lunedì 2 maggio 2022

Silent books: PERCHE’ LEGGERE E PROPORRE ALBI ILLUSTRATI SENZA PAROLE?

Proporre la lettura di albi illustrati senza parole è interessante perchè questi libri sono utili a recuperare la capacità di narrazione orale in tutta la sua potenza evocativa e creativa. Essi sollecitano competenze di lettura delle immagini completamente differenti, ma, allo stesso tempo, complementari, alle competenze richieste per la lettura dei testi e il lettore è particolarmente “attivo” : è lui che deve costruire la storia mettendo in gioco un’elaborazione cognitiva molto intensa.

 

La fruizione attenta degli albi illustrati senza parole permette di familiarizzare con il linguaggio delle immagini, di comprendere i codici visuali e quindi anche di entrare in sintonia con i molti messaggi simbolici e iconici che caratterizzano la nostra società.

La lettura in senso lato è ricerca di significato e di senso, senso e significato che negli albi senza parole vanno trovati attraverso l’osservazione di indizi, di particolari di differenze anche minime tra le figure. Il senso, il significato degli albi senza parole si crea analizzando questi indizi, facendo attenzione ai rimandi, tornando indietro continuamente su quanto osservato: una ripetuta rilettura che aggiunge sempre nuovi elementi utili. Ogni rilettura, quindi, non sarà mai uguale a una precedente e anche ogni lettore avrà il suo modo diverso di rileggere la storia, che comunque, non è lasciata al caso. Gli autori e illustratori dei silent books, al pari degli autori e illustratori degli albi illustrati, creano una storia, ne curano la regia e guidano il lettore verso un finale che è solo apparentemente libero. In definitiva la lettura dei silent books implica un impegno creativo e di immaginazione non indifferente che, seppur guidata, favorisce l’apertura mentale all’estetica e all’immaginario.

Facendo una difficile scelta tra gli albi illustrati senza parole che più ho apprezzato negli ultimi anni, segnalo:

Inthe tube. Alice Barberini. Orecchio Acerbo, 2020

Niente da fare. Silvia Borando, Minibombo, 2020

I tre porcellini. Sandro Natalini, Giralangolo, 2021

(2-Continua)



Riferimenti bibliografici:
Meraviglie mute. Silent Book e letteratura per l’infanzia. Marcella Terrusi, Carocci, 2017 

Libri senza parole? Li voglio subito. Giulia Mirandola. In: Ad occhi aperti. Leggere l’albo illustrato. Hamelin, Donzelli Editore, 2012

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