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giovedì 19 gennaio 2023

STELLE PER NON DIMENTICARE

Il ladro di stelle

Sebastiano Ruiz Mignone con le illustrazioni di Giulia Rosa Cardia

Valentina Edizioni, 2019. 40 p.

Età 7+

E’ giocato sull’innocenza, la sincerità e l’entusiasmo dei bambini il libro illustrato “Il ladro di stelle” di Sebastiano Ruiz Mignone Ed. Valentina. Una storia di amicizia tra due ragazzini che si vogliono bene e che un destino crudele finirà con unire per sempre.

Andrea e David vanno a scuola insieme e amano disegnare cieli stellati. Sono sicuri che un giorno diventeranno “studiosi” di stelle e andranno a vederle in cielo da vicino. Andrea è figlio di un industriale tedesco ed ha tutto quello che può volere un ragazzino della sua età. David viene da una famiglia di modeste possibilità, ma non per questo è meno felice del suo amico. La loro storia diventa drammatica il giorno in cui cominciano a comparire sul petto di molte persone (non di tutte) stelle di stoffa cucite con ago e filo. Anche David ne ha una, Andrea, invece, no: ha solo quelle che disegna lui che, se pur bellissime, sono “solo” di carta. Nessuno gli spiega perché lui non può averne una di stoffa. Un giorno, pur consapevole di fare qualcosa di sbagliato, Andrea strappa dal cappotto di David la stella e se la appunta sul suo. Non si rende conto che così facendo non cambia il destino di David, ma cambierà profondamente il suo.

Una storia triste con un finale che arriva diritto al cuore e colpisce come un

pugno. Una storia che con levità narra ai bambini ciò che è stato durante il Nazismo senza nasconderne la crudeltà. Sebastiano Ruiz Mignone ha saputo trovare le parole giuste per raccontarla senza edulcorare troppo i fatti., così come efficaci sono le illustrazioni di Giulia Rosa Cardia che le accompagnano. Ai bambini non si deve negare la verità, né la realtà. Si deve cercare di offrirgliela nel modo più adatto possibile.

Tanti gli elementi nel testo e nelle illustrazioni di questa storia che la rendono adatta per parlare dell’Olocausto anche con i ragazzini più grandi: si accenna, per esempoio, alle fabbriche tedesche molto attive in tempo di guerra, ai discorsi del Führer, alle radio economiche costruite perché in ogni casa arrivassero questi discorsi, gli indottrinamenti a scuola.

Una storia che racconta il peso della Storia e la difficoltà per i bambini (ma non solo) a capire ciò che stava succedendo e, soprattutto, perché.

Una storia importante come tutte quelle che raccontano il dramma della Shoha in un periodo, come il nostro dove assistiamo quotidianamente a episodi di violenza, di odio, di provocazioni attraverso parole e immagini che dalla TV e dai social in Internet bombardano tutti, bambini e ragazzi compresi. E’ dovere di tutti e per tutti cercare di far emergere, invece, fatti e parole di gentilezza e di rispetto, perché tutti possano capire e ricordare. Solo così tante cose, forse, possono non accadere più.

La Memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza(Liliana Segre)

Un’unica nota, puntigliosa, a quella che forse è una svista nella stesura della storia. Il nome del protagonista, Andrea, ragazzino tedesco. In realtà Andrea nei paesi germanici è un nome femminile. Forse la scelta poteva cadere diversamente.

 

venerdì 12 marzo 2021

NARRARE DI SCIENZA E DI TECNICA

Guido Quarzo e Anna Vivarelli

La scatola dei sogni

Editoriale Scienza, 2021- 153 p.

 

Guido Quarzo e Anna Vivarelli

La danza delle rane

Editoriale Scienza, 2019 - 153 p.

Consigliati da 10 anni

 

"La scatola dei sogni”e “La danza delle rane” sono due
lavori scritti a quattro mani da Anna Vivarelli e Guido Quarzo, pubblicati da Editoriale Scienza nella collana “Racconti di scienza”. Si tratta di romanzi adatti ai ragazzini di 10-11 anni che, tra scienza, tecnica e fantasia, raccontano le vicende di Marcel e Nina, il primo e di Antonio, il secondo. Sono giovani personaggi inventati che si muovono nell’ambiente storico-sociale vero di due momenti importanti per lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’umanità. “La scatola dei sogni” racconta la nascita del cinema grazie all’invenzione della straordinaria macchina dei fratelli Lumière. In “La danza delle rane”, invece, si narra dell’amicizia tra un vispo ragazzino, Antonio, e il biologo e naturalista Lazzaro Spallanzani, figura importante nel panorama scientifico del 1700 per le sue ricerche sulla riproduzione animale e considerato il padre scientifico della fecondazione artificiale.

L’approccio narrativo di entrambi i libri è quello di una storia inventata, raccontata con sullo sfondo un momento storico preciso e strettamente collegata ad una scoperta scientifica o tecnologica.

I due autori hanno affrontato il lavoro con la loro nota abilità di scrittori per ragazzi e la rigorosa ricerca storico-scientifica che caratterizza le pubblicazioni di Editoriale Scienza. Il risultato sono due romanzi dalla prosa curata, precisa e scorrevole, arricchita dalle interessanti tavole illustrate di Silvia Mauri. Ne “La danza delle rane” le illustrazioni rappresentano gli aspetti importanti della ricerca di Spallanzani e i momenti clou della storia di Antonio in tavole in bianco e verde che, realizzate in assenza di prospettiva, richiamano quelle dei libri del 1700. Le tavole di “La scatola dei sogni”, invece, sono in bianco e nero e rimandano alle pellicole e alla meraviglia delle prime proiezioni.

Mentre si dipanano, le storie di Antonio, Marcel e Nina avvicinano i lettori a informazioni scientifiche e a scoperte tecniche, immergendoli naturalmente nel loro tempo storico.

Volendo fare un confronto tra i due romanzi, anche se l’argomento potrebbe sembrare un po’ meno da libro per ragazzi, “La danza delle rane” come un piccolo giallo dal ritmo sostenuto risulta nel complesso più avvincente de “La scatola dei sogni”, che, comunque interessante, in alcuni punti risulta più lento e rischia di far perdere il coinvolgimento del lettore.

Entrambi, però, non sono né pedanti, né didascalici, né noiosi. Sono due letture che, unendo divulgazione e narrativa, sono da tenere in considerazione per proporle a quei ragazzini che cercano “storie vere” o che potrebbero essere tali o che risultano interessanti perché colmano specifiche curiosità. A quei lettori, insomma, che, forse, non si avvicinerebbero spontaneamente alla pura narrativa.

domenica 17 novembre 2019

ANCHE DONNE E BAMBINI HANNO FATTO LA STORIA


Uno sguardo più completo sulla storia grazie ai due volumi della collana “Storie nella Storia” delle edizioni Settenove a cura della SIS – Società Italiana delle Storiche. 

La collana è nata nell’intento di riportare una versione più completa della storia che si trasmette ai bambini e ai ragazzi, una storia fatta non solo da uomini, ma anche da donne e bambini.
In uno studio condotto da Elisabetta Serafini dell’Università di Torvergata e responsabile per la Sis della didattica, presentato nell'ambito del VII Congresso della Società Italiana delle Storiche (Pisa, 2-4 febbraio 2017), è emersa l’estrema marginalità delle donne nei libri di scuola. Analizzando diciotto testi scolastici dei più importanti editori nazionali, destinati alle classi dalla terza della scuola primaria alla terza della scuola secondaria di primo grado, libri di formazione che influenzano la conoscenza e l'immaginario di ragazzini e ragazzine dagli otto ai quattordici anni, è emersa una storia senza donne, o dove le donne, salvo poche eccezioni di regine, sante o qualche figura ribelle, compaiono raramente e solo in piccole note a margine o in brevi paragrafi aggiunti soprattutto in seguito a precise indicazioni normative non applicate, comunque, nel dovuto modo. L’impressione risulta quella che solo gli uomini hanno avuto vera influenza sul corso degli eventi.
I due volumi “Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti” e “Le Civiltà dei Fiumi. Altri sguardi, nuovi racconti” sono particolarmente adatti ai bambini del secondo ciclo della scuola primaria e raccontano le civiltà antiche in cui le donne non hanno avuto quel ruolo marginale che erroneamente si pensa, ma erano parte attiva delle comunità con compiti precisi e ruoli anche di responsabilità. 
Con questi libri si vogliono scardinare stereotipi e sviluppare senso critico. Non si tratta di pubblicazioni estremizzanti, ma di libri che obiettivamente integrano il racconto che fin qui si è fatto della storia, tenendo conto di tutte le componenti sociali, non solo di quella maschile e quindi rendendolo completo.
L’insegnamento della storia è importante per lo sviluppo del pensiero e per contestualizzare diversi concetti sociali del nostro tempo come famiglia, scuola, società, governo … , ed è quindi fondamentale dare una visione obiettiva di come si sono formati e di come i ruoli di uomini, donne e bambini si sono intrecciati in questo processo, valorizzando relazioni e differenze.
I due libri sono utile strumento anche per gli insegnanti e sono corredati da apparati didattici e di approfondimento scaricabili dal sito dell’editore nelle schede relative.

Preistoria. Altri sguardi, nuovi racconti
Elisabetta Serafini, illustrazioni di Caterina Di Paolo
Settenove, 2018, 52 pp., € 14,50
da 8 anni

Le Civiltà dei Fiumi. Altri sguardi, nuovi racconti
Francesca Minen, illustrazioni di Caterina Di Paolo
Settenove, 2019, 52 pp., € 14,50
da 8 anni