sabato 8 febbraio 2020

UN POSTO PER GIOCARE

La buca

Emma AdBåge con la traduzione di Samanta K. Milton Knowles
Camelozampa, 2020. 40 p.

Basta poco per scatenare la fantasia dei bambini: basta lasciarli un po’ liberi e, senza tanti giocattoli né dispositivi vari, con niente riescono a divertirsi. Ma è sempre più raro che i bambini di oggi abbiano la possibilità di giocare senza vincoli, dando sfogo alla loro fantasia, in un luogo non controllato, non “a norma”, non omologato. Fortunati, dunque, i bambini protagonisti di La buca, l’albo illustrato premiato in Svezia nel 2019 come miglior *libro per bambini e appena pubblicato in Italia da Camelozampa.
Dietro alla palestra della loro scuola, questi bambini hanno uno spazio libero, un buca, appunto, in cui amano passare il tempo della ricreazione inventando giochi di ogni tipo.

Tra sassi, sabbia e arbusti, intorno alla grande radice i piccoli giocano a mamma orsa, a capanna, a nascondersi, al negozio, … . Gli unici a non apprezzare quel posto sono gli insegnanti, che, temendo che i ragazzini possano farsi male, li obbligano a giocare a pallone e sulle altalene nello spazio “protetto” del piazzale della scuola. La noia è assicurata!

I bambini, però, attratti dalla buca, cominciano a giocare sul suo bordo, senza entrarci e, quindi, senza disobbedire. Sul bordo della buca è altrettanto interessante giocare quanto dentro la buca: si possono scavare gallerie, fare gli equilibristi, far dondolare le gambe, inventare percorsi.

Neanche il bordo della buca piace agli adulti e così, buca e bordo, durante il fine settimana spariscono sotto una piattaforma di cemento. La delusione dei bambini è grande, ma dura poco. Oltre il piazzale, infatti, dall’altra parte c’è un mucchio di ghiaia e sassi. Un posto perfetto per giocarci, più divertente della buca e del bordo messi insieme!

Grande la maestria della giovane autrice e illustratrice di questa storia nel rendere questo spaccato di “vita bambina” sia nel testo, sia nelle illustrazioni. Tutto è basato su una questione di punti di vista: quello della giovane narratrice, l’”io” sul frontespizio, uguale a quello dei suoi amichetti e quello degli adulti insegnanti. Dove gli uni vedono divertimento, gli altri vedono solo pericolo e, essendo i grandi, l’hanno vinta, almeno per un po’.
In realtà, osservando bene nelle figure lo sguardo dei bambini, si vede che loro sanno andare oltre, trovare sempre nuovo sbocco per la loro voglia di libero divertimento, che diventa poi anche fonte di nuove esperienze. Impossibile mettere freno alla loro inventiva con limitazioni assurde e prive di fondo.

Tutto il libro è pervaso da un senso di ironia: la storia, infatti, si posiziona chiaramente dalla parte dei bambini, ma lancia messaggi chiari agli adulti. Più del testo sono le illustrazioni a trasmettere questo aspetto e lo si vede chiaramente quando si parla di “farsi male”: è, infatti, nelle situazioni “controllate” e sicure che, in realtà, i bambini cadono o si feriscono. Nei luoghi aperti e interessanti per i piccoli, invece, non capita nulla di male.

Delle figure molto dettagliate sono soprattutto la direzione degli sguardi e la posizione delle mani ad essere eloquenti e a far capire al lettore le varie emozioni provate dai personaggi: interesse, divertimento, noia, sconcerto, delusione, felicità e preoccupazione.

Questo libro illustrato è un perfetto inno alla resilienza dei bambini e alla loro voglia di scoperta e di gioco in piena libertà senza limiti. Un libro che piacerà sicuramente ai ragazzini perché potranno ritrovarsi nei giovani protagonisti. Un libro consigliato per la lettura autonoma dai 7 anni, ma ad alta voce può essere proposto anche ai bambini più piccoli.

La buca” ci fa pensare ad un altro libro da poco riedito da Rizzoli, “Lasciateli giocare con gli orsi”, in cui Peter B. Hoffmeister mostra ai genitori ansiosi come la natura sia per i bambini e i ragazzi uno strumento eccezionale per sviluppare la personalità e la fantasia. Non importa se nella natura i piccoli si sbucciano un ginocchio o sporcano i vestiti: la loro felicità vale di più. Giocare in libertà nella natura è un’opportunità che rende i bambini autonomi e li aiuta a crescere sani, forti e sicuri.
Un suggerimento di lettura per tutti quegli adulti timorosi che osservano in tensione le imprese “spericolate” dei figli.


La buca
Emma AdBåge con la traduzione di Samanta K. Milton Knowles
Camelozampa, 2020. 40 p. - € 15,00

Peter B. Hoffmeister
Lasciateli giocare con gli orsi!
Bur, 2018. 272 p. - € 14,00

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