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sabato 28 gennaio 2023

Strumenti del mestiere: STORY SACKS PER VIVERE LE STORIE

Non se ne parla molto in Italia. Pochi le conoscono. Solo qualcuno le usa con i bambini, dai piccoli del nido e della scuola dell’infanzia ai più grandi della scuola primaria. Sono le story sacks – borse o sacchi delle storie.

Sono dei sacchi di tessuto che contengono un libro con una storia ed una serie di altre risorse che a questa storia rimandano e che permettono al bambino lettore e all’adulto che l’accompagna di “entrare” nella storia da diversi punti di accesso.

Si tratta di un insieme di materiali che permettono un approccio multisensoriale alla storia, divertono molto i bambini, che amano aprirle per scoprire cosa contengono, e ne sostengono la comprensione e la capacità di attenzione. Con i bambini più grandi sono, inoltre, un utile mezzo per coinvolgere anche i più restii e avvicinarli piacevolmente alla lettura.

Oltre ad un libro con una storia di qualità, in una story sack, si possono trovare, per esempio, dei peluche o pupazzi dei personaggi della storia o degli oggetti/indumenti per attirare l’attenzione su determinati punti della narrazione o per la sua successiva drammatizzazione, dei disegni da colorare, o delle piccole e piacevoli attività scritte legate alla storia (es. cruciverba), un altro libro, anche di divulgazione, con argomento vicino a quello principale, dei giochi di parole per stimolare la lettura e il linguaggio (es. domino della storia con relazioni causa-effetto), un cd o un QR code per ascoltare la storia letta ad alta voce a livello professionale, magari anche accompagnata dalla musica. Tutto, ovviamente, calibrato sull'età dei bambini cui si intende offrire questa esperienza di lettura. Ogni borsa, infatti, dovrebbe contenere materiali che rendono viva la storia e aiutano i bambini a imparare attraverso il gioco. Tutti i materiali di supporto inclusi nel sacco della storia sono infatti, pensati per ampliare l'esperienza di lettura e stimolare varie attività linguistiche.

I sacchi delle storie hanno un grande potenziale. Sono interessanti per il loro potere di accendere l'immaginazione dei bambini, stimolarrli e divertirli. Permettono esplorazioni diverse della storia e ne facilitano la condivisione (oltre a renderla molto piacevole). Possono rendere le storie più accessibili a tutti, compresi i bambini di lingua madre diversa e i bambini con esigenze educative speciali o disabilità. Si sa che l’apprendimento attraverso il “fare” e il “conivolgimento divertente e piacevole”, oltre ad offrire immediata soddisfazione, dà risultati più velocemente e le abilità così acquisite durano più a lungo.

Il concetto di "sacco delle storie", sviluppato dall'ex preside inglese Neil Griffiths a metà degli anni ‘90 del secolo scorso, è una risorsa interessante sia per gli insegnanti e gli educatori, sia per i genitori. Nella biblioteche nei paesi anglosassoni si possono anche prendere in prestito. In Italia non se ne trovano di pronte da acquistare, ma con competenza e fantasia è abbastanza facile crearle.

Si possono usare semplici sacchetti di stoffa da decorare a piacimento con elementi che si rifanno alla storia (adesso è possibile anche a costi relativamente contenuti, farsi stampare la copertina del libro sul sacchetto di stoffa) e riempirli con dei materiali di supporto che variano, ovviamente, in base alla storia, ma anche in base all’età dei bambini con i quali si intendono usare. L'aspetto del sacco non ha molta importanza, anche se è meglio che sia invitante per i bambini. È quello che c'è dentro il sacchetto che conta, partendo dalla scelta oculata di un libro di qualità appropriato alla fascia d'età prescelta.

Se volete approfondire, qualche informazione sulle story sacks si trova in rete e ne ha accennato Luigi Paladin nel suo libro “Vivere la lettura” , Idest, 2021. p. 116-117.