giovedì 24 gennaio 2019

NON SONO NATI PER LEGGERE, MA ...

I bambini non nascono con l'istinto di leggere, come con l'istinto di mangiare, bere o dormire. Lo ha scritto Rodari, lo ha ripreso Pennac, lo sappiamo benissimo tutti. Si dice anche che, come non si può obbligare un cavallo a bere, così non si può obbligare qualcuno a leggere. Si può, però, mettere vicino al muso del cavallo un secchio d'acqua sperando che incominci a bere. Allo stesso modo si possono offrire ai bambini tanti libri e, prima o poi, ci “metteranno il naso”.

In realtà, i bambini in generale amano i libri. Per loro sono un mondo da scoprire. Sono diversi da tutti gli oggetti – giochi e altro – con cui vengono a contatto, e lo capiscono subito. Far sì che li apprezzino e rimangano parte della loro vita, è compito di chi li accompagna nella crescita. I bambini dovrebbero crescere a contatto con tanti libri fin da piccoli. La lettura dovrebbe entrare nella routine quotidiana, occupare un posto di rilievo tra le attività che si fanno con loro. Leggere insieme un libro, una storia, dovrebbe diventare una rito, un'azione che si fa insieme e sempre, naturalmente, come lavarsi i denti prima di andare dormire.