Visualizzazione post con etichetta discriminazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta discriminazione. Mostra tutti i post

giovedì 1 dicembre 2022

LEGGERE CON RISPETTO: OLTRE GLI STEREOTIPI DI GENERE NELLE LETTURE PER LA SCUOLA PRIMARIA

LEGGERE CON RISPETTO

Nel corso del mese di  novembre 2022,  all'interno del progetto "PARI O DISPARI?", proposto da Il Teatro delle Quisquilie di Trento con la collaborazione delle Biblioteche comunali di Fiemme e di Fassa e con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, Ufficio Pari Opportunità e Contrasto alla Violenza sulle Donne, ho proposto a insegnanti e genitori "LEGGERE CON RISPETTO", un percorso in due puntante nell’immaginario raccontato dai libri per bambine e bambini alla ricerca di storie oltre gli stereotipi.

Durante gli incontri ho presentato libri e condiviso riflessioni e spunti pratici di attività per promuovere nella scuola primaria un approccio alla lettura che aiuti a riconoscere e a decostruire stereotipi e pregiudizi di genere di fronte alle emozioni, ai ruoli in famiglia, nel gioco e nelle professioni.

Il progetto mirava a offrire spunti di pensiero ed azione per contrastare le discriminazioni e promuovere l’uguaglianza tra i generi in ambito sociale, culturale, lavorativo e familiare, in considerazione del fatto che gli stereotipi di genere orientano e influenzano le scelte e i comportamenti delle bambine e dei bambini fin dai primi anni di vita. L’iniziativa ha visto le biblioteche farsi da tramite per offrire a diverse classi delle scuole primarie dei quattro istituti comprensivi delle due valli appuntamenti di letture teatralizzate con modelli di situazioni e personaggi alternativi, non stereotipati, personaggi, maschi e femmine, liberi, forti e consapevoli delle proprie potenzialità. Le letture sono state curate dalle attrici Laura Mirone e Veronica Risatti e a corollario di queste letture per i bambini, si è proposta l’occasione di approfondimento per gli adulti. 

La riflessione è partita dal concetto che il meccanismo degli stereotipi si autoalimenta nelle narrazioni e le narrazioni rivolte ai bambini e ai ragazzini possono incidere molto sulle visioni che loro elaborano e consolidano. Storie, libri, ma anche cartoni animati e pubblicità, formano l’immaginario infantile portando al suo interno anche una visione più o meno rigida delle caratteristiche legate al genere. E’, quindi, sempre molto importante scegliere bene ciò che si propone ai bambini per la lettura sia dal punto di vista del contenuto, sia della qualità di lingua e illustrazioni anche per soddisfare il diritto che i giovani lettori hanno alle buone storie e per evitare strumentalizzazioni.

Le letture che si offrono dovrebbero essere storie di valore universale, ispirate e scritte per rappresentare la complessità della realtà umana (compreso il rapporto tra i generi e il rispetto delle loro diversità e dei loro rispettivi diritti), senza ideologie preconcette e ragionamenti preconfezionati, scelte non cercando libri a tema, ma trovando i temi nei libri. 

Per scegliere bene le letture, però, bisogna conoscere tanti testi, tanti libri diversi portatori di molte e varie posizioni: solo così è possibile avvicinarsi e avvicinare i giovani lettori a tipologie multiple di storie con modelli e punti di vista alternativi. La lettura diventa in questo modo non solo strumento per indagare se stessi, gli altri e il mondo, ma anche strumento di libertà. Le storie spiegano e semplificano, rendono empatici, allenano le abilità emotive, migliorano le relazioni e aumentano le prospettive, permettendo di uscire dal proprio orizzonte e vedere cose, persone e situazioni da angolazioni nuove.

Un'esperienza intensa, ricca di titoli e di spunti per continuare la riflessione.

domenica 2 ottobre 2022

Africa, sto arrivando!

Juris ZvirgzdiņŠ – disegni di Reinis Petersons e traduzione di Margherita Carbonaro

Rinoceronte alla riscossa

Sinnos, 2019. 142 p. - € 13,00

Età +9

Avventura e animali sono due ingredienti che i ragazzini amano trovare nelle storie che leggono. Le storie che li contengono sono coinvolgenti, divertenti, a volte rocambolesche. “Rinoceronte alla riscossa” è una di queste. Racconta di un lungo viaggio che Mufà e Ibu intraprendono dalla Norvegia alla lontana Africa, via terra e via mare, attraversando mezza Europa. Mafù è un rinoceronte bianco, una rarità, nato e allevato nel serraglio del signor Fratellini, in cui lavora lo stesso Ibu, un ragazzo africano che nel circo si guadagna il necessario per mantenersi agli studi. Ibu ama le lingue straniere e la geografia. Mafù, invece, è un cucciolo con alle spalle una storia familiare poco piacevole. Nel momento in cui il Signor Fratellini deve chiudere l’attività, perché gli affari non vanno molto bene, i due si ritrovano a ripercorrere alla rovescia, il viaggio che entrambi tempo prima hanno fatto, in tempi e modi diversi, dall’Africa all’Europa. Ritornare a casa, però, è più facile a dirsi che a farsi. Prima servono i soldi, poi un passaggio, poi bisogna evitare la curiosità e la malvagità di molte persone, poi … . Il loro viaggio attraverso l’Europa diventa una vera e propria avventura dove i due gustano cibi, ammirano paesaggi, subiscono gli sguardi pieni di pregiudizi, ma ogni giorno imparano anche qualcosa e insegnano qualcosa a chi ha la fortuna di incontrarli.

Juris ZvirgzdiņŠ, grande autore lettone per ragazzi, costruisce un racconto che si legge d’un fiato, con uno sguardo ironico sull’Europa, sui suoi abitanti e sulle persone che in Europa cercano una nuova vita. In queste pagine si racconta la sacralità dell’amicizia, la ricerca delle origini e della casa, la ricchezza delle culture, la salvaguardia degli equilibri naturali per il rispetto di tutti, uomini compresi. Un libro stampato con la font Leggimi ad alta leggibilità, studiata apposta per facilitare la lettura e sostenere i bambini nel loro diventare grandi lettori.

Un libro che diverte e mentre diverte, insegna molte cose, ma senza pendanteria. Un libro che con leggerezza affronta tematiche importanti della nostra attualità e con le quali i ragazzini entrano in contatto più o meno consapevolmente ogni giorno e sulle quali riflettono, forse più di quanto noi adulti immaginiamo.

 

 

Juris ZvirgzdiņŠ – disegni di Reinis Petersons e traduzione di Margherita Carbonaro

Rinoceronte alla riscossa

Sinnos, 2019. 142 p. - € 13,00

Età +9

giovedì 25 agosto 2022

SCARDINARE GLI STEREOTIPI DI GENERE? SI PUO'

Silvia Pillin

Maschiaccio e femminuccia

EL, 2020. 122 p.

E+9

Riccardo, il bullo della scuola, intreccia di nascosto braccialetti con i fili colorati. Caterina, la “strana” della classe, non ha amiche: gioca al calcio e ama i supereroi che costruisce da sola con la stampante 3D.

Il primo giorno di scuola Riccardo e Caterina si ritrovano vicini di banco. Come potrà essere, questo, per loro un anno scolastico tranquillo? Non lo sarà, ma non nel modo in cui ci si aspetta. L’esplosione, annunciata dall’illustrazione in copertina, infatti, avviene ma lo scoppio va in una direzione inaspettata.

Imparare fin da bambini ad essere se stessi e a rispettare gli altri è fondamentale. Nonostante molto sia cambiato, alcune cose sembrano ancora uguali a 50 anni fa, quando Elena Giannini Belotti scriveva “Dalla parte delle bambine” (Feltrinelli): i condizionamenti di genere sono ancora molto radicati, sopratutto in alcuni ambienti sociali e familiari. Essere se stessi diventa un problema per chi, ragazzina, non ama il rosa e non sogna di diventare una ballerina, ma vuole giocare a calcio al campetto, o chi ragazzino è grande e grosso e “deve” fare il bullo, il prepotente, il forte con gli altri, mentre amerebbe sedersi tranquillo da qualche parte a fare braccialetti.

Il libro di Silvia Pillin racconta l’evoluzione di Caterina e Riccardo all’interno della cerchia delle loro famiglie, della scuola e dei loro amici. La narrazione che li vede parlare a capitoli alterni è vivace, evidenzia diversi punti di vista sulle stesse questioni e facilita i lettori nel rispecchiarsi in ciò che stanno leggendo. Grazie ai molti dialoghi ben costruiti e alle riflessioni spontanee dei due protagonisti, la storia risulta verosimile e credibile. Tutta la vicenda nel complesso non è né scontata, né didascalica, né prevedibile. Questo grazie anche all’interessante scelta dell’autrice di attorniare i due protagonisti, vittime all’inizio del pensiero di dover essere e di doversi comportare come gli altri si aspettano da loro, da personaggi, che, invece, hanno trovato la loro strada e sono sicuri del loro essere ciò che sono: una mamma ingegnere (che, però, è molto presente nella vita della figlia), un padre casalingo, una sorella tatuata che pratica la boxe (ma ama un ragazzo gracile e chiacchierone), un padre camionista, … . E tra tutti c’è anche un fratello “speciale”, affetto da autismo, un bambino da amare, da rispettare e da non dimenticare.

Il compromesso che Caterina e Riccardo, scoperta la vera natura l’uno dell’altro, trovano per contribuire al mercatino di Natale, fallisce, ma permette loro di uscire allo scoperto e di poter essere, finalmente, ciò che sono. La vita di tutti è fatta di scelte e ognuno deve sentirsi libero di scegliere fuori dal condizionamento degli schemi culturali predefiniti e prevedibili.

Questo libro racconta una storia positiva in cui i modelli non sono sbilanciati: la parità tra i generi è messa in evidenza con chiarezza e ironia, senza critica, nel rispetto delle qualità e aspirazioni di tutti, grandi e bambini, maschi e femmine.

lunedì 14 dicembre 2020

BIMBO CON MAMMA

Per i bambini le differenze fondamentalmente non esistono. Sono i grandi che mettono loro negli occhi e nella testa colori diversi, abilità diverse, possibilità diverse, risultati diversi. I bambini imparano quello che vivono, diceva il titolo di un noto libro di pedagogia famigliare di qualche anno fa. Ed è vero, anche per preconcetti e discriminazioni. L’apertura naturale dei bambini all’altro, rischia spesso di venire limitata da discorsi sentiti a casa, da immagini viste in televisione, da atteggiamenti sperimentati nella vita di tutti i giorni. Per fortuna non si può e non si deve generalizzare: è sbagliato etichettare tutto e tutti solo per l’atteggiamento intollerante di pochi. Ci vuole comprensione, intelligenza, attenzione quando si vive e si lavora con i bambini, sia nell’esempio che si dà loro, sia nel modo in cui si affrontano con loro determinati argomenti. 

In questo senso ci sa fare molto bene la maestra di Leo, protagonista di “Ma che razza di razza è?” (Città Nuova Ed.) di Silvia Roncaglia.

In classe la maestra mostra ai bambini un documentario e da questo parte una discussione sulle diverse parti del mondo e sulle diverse persone che le abitano, con le peculiarità del loro aspetto fisico, abiti, usi e costumi. Punto centrale è il superamento del concetto di “razza” dato che è stato dimostrato scientificamente che non esistono “razze” umane diverse, ma che tutti gli uomini appartengono alla stessa razza umana e le loro diversità sono frutto della peculiarità delle condizioni in cui nascono e vivono. Il lavoro di Leo prosegue a casa con una ricerca sulle diverse etnie e il ragazzino rimane spiazzato dal concetto di razze che trova in un vecchio libro. Leo, però, è molto sveglio e capisce che gli studi nel tempo hanno cambiato le convinzioni e che il libro è superato. Ma è soprattutto il suo piccolo fratellino a fargli notare che in ogni pagina di quel libro non c’è altro che un “BIMBO CON MAMMA”, lanciando un forte messaggio che va oltre ogni diversità. 

Il libro, adatto ai bambini dai 7 anni, non è nuovo. E’ una riedizione rivista nel testo e con nuove illustrazioni. Interessante il lavoro di Città Nuova che ha pensato di ripescare dal suo catalogo un libro per bambini edito nel 1999, vincitore allora del premio “Libro per l’ambiente” e in seguito menzionato nella prestigiosa pubblicazione “White Ravens” della Internationale Jugendbibliothek  di Monaco che raccoglie ogni anno le migliori pubblicazioni per bambini e ragazzi edite in tutto il mondo. Importante è soprattutto il lavoro di revisione del testo non solo dal punto di vista linguistico, ma anche nel contenuto che, già allora aperto alle diversità e al rispetto degli altri, si attualizza con il concetto, consolidato in questi anni dagli studi in campo genetico, dell’unicità della razza umana. E’ su questo punto che gira il fulcro della storia molto piacevole da leggere, composta in un libro ad alta leggibilità, con criteri grafici e accorgimenti che agevolano la lettura, e accompagnata dalle illustrazioni di Cristiana Cerretti molto evocative e ricche di poesia. Tra le righe un messaggio educativo interculturale importante espresso con semplicità e levità, senza cadute nella banalità e nella pedanteria.

Più che di una riedizione si può parlare di nuova ben riuscita pubblicazione su temi, purtroppo, ancora di grande attualità quali il razzismo e la discriminazione.


Silvia Roncaglia con le illustrazioni di Cristiana Cerretti

Ma che razza di razza è?

Città Nuova Editrice, 2020. 48 p.

Consigliato da 7 anni