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giovedì 2 novembre 2023

Divagazioni: SEMPRE DI AMORE SI TRATTA

Ardore

Hyewon Kim

Kite, 2023. [32 p.]

per gli adulti

Ardore”, il silent book di Hyewon Kim è pubblicato nella collana “Voci” di Kite edizioni che sul proprio sito web così la descrive: “Collana di forte cifra autoriale, dove storie importanti affiancano illustrazioni sofisticate, destinata a un pubblico adulto”. E, infatti, indubbiamente di una storia importante e per adulti qui si tratta: una storia dedicata alla maternità, ma in modo molto diverso da quanto si è normalmente abituati a trovare.

Ritengo giustificata l’eccezione che faccio scrivendo di questo libro sul mio blog centrato sui libri per bambini e ragazzi e sulle tematiche relative all’educazione alla lettura, perché il tema della maternità spesso si intreccia con i contenuti dei libri per l’infanzia. Ma questo non è un libro per piccoli perché, della maternità, racconta quelle cose che sembra non si possano dire, e che una mamma, una donna, pur vivendole, preferisce di solito tenere per sè.

Essere mamma non è sempre facile. L’amore di una mamma è impegnativo, può essere totalizzante e, se non appropriatamente sostenuto, può diventare anche estenuante e distruttivo. Ed è di questo amore che si legge, o meglio si osserva, in “Ardore”.

Non c’è una trama precisa da raccontare. La protagonista è una mamma che viene “avvicinata” in vario modo da una fiamma e con questa fiamma si rapporta: la vede arrivare, ne viene strattonata, la segue all’esterno, la prende in braccio e sulla schiena, cerca di contenerla, ci litiga, le scappa … . Alla fine compare un bambino e il cerchio si chiude: il pensiero del lettore riempe i vuoti che, girando le pagine, si sono creati, e genera il suo significato. Trattandosi di un albo illustrato senza parole, l’interpretazione della narrazione è delegata al lettore e, quindi, diverse possono essere le letture: una mamma vi può vedere gli aspetti difficili della sua esperienza o, al contrario, fortunatamente, non riconoscersi affatto e, quindi, leggere il fuoco in chiave positiva. Un uomo o una donna che non è mamma, in quanto figli, possono vederci la loro mamma e, magari, capire cose che nessuno ha mai detto loro. Un marito e padre ci legge ancora qualcos’altro che può farlo considerare sotto una luce diversa la propria moglie, madre dei suoi figli… .

E’ un albo bellissimo e trovo che questo aggettivo, che dice tutto e niente allo stesso tempo, sia il più giusto per descriverlo, perché la sua intensità sta proprio nel suo grande potenziale di libera scoperta. Le sue illustrazioni sono cariche di energia comunicativa, soprattutto per il forte contrasto tra l’arancione delle fiamme e il marrone dello sfondo su cui si muovono. Gli oggetti casalinghi e i passanti in strada sembrano comparse di scena, fondamentali, però, per creare la narrazione. Mentre la donna, coprotagonista con il fuoco, rappresentata senza volto e quasi stilizzata, diventa simbolo di tutte le madri.

Un albo intenso, dolce ma anche violento, che penetra oltre il razionale del lettore e lo spinge verso le sue emozioni più profonde. Pagine che si aprono sul proprio vissuto o possono essere spunto per una riflessione profonda più generale e collettiva. Una riflessione su cosa significa essere mamma, su tutti gli aspetti di questo ruolo. Ma una riflessione anche sul ruolo delle donne in generale, in casa, sul lavoro e nella vita.

Un libro forte, che non si può “offrire” alla leggera a chiunque, un libro da maneggiare con cura.

 (e.v. 02/11/2023)

Ardore

Hyewon Kim

Kite, 2023. [32 p.]

per gli adulti


 


sabato 18 aprile 2020

AD OGNI DOMANDA LA GIUSTA RISPOSTA

Storia di cristallo di neve … non di cavoli, né di cicogne

Francesca Fiorentino, Erica Lucchi (ill.)
Valentina Edizioni, 2015. [34 p.]

Leggendo in questi giorni sui quotidiani la notizia che, causa il Coronavirus, sono stati sospesi anche i trattamenti per la fecondazione assistita e che, considerando questo stop, tra marzo e maggio si stimano nel 2020 circa 4500 nascite in meno, mi sono ricordata di “Storia di cristallo di neve … non di cavoli, né di cicogne” (Valentina Edizioni), un libro per bambini sul tema della PMA, la procreazione medico assistita.
Qualcuno potrebbe considerare questo un argomento non adatto ad una pubblicazione per i piccoli, in realtà, come gli altri libri di educazione sentimentale e sessuale, un libro su questo tema ha, invece, un suo ruolo e non solo per raccontare ai bambini nati grazie a questo tipo di intervento medico, la loro storia, ma anche per gli altri bambini che “fanno domande”, perché anche questa come la procreazione naturale e il percorso dell’adozione, è una storia d’amore bella da raccontare.
La storia è stata scritta dalla psicologa Francesca Fiorentino per raccontare alla sua bambina come è arrivata nella loro famiglia. L’editore Valentina, poi, ha accolto il suo progetto e l’ha pubblicato mettendolo a disposizione di tutti.

Si tratta di una narrazione in rima che, con levità di parole e di immagini, racconta di una mamma e un papà che desideravano avere un bambino. I giorni passavano, ma nessun piccolo si faceva vedere in casa loro. Così mamma e papà hanno cominciato a parlare con amici e vicini e tutti avevano la loro idea su come fare per avere un bambino: chi parlava di cavoli, chi di cicogne, ma bambini non ne arrivavano. Finchè un giorno mamma e papà hanno incontrato Lucia e le hanno raccontato del loro desiderio di diventare genitori. Lucia, quasi come una fata, ha indicato loro il posto dove poter trovare il loro bambino. I due genitori si sono precipitati e con l’aereo hanno raggiunto il paese
dove sta il Mago Gelo,
che aiuta ogni mamma a rendere
il proprio sogno … vero!
E’ con scienza e magia che Mago Gelo sa trasformare
un cristallo di neve in un bimbo da abbracciare.
Lui mette la scienza e mamma il suo amore
e Cristallo di Neve si lega per sempre al suo cuore”.


Usando le parole giuste e raccontando una bella storia si possono spiegare ai bambini tutte le “cose” del mondo.
Le storie aiutano i genitori a chiarire e i bambini a capire ciò che stimola la loro curiosità, il loro desiderio di sapere. Rispondere alle domande dei figli è un obbligo ed è fondamentale dare risposte misurate alle loro esigenze di conoscenza, calibrando sul bambino che chiede, livello di linguaggio e approfondimento del tema, senza ricorrere a termini scientifici e spiegazioni incomprensibili.
Una storia semplice, dolce e piacevole da leggere come questa, può essere sufficiente per i bambini anche piccoli, ma può anche fungere da base da cui partire per entrare un po’ di più nell’argomento con i bambini più grandi. E’ quello che dovrebbe succedere quando ogni figlio pone ai genitori la domanda su come è nato. La risposta è una narrazione facile e comprensibile con i concetti biologici semplificati in base all’età del piccolo, al suo grado di comprensione e al tipo di domanda che ha formulato. Col tempo poi si può completare la stessa storia con elementi più specifici, maggiori dettagli e altri concetti. E, se le domande non vengono, si può, allo stesso modo, offrire risposte a bisogni non espressi, muovendosi con cautela, rispettando le sensibilità.
La “Storia di Cristallo di Neve” è preceduta dalla bellissima e poetica introduzione del prof. Turchi (docente di psicologia delle differenze culturali presso l’Università degli studi di Padova) che offre ai genitori una riflessione sul valore delle storie. Nelle ultime pagine, invece, si trova l’utile consulenza della dottoressa Silvia De Aloe, per trovare in questa storia spunti per un dialogo con i bambini.
Non so sociologicamente e culturalmente come sia oggi recepita la fecondazione eterologa, né come lo sarà in futuro. Certo è che oggi in Italia sono circa 1500 al mese i bambini che nascono con il supporto dei centri di PMA, e che, come detto, alle domande dei bambini si deve rispondere e dovrebbe essere naturale raccontare loro che i bimbi li porta la cicogna, nascono sotto il cavolo… o ci pensa Mago Gelo! Storie accompagnate da tutte le spiegazioni del caso.
Un ultimo consiglio, banale, ma forse spesso dimenticato: visto che non è possibile determinare l’argomento di un libro per bambini leggendo solo il titolo e guardando velocemente la copertina, è opportuno leggerlo prima di proporlo a loro. Nei libri per i piccoli vengono affrontati, come è noto, tanti argomenti diversi. Essere consapevoli di ciò che si va a leggere ai bambini è importante, non tanto per far censura (anzi, questo deve essere l’ultimo dei motivi), quanto per essere preparati a rispondere ad eventuali domande “scomode” o perchè forse non è il momento adatto per il bambino che abbiamo davanti, per affrontare una storia “speciale” su un argomento che non gli interessa in quel momento o che potrebbe in qualche modo turbarlo.
Le storie sono un mezzo bellissimo e meraviglioso dalla forza più grande di quanto si pensi. Le storie raccontano un qualcosa che si interseca con ciò che vive o ha vissuto chi le legge o le ascolta. Le storie non sono mai “neutre” o uguali per tutti. Le storie sono un luogo dove trovare le chiavi per costruire la propria realtà e per darle un ordine. Ognuno ha diritto di incrociare le “sue” storie al momento giusto e trovare le chiavi per le “sue porte”.

Francesca Fiorentino, Erica Lucchi (ill.)
Storia di cristallo di neve … non di cavoli, né di cicogne
Valentina Edizioni, 2015. [34 p.] - € 11,90
Consigliato da 4 anni