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martedì 5 gennaio 2021

Strumenti del mestiere: QUANDO I GRANDI LEGGONO AI BAMBINI

Un libro prezioso per chi si occupa di lettura ai bambini piccoli. Una ricca fonte di informazioni e di suggerimenti per la lettura ad alta voce. Una raccolta di materiali di lavoro che copre i più di 20 anni di attività del progetto"Nati per leggere" che impegna medici pediatri, bibliotecari e molti volontari per la promozione della lettura in famiglia ai bambini fin da piccolissimi.

Quando i grandi leggono ai bambini di Angela Dal Gobbo (Donzelli, 2019) è stato pubblicato nell’ambito delle iniziative per i 20 anni di questo importante progetto e raccoglie i venti libri che l’Osservatorio editoriale Nati per Leggere ha scelto tra le varie pubblicazioni in questi anni. Libri che sono ormai “patrimonio” assodato di chi si dedica alla promozione del benessere di grandi e bambini attraverso la lettura. Accanto a questi libri, il volume, presenta circa 200 altri libri, soprattutto in italiano, che Angela Dal Gobbo ha selezionato con la competenza e la cura che la caratterizzano. Tantissimi libri valutati, scelti, letti e proposti in questi anni a grandi e bambini con diverse competenze e diverse sensibilità.

Il saggio è organizzato un po’ come una tabella a doppia entrata in cui da una parte si può entrare seguendo le caratteristiche dei bambini piccoli in base alla loro età e quindi alle loro capacità e competenze, dall’altra, invece, partendo dalle caratteristiche dei libri che si possono leggere con loro.

Ogni capitolo della prima parte affronta un momento dello sviluppo del bambino mettendone in evidenza le abilità, dando suggerimenti su come scegliere i libri da proporre e poi indicando i titoli di letture adatte al periodo. Ogni libro è descritto non solo nei contenuti, ma anche negli aspetti che lo rendono “di qualità” e indicato per i bambini in quella fascia d’età.

La seconda parte del volume è dedicata all’albo illustrato in sé al suo mondo, ai suoi elementi costitutivi, alla sua narratologia, alla sua ricerca grafica.

Un capitolo finale è poi dedicato alle fiabe classiche e moderne. Anche questo, come i precedenti, con i titoli da scegliere per la lettura.

Impreziosiscono questo libro una quarantina di pagine finali con quelli che sono presentati come “Piccola galleria di ritratti”. Si tratta di schede bio-bibliografiche dedicate a tutti gli autori e illustratori dei libri citati. Un dovuto omaggio a chi, spesso, viene relegato in secondo piano rispetto al libro che ha creato.

Questo è un libro che ogni persona che si impegna per la lettura ai piccolissimi dovrebbe avere sulla scrivania e consultarlo spesso. Concetti fondamentali che si leggono in queste pagine sono legati al piacere della lettura, per tutti, il piacere di chi ascolta, ma anche di chi legge ad alta voce. Il piacere anche di avere in mano testi e illustrazioni di qualità che attirano, affinano il gusto, coinvolgono tanto l’intelletto quanto i sensi. Ci si sofferma anche sull’importanza dell’attenzione a ciò che interessa i bambini e del rispetto per ciò più gli piace guardare ed ascoltare.

Centrale è, ovviamente, il “cosa succede” quando i grandi leggono ai bambini: ed è tanto ciò che succede, più di quanto si possa immaginare.

Nelle pagine introduttive Angela Dal Gobbo spiega come è strutturato il suo lavoro e afferma di non aver avuto assolutamente pretesa di esaustività. Cosa del resto impossibile nel vasto e variegato mondo editoriale per i bambini in questi anni. Piuttosto la sua idea era quella di offrire una “bussola” per orientarsi in questo mondo, per appropriarsi di tecniche di valutazione, di occhio per i dettagli, di criteri precisi in base ai quali fare le proprie scelte.

Dal punto di vista teorico c’è sicuramente riuscita. Perchè il suo lavoro abbia ricaduta anche pratica è, però, fondamentale che chi prende in mano questo libro si premuri anche di recuperare, leggere, guardare, rileggere, osservare e leggere ancora tutti i libri che sono citati. E’ solo con la pratica, quella vera, quella sul campo con i libri in mano e i bambini davanti o in braccio, che si impara a scegliere bene, a costruirsi un ricco bagaglio cui attingere.


martedì 29 ottobre 2019

IL VALORE DI UN ALBO ILLUSTRATO

(Albi illustrati – 8)

IL VALORE DI UN ALBO ILLUSTRATO

Tanti sono i libri illustrati “a tema”, scritti e pubblicati per superare i vari ostacoli della vita/crescita dei bambini (pannolino, ciuccio, cacca, andare al nido, dormire dai nonni ….). Sono per lo più libri con le figure che niente hanno a che fare con gli albi illustrati di qualità. Sono i cosiddetti “libri medicina” che mirano a illudere che con un libro si possa risolvere un problema. Sono didascalici, stereotipati, troppo espliciti riguardo al tema sia per il testo sia per le immagini. Sono puri oggetti commerciali che, come ogni altra “merce” rispondono a un bisogno reale o indotto del consumatore.
Il punto di partenza per la creazione di buoni albi illustrati e dei buoni libri per bambini, anche piccoli, in generale non può essere quello di puntare quasi esclusivamente ad attirare acquirenti e, perciò, ad essere per loro molto appetibili in determinati momenti, anche delicati, della crescita di un bambino. Questo tipo di libri sminuiscono il valore della più valida produzione editoriale per i piccoli e della pratica lettura dei, con e per i bambini.
Il valore (se vogliamo, anche pedagogico) di un albo non è dato dalla conoscenza approfondita da parte dell’autore delle principali problematiche legate alla crescita dei bambini. Al contrario sono spesso queste competenze degli autori a far sì che i libri risultino limitati e didascalici. I grandi albi illustrati, quelli ricchi di contenuto, di illustrazione e di relazione tra i due codici, quelli, cioè, che riescono maggiormente ad “accendere” il cervello dei lettori, a far far loro inferenze, a trovare significati, a porsi domande e a darsi risposte (alcune, almeno) sono quelli di grandi autori e illustratori che basano il loro lavoro soprattutto su un’intuizione artistico/comunicativa, favorendo una modalità di sguardo e di interrogazione della realtà. Creando domande, questi albi, aprono ampi campi di ricerca, di esplorazione e i bambini, anche piccolissimi, imparano a muoversi su queste pagine, cogliendo ad ogni rilettura ciò di cui hanno bisogno e “accumulando” strati di significati, fino ad ottenere risposte sempre più complete a interrogativi anche molto complessi. Ecco perché negli albi illustrati si trovano tematiche anche profonde, ritenute, sbagliando, inadatte ai piccoli perché troppo complesse. In realtà i livelli di lettura degli albi illustrati di qualità sono vari e ognuno può attingere trovando e prendendo ciò di cui in quel momento ha bisogno o ciò di cui le sue capacità riescono a fruire. Non sono libri “lineari”, non vanno dalla domanda alla risposta direttamente, ma attraverso un continuo ribaltamento delle aspettative, affrontano il tema da punti di vista diversi e portano alla conclusione senza dare risposte uniche e preconfezionate.

Anna, la piccola protagonista di “Il paradiso di Anna” (Donzelli), nasconde con le sue domande e le sue affermazioni una dolorosa esperienza: la morte della sua mamma. Un argomento arduo che l’autore affronta con delicatezza e intensità lavorando con parole e immagini in chiave surreale e, a partire dai risguardi di copertina, comunica quella che è l’evoluzione della narrazione: dalla pioggia di chiodi, alla pioggia di fragole. Non è una banalizzazione del tema, ma un’elaborazione del dolore attraverso la consapevolezza che la mamma è presente, anche se da un’altra parte, in paradiso. Il ricordo della mamma, le sue parole, gli oggetti che le sono appartenuti accompagnano Anna in un viaggio che trasfigura la realtà. Nulla è come sembra, “ogni cosa ha due lati” diceva la madre. Perciò Anna e il suo papà vanno insieme, in cielo tra le nuvole e negli abissi, alla scoperta di un mondo pieno di sorprese, alla ricerca del posto dove è adesso la mamma. Non è un libro dissacratorio. Non è un libro banale. Con seria creatività l’autore non offre risposte, ma pone domande. Con fantasia e leggerezza le parole e le immagini cercano di dare un senso a ciò che senso non ha e il finale è la speranza. Non ci sono soluzioni l dramma, ma si può percorrere un percorso catartico che, intriso della bellezza di immagini e parole e liberatorio nei ricordi, offre la possibilità di farsi delle domande senza pretendere risposte, per lenire, almeno in parte, il dolore.

Il paradiso di Anna.

Stian Hole, Donzelli, 2013 –
Età di lettura: da 7 anni

(8 - continua)