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martedì 30 luglio 2024

LA COSA NERA: GUARDARSI DENTRO PER GUARDARE FUORI

Kiyo Tanaka,

La cosa nera.

Topipittori, 2023. 72 p.

Età 4+

Si può fare amicizia con una “cosa nera” dagli occhi grandi e scuri, che compare all’improvviso sul muro e solo tu la puoi vedere? Certo. E se sei una bambina curiosa l’amicizia nasce subito. E’ questa, in fondo, la storia raccontata in questo albo illustrato. La “cosa” non parla, ma si fa capire benissimo e giorno dopo giorno, la bambina si fida sempre più di lei e la segue sotto una staccionata e dentro una casa a bere il tè e ad entrare in un armadio misterioso che le porta in un mondo fantastico fatto di natura, di giochi e di luci. Un posto segreto il cui accesso non può non far pensare all’incipit delle Cronache di Narnia. Ma, ovviamente, la storia non è la stessa.

Il testo è ridotto al minimo, e potrebbe anche non esserci: come in un silent book la narrazione regge benissimo anche solo con le immagini. Ma, d’altra parte, le poche parole sono preziose perché ci mettono direttamente in contatto con l’io della bambina (è, infatti, un racconto in prima persona dei pensieri della bambina) e ci fanno vivere con lei questa tanto strana quanto meravigliosa avventura.

Non è un libro inquietante, anzi. La cosa nera non fa paura, ma è accogliente e rassicurante, invita a fidarsi di lei e a seguirla. L’invito non è solo per la bambina, ma anche per il lettore che, incuriosito, divora con gli occhi le pagine una dopo l’altra e insieme a lei entra in questo mondo parallelo.

Un libro leggero nei tratti delle illustrazioni tutte in bianco e nero, nella fisionomia della bambina e della cosa, nelle poche parole scelte con cura, nell’evoluzione della narrazione. Una storia che è nel mondo reale, la bambina all’inizio va a scuola e alla fine incontra il suo papà, ma anche in quello onirico e immaginifico nel suo vedere e seguire la cosa nera. E il passaggio tra i due mondi che si intersecano, come viene rappresentato? Con il fiore che la cosa nera regala alla bimba prima di lasciarla e che lei tiene ancora in mano quando incontra il suo papà. Come un bizzarro amico immaginario, la cosa nera rappresenta la capacità dei bambini di vivere nella fantasia e di crearsi mondi personalissimi in cui giocare, divertirsi, ma, in fondo, anche confrontarsi con se stessi, capirsi, mettersi in gioco, abbandonarsi.

Non voglio qui dare un’interpretazione più specifica a questa cosa nera: ogni lettore, grande o piccolo, provi a mettersi nei panni della bimba e a pensare ciò che questo essere può rappresentare. Sicuramente ogni visione è quella giusta.

Un libro semplice, pulito, essenziale ma ricchissimo.

Questo libro ha ricevuto il Premio Andersen 2024 come miglior albo illustrato con questa motivazione: Per la non comune capacità narrativa di tavole limpide e precise. Per la capacità di rendere con cordiale misura lo sguardo magico dell’infanzia. Per l’incantevole misura con cui l’autrice ha saputo creare un mondo parallelo ricco di affabili e poetiche sorprese.

Se lo merita tutto.

lunedì 24 maggio 2021

“CIBO” PER GLI OCCHI DEI PICCOLISSIMI





Tana Hoban

Bianco e nero

Editoriale Scienza, 2021

Consigliato da 2 mesi


Si arricchisce di una nuova valida proposta la piccola raccolta di materiali in bianco e nero dedicati ai piccolissimi e disponibili in libreria o in biblioteca.

La casa editrice Editoriale Scienza propone, infatti, al mercato editoriale italiano il lavoro della famosa fotografa statunitense Tana Hoban, “Bianco e Nero”: un leporello cartonato per i bambini di pochi mesi.

Le caratteristiche di questo libro lo rendono del tutto adatto per i piccolissimi:

- cartoncino rigido lucido (lavabile con panno umido), perché si sa che il primo modo di conoscere per i bambini è mettere tutto in bocca

- angoli arrotondati, per non rischiare pericolose punte graffianti

- misure ridotte e cartoncino leggero lo rendono un oggetto facilmente afferrabile e maneggiabile con le manine dei piccoli

- formato a leporello, perché così il libro rimane ben disteso davanti al bebè che lo può guardare e osservare senza aver bisogno di girare le pagine

- marchio di certificazione di qualità CE che, come per i giocattoli e adesso anche per molti libri, ne garantisce la sicurezza anche dal punto di vista dei materiali con i quali è costruito

- figure in contrasto bianco su nero da una parte, nero su bianco dall’altra parte del leporello: il contrasto determina dei contorni ben definiti alle figure che si stagliano perfettamente sul fondo. In questo modo risultano fruibili da un bambino piccolissimo che a pochi mesi non ha la vista del tutto sviluppata e non riesce ancora a mettere bene a fuoco ciò che vede

- figure essenziali e lineari, raffiguranti, seppur simbolicamente, oggetti familiari ai bambini

perché parte della loro ancora breve esperienza di vita (biberon, bavaglino, cucchiaio, fiore, banana ...): i piccoli riescono a riconoscerli e la loro capacità di astrazione in questo modo comincia pian piano a svilupparsi

- le figure sono semplici ma non banali e dimostrano un’attenzione estetica particolare

Bianco e nero” è, quindi, un libro perfetto per cominciare a familiarizzare con pagine, figure e parole.

Va da sé che, anche se perfetto per i bebè, questo libro necessita della mediazione dell’adulto che può guidare il bambino con entusiasmo nella scoperta e nell’esplorazione. Insieme la lettura diventa piacere, diventa coccola, diventa esperienza mentre le pagine e le figure si animano di suoni, di rumori, di versi, che divertono i bambini, li incuriosiscono e li appassionano.

Dato che, purtroppo, molti autori ed editori sbagliano pensando che un libro rivolto ai lettori più giovani debba avere una gran quantità di illustrazioni e di colori sgargianti, questa è l’offerta dominante sugli scaffali e i libri in bianco e nero, spesso si perdono o non ci sono proprio.

Sappiamo, però, che ne esistono e, quindi, basta provare a chiederli in libreria o in biblioteca

Altri libri in bianco e nero adatti ai piccolissimi, per esempio, sono: “La natura” e “La mia giornata” della serie “Stimoli visivi in bianco e nero” di Raffaella Castagna, pubblicati da Lapis, “Sono grande” e “Non ho sonnodella serie “I libri del Tato” di Luigi Palladin e Desideria Guicciardini, anche questi editi da Lapis, “I bambini guardano cerchi e quadrati” di Pitchall, Logos edizioni e “I miei amici animali” di Xavier Deneux editi da Tourbillon.