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martedì 8 dicembre 2020

CHE ATTESA DEL NATALE SAREBBE SENZA UNA BELLA STORIA?


Tra le varie nuove proposte di quest’anno per Natale per i piccoli L’albero di Natale del signor Vitale (Marameo, 2020) è uno di quei libri che a prima vista si capisce subito che sono speciali. Vedendolo tra gli altri sullo scaffale in libreria, infatti, non si riesce a non prenderlo in mano e, appena aperto, si resta subito coinvolti dal suo testo e dalle sue illustrazioni.

 La storia racconta di un albero di Natale consegnato, appunto, al signor Vitale, ma dato che è troppo alto, ne viene tagliato un pezzetto perché non tocchi il soffitto del salone. Il maggiordomo pensa subito di regalare la cima tagliata alla cameriera Rosa che felice pensa a come addobbarla. Per il posto che ha lei sul caminetto, però, anche questo pezzo è troppo grande e, così, con le forbici affilate, ne recide un po’ e lo getta nel cestino. Teodoro il giardiniere nota la cima dell’albero tra i rifiuti e la recupera per portarla a casa alla sua sposa. Anche per la loro casa, però, il pezzo di albero è troppo grande e quindi anche lei … . Pezzo dopo pezzo, la cima dell’albero passa di mano in mano, di zampa in zampa e si crea una catena che vede spuntare nelle case di diverse persone e nelle tane di molti animali un albero di Natale segno di festa, di famiglia, di gioia e di condivisione. L’ultimo minuscolo pezzetto finisce nel buco dei topolini che vivono sotto il pavimento della casa del signor Vitale. E il cerchio si chiude: “che soddisfazione, avere per Natale un albero stupendo, come il Signor Vitale!”

Il brillante testo di questo albo illustrato è in rima. Una rima perfetta che regge molto bene e lo rende adatto anche per la lettura ad alta voce. Cosa non scontata quando si tratta di una traduzione. Se la traduttrice, però, è Chiara Carminati, rimangono pochi dubbi sul risultato.

L’attenta interpretazione della versione originale e l’accurata ricerca linguistica regalano a questo libro, nemmeno troppo breve, ritmo sostenuto e ricchezza lessicale. Troviamo, infatti, parole come “esemplare”, “portento”, “munito”, “compiaciuta”, “indugio”, “ recise” … una scelta oculata e precisa che tiene lontano il testo dal pericolo della banalità della ripetizione. La ripetizione è un elemento interessante nei libri per i bambini e piace molto ai piccoli. Spesso, però, la ricerca della ripetizione rischia di rendere noioso e “ripetitivo” (in senso negativo) il contenuto della storia: non è questo il caso. Qui il riproporsi delle situazioni è costantemente arricchito dai diversi nuovi elementi che caratterizzano il contesto in cui la punta dell’albero si viene a trovare: dal piatto di madreperla su cui la poggia il maggiordomo agli addobbi “golosi” proposti da Mamma Orsa, dal piedistallo di carota nella tana dei Conigli alla stella di formaggio con cui la decorano i topini.

Splendide illustrazioni retrò accompagnano questa storia e la completano con divertenti particolari, contribuendo anche al ritmo della narrazione grazie al loro preciso posizionamento sulla pagina.

Un libro da leggere e rileggere per scoprire ogni volta dettagli nuovi e per il piacere del suo ripetersi senza stancare.

Un libro nuovo dal sapore della tradizione. Questo libro, veramente, non è nuovissimo. La sua prima edizione, infatti, risale al 1963 per la Random House di New York. E’ nuovo, però, in Italia proposto quest’anno per la prima volta da Marameo Edizioni che ne ha curato traduzione e pubblicazione.

Sono diverse le piccole case editrici che fanno questo lavoro di scoperta di “chicche” mai arrivate in Italia o di ripubblicazione di ottimi lavori usciti da tempo dai cataloghi di altri editori. Ed è una fortuna che non vadano persi. Come mi piace spesso dire, infatti, anche se i libri buoni sono vecchi, fa lo stesso perchè i bambini sono sempre “nuovi”.


Il Natale del Signor Vitale

Robert Barry con la traduzione di Chiara Carminati

Marameo, 2020. [30 p.] - € 19,90

Consigliato da 4 anni