppur ridotta è molto fedele alla storia originale ed ha tutto il diritto di stare vicino al romanzo sullo stesso scaffale. Anche la sua resa grafica è interessante: giocata principalmente sulle tonalità del verde-azzurro e violetto, a parte i capelli di Anna, ovviamente, arancione, riesce a trasmettere sia l’intensità con cui la ragazzina vive le sue esperienze, sia la magia della sua nuova casa immersa nella natura. La storia non è suddivisa in capitoli ma è raccontata dall’inizio alla fine. Uniche pause sono costituite da alcune tavole ad ampio respiro che, senza parole, su singola o doppia pagina sottolineano i punti clou della storia o i momenti particolarmente intensi per Anna dal punto di vista emotivo.

La narrazione nel complesso risulta leggera e scorrevole, salvo alcuni tagli molto evidenti che, nonostante l’apporto delle figure, probabilmente erano inevitabili per riuscire a raccontare in uesto modo l’intera storia che riempie più di 300 dense pagine di prosa.

Il merito di questa forma a fumetti è di sicuro quello di avvicinare anche i ragazzini intorno ai 10 anni ad una storia che nella versione originale oggi forse può spaventare i lettori non proprio “forti”. Il traino del cartone animato e della serie TV ad essa ispirata di sicuro è un incentivo ad affrontare il romanzo. Portarlo a termine è un altro impegno.

Anna dai capelli rossi. Il graphic novel

adattamento di Mariah Marsden illustrazioni di Brenna Thummler

traduzione di Laura Tenorini

Il Castoro, 2019. 228 p. - € 15,50

Consigliato da 10 anni

domenica 24 maggio 2020

ANNA DAI CAPELLI ROSSI

Anna dai capelli rossi
Lucy Maud Montgomery
traduzione di Rosanna Guarnieri
BUR, 2009. 398 p.
Edizione integrale

Un classico della letteratura per l’infanzia. Una storia che non ha tempo e che ogni volta che viene riproposta è un successo. E’ la storia di Anna: “Anna dai capelli rossi”, come la maggior parte di noi adesso la conosce, il cui titolo originale era “Anna of the Green Gables”, in italiano “Anna dei tetti verdi” o “Anna dei verdi abbaini”. Una storia che è stata film, in varie versioni, la prima un muto del 1919, cartone animato, il più famoso quello giapponese degli anni ‘80 (per chi vuole qui l’indimenticabile sigla degli episodi trasmessi in Italia), fumetti e graphic novel, come quello uscito lo scorso anno per le edizioni Il Castoro, e vari adattamenti televisivi, ultimo dei quali la serie TV Netflix “Chiamatemi Anna” del 2017.
Un successo lunghissimo quello della storia della piccola orfana, che ricalca, con diverse differenze, la storia della sua autrice, Lucy Maud Montgomery. L’adolescente Anna Shirley viene data in affido a Matthew e Marilla Cuthbert. Loro si aspettavano un maschio per avere aiuto nella loro grande casa circondata da orto e campi, ma a Matthew la ragazzina piace fin da subito e convince al sorella a tenerla. Anna è entusiasta della casa, dei fiori, degli alberi, del posto dove è arrivata. All’inizio non è facile per nessuno: Anna è esuberante, ha una fervida fantasia, riesce a mettersi nei guai senza volerlo e scombussola la tranquilla vita dei due fratelli. Non è possibile, però, non imparare ad amarla e presto si affezionano a lei e viceversa. Anna è anche molto intelligente e subito a scuola scatta la rivalità con Giblert Blythe il ragazzo che la mette in ridicolo il primo giorno per via dei suoi capelli rossi, vero grande problema per Anna che per quel colore si è sempre sentita ancora più diversa dalle altre ragazzine. La vita continua tranquillamente tra lavori in casa, amicizie, scuola. Alla fine Anna risulta la migliore e vince una borsa di studio, ma dopo un anno di scuola superiore, abbandona gli studi per ritornare a casa e star vicino a Marilla dopo che Matthew è morto. Gilbert, che ha sempre cercato di riconquistare la fiducia e l’amicizia di Anne, le lascia il posto di maestra nella scuola vicina.d La vecchia rivalità è superata e tra loro nasce un nuovo sentimento.
 
Questo è il contenuto del primo volume della storia di Anna, uscita a puntate nel 1904 sul giornale per ragazzi “Sunday School Paper”. Come libro venne rifiutato da alcuni editori canadesi, finché nel 1908 uscì negli USA e fu subito grande successo. Al primo volume ne seguirono altri 6 pubblicati in Italia per la prima volta da Mursia, nella collana “I corticelli”, adesso in pubblicazione presso Gallucci con titoli diversi e la copertina che rimanda alla serie TV di Netflix.
Anna dai capelli rossi” è un classico. Le varie edizioni, con le nuove tradizioni, l’hanno sempre reso un libro piacevole, ironico e coinvolgente. Anna è una ragazzina spiritosa e intelligente. La sua originalità la rende simpatica, anche perché non si fa vittima delle tristi vicende che ha vissuto e degli spiacevoli momenti che si trova a vivere, ma da essi riesce a trarne forza, a scoprirne gli aspetti positivi, a imparare qualcosa di buono. Il romanzo, però, non è assolutamente moralistico né didascalico, anche perché punta a mettere in rilievo soprattutto la grande immaginazione della ragazzina: fantasia e parole, anche colte e intelligenti, in libertà, che concorrono alla caratterizzazione del personaggio. Il risultato è una figura di bambina diversa da tutte, meno fortunata di tante, ma positiva e intraprendente, capace di avere sogni e ambizioni, di lottare per realizzarli, ma, allo stesso tempo, anche di pensare generosamente agli altri e mettersi in secondo piano. Un personaggio “classico” da amare in ogni tempo. (1- continua)

Anna dai capelli rossi
Lucy Maud Montgomery
traduzione di Rosanna Guarnieri
BUR, 2009. 398 p.
Edizione integrale
Consigliato dai 10 anni

Anna dai capelli rossi
Lucy Maud Montgomery
traduzione di Angela Ricci
Gallucci, 2018. 362 p.
Consigliato dai 10 anni


mercoledì 13 maggio 2020

STA FERMO!

SEI MAI STATO UN BABBUINO?
Loredana Baldinucci con le illustrazioni di Fabio Sardo
Il Castoro, 2019 – [24 p.]

Capita a volte, ed è capitato soprattutto in questi giorni di chiusura per quarantena da Coronavirus, che i bambini diventino ingestibili. L’impressione che i genitori hanno è quella di aver a che fare con delle piccole scimmiette (in senso buono) simpatiche, ma anche dispettose, che saltano di qua e di là da mattina a sera, fanno di tutto e non fanno niente, si stufano subito ad ogni proposta e finiscono col far perdere la pazienza a chi è in casa con loro. Proviamo, però, per un attimo a metterci noi adulti dalla loro parte: mica facile. E ben se ne è resa conto Loredana Baldinucci quando, dopo una giornata un po’ difficile, l’anno scorso, in tempi ancora non sospetti, ha scritto “Sei mai stato un babbuino?” (Il Castoro).
Il protagonista di questo albo illustrato è un bambino che un mattino si sveglia e scopre di avere le sembianze di un babbuino. Subito capisce che lo aspetterà una giornata difficile, ma non può farci nulla e da babbuino la affronta: difficile vestirsi, complicato allacciarsi le scarpe e della coda che si fa? La routine giornaliera è scombussolata da questa sua insolita veste: impossibile mangiare latte e biscotti a colazione senza fare un disastro, (anche perché le banane gli piacciono di più), problematico restare seduti a scuola, tranne durante l’ora delle storie e molto deludente cercare di farsi degli amici, se non si trova qualcuno simile a te. Il rientro a casa, poi, un altro match da affrontare: bagno, verdura a cena, incomprensioni e alla fine sgridata e musi scuri. Ma, per fortuna, non tutti i giorni sono così, passerà. E del resto anche i grandi, a volte … .
Il finale ha un tono ironico, giusta conclusione per ridare equilibrio alla giornata del protagonista e rimettere le cose a posto facendo ricordare agli adulti che anche loro sono stati piccoli.

Si tratta di un libro per bambini molto divertente sia nel testo, sia nelle illustrazioni che l’accompagnano con brio e vivacità, mettendo in risalto i disastri e i disagi del piccolo scimmiotto, ma anche la sua incapacità, quel giorno, di fare diversamente. Un atteggiamento perfettamente rappresentato dalla figura in quarta di copertina: il piccolo babbuino con le spalle curve e gli occhioni imploranti.
Come in molti albi illustrati, anche in questo copertina e versi di copertina sono parte integrante del contenuto: camminare svogliatamente, dondolare sul lampadario, guardare le nuvole, saltare a quattro zampe, appendersi a testa in giù, infilarsi le dita nel naso, spaparazzarsi a terra e scivolare sul monopattino sono tutti esempi della vivacità e inventiva del piccolo babbuino, anticipazione della sua giornata “movimentata”. Esilarante, infine, il particolare della coda infilata nei pantaloni che esce da una gamba all’altezza della caviglia …


Parlando di bambini vivaci, però, non si deve far confusione: i bambini vivaci e apparentemente “impossibili” da controllare come questo, non sono i bambini “iperattivi”, affetti da deficit d’attenzione, un disturbo dell’età evolutiva caratterizzato da difficoltà di attenzione, di concentrazione e di controllo degli impulsi. Una vera e propria sindrome da diagnosticare attentamente, ad opera di esperti, per poter offrire loro il miglior approccio possibile e il trattamento adeguato. Un disturbo complesso da non sottovalutare, ma nemmeno da attribuire a bambini semplicemente “vivaci”.
E’ normale che i bambini tra i 3 e gli 11 anni siano pieni di energia, sempre in movimento e curiosi del mondo. Tutto li attira e li interessa, i luoghi e le persone, gli adulti e i coetanei. Offrire loro stimoli diversi e incanalare “positivamente” questa loro energia è fondamentale per sfruttare questo loro periodo di grande apprendimento soprattutto esperienziale. A volte, però, questa loro vivacità è espressione anche del loro bisogno di attenzione da parte dei genitori o degli insegnanti, la cui esperienza educativa e capacità empatico-relazionale diventano fondamentali per aiutare i piccoli a essere meno inquieti e a diminuire i capricci.

Un libro adatto dai 4 anni e dedicato a tutti i bambini che fanno fatica a stare fermi e ai loro genitori.

Loredana Baldinucci con le illustrazioni di Fabio Sardo
SEI MAI STATO UN BABBUINO?
Il Castoro, 2019 – [24 p.] -€ 13,50
Consigliato da 4 anni

giovedì 19 marzo 2020

AL CONTRARIO

Beatrice Sottosopra

Shelley Johannes, traduzione di Sara Ragusa
Terre di Mezzo, 2019. 157 p.

Di libri per bambini divertenti, ben scritti e intelligenti non ce n’è mai abbastanza. “Beatrice Sottosopra” (Terre di Mezzo) è uno di questi.
Beatrice Zipzer ama fare le cose a testa in giù. Tutto: giocare in giardino (appesa con le gambe ai rami degli alberi), stare a scuola (sotto il banco), scrivere (molte parole da destra a sinistra), sedersi su una poltrona (con i piedi sullo schienale), … . Stare con i piedi all’insù, per lei, è meglio: vede tutto meglio, pensa meglio, ragiona e capisce meglio. A casa nessuno ci fa quasi più caso, tranne sua sorella maggiore che non spreca occasione per rimarcare la sua stranezza. Fuori dalle mura domestiche è un altro discorso. Solo la sua amica del cuore Lenny sembra capirla. Al rientro a scuola, dopo le vacanze estive, però, c’è un’amara sorpresa che aspetta Beatrice. Il loro piano di travestirsi da Ninja per compiere la missione speciale “Lati positivi”, non è rispettato e solo Beatrice si presenta travestita, mentre Lenny, che nel frattempo ha trovato un’altra amica, non è più interessata. Un vero smacco per Beatrice, che, però, non desiste e … .
E’ complicato, essere una bambina “al contrario” quando tutti sono “per il verso giusto” (ma, qual’è il verso giusto?). Beatrice è convinta che non bisogna essere come tutti gli altri per far piacere a loro. Ogni persona è unica a modo suo, e tutti vanno rispettati. Essere consapevoli e fieri delle proprie peculiarità è punto di forza per trovare la propria strada nel mondo.
Al centro di questa storia divertente e un po’ strampalata, ma che si legge tutta d’un fiato, diversi spunti per crescere indipendenti, sicuri di sé. Bambini che non vogliono bruciare le tappe per diventare grandi in fretta, ma restare piccoli e godersi ciò che l’infanzia permette, perché per tutto il resto, c’è tempo, dopo.
Beatrice è una bambina ottimista, frizzante e piena di idee. La sua è una storia singolare, ironica e divertente, un po’ bizzarra, che parla di crescita, di accettazione, di amicizia e di voglia di vivere.
Non siamo ai livelli dei bambini intelligenti, acuti, anticonformisti e un po’ impertinenti sulla scia dell’intramontabile Pippi Calzelunghe, ma Beatrice Zinker riesce ugualmente a ritagliarsi il suo posto nelle letture per i bambini intorno ai 7-8 anni, che possono godere di un testo scritto con interlinea larga, accompagnato da simpatici disegni nero/grigi/arancioni.
Di questa bimba ribelle e alternativa, prossimamente, si leggeranno altre avventure. E’, infatti, preannunciato un secondo volume dal titolo “Beatrice Sottosopra: Missione Top Secret”.

Beatrice Sottosopra
Shelley Johannes, traduzione di Sara Ragusa
Terre di Mezzo, 2019. 157 p. - € 12,90
Consigliato per bambini di 7-8 anni