Costruttori di stelle
Soojin
Kwak, Cartusia, 2019
Capita
che le stelle in cielo si spengano. E’ un fenomeno naturale, fa
parte dell’evoluzione dell’universo. Se tutte le stelle si
spegnessero e il cielo rimanesse buio, sarebbe un bel problema. Ma
niente paura. Man mano che le stelle si spengono, entrano in azione
“I
costruttori di stelle”
(Carthusia): con un retino raccolgono le stelle spente e con un
camion, tipo quello delle immondizie, le portano via.
Nella loro
fabbrica, poi, come
veri architetti di magia, con
ingegno e passione ne progettano di nuove, di varie dimensioni, le
costruiscono, le colorano, le fanno asciugare bene, le dotano di un
cuore elettronico che collegano ad un filo elettrico e poi le
consegnano.
Quando le stelle sono appese in cielo al loro posto
intorno alla luna, arriva il momento magico: i costruttori
inseriscono la spina e l’incanto del firmamento illuminato si offre
di nuovo a tutti. Il
lavoro dei costruttori
di stelle è
finito. A loro non
resta altro che raccogliere borse e zaini, e dopo aver verificato che
tutto sia
a posto, salutarsi e, soddisfatti, andare a casa per il meritato
riposo.
Una
dolce storia originale che racconta poeticamente a grandi e bambini
come nascono le stelle. Una storia raccontata solo attraverso la
bellezza delle immagini. Non ci sono le parole in questo libro
vincitore quest’anno del Silent Book Contest della Fiera del libro
per ragazzi di Bologna.
Si
tratta di un albo
illustrato
che offre ai lettori di tutte le età la possibilità di accedere
a
un mondo apparentemente silenzioso dove, una volta entrati, presi
dall’emozione che passa attraverso il
piacere per gli
occhi, si comincia a immaginare parole e
a creare la
storia di cui si vedono le figure. Insieme con le parole, attraverso
l’immaginazione, poi arrivano anche i suoni, i rumori e magari
anche gli odori e,
in questo modo, l’esperienza della narrazione si fa completa.
Quando
si apre un albo illustrato senza parole, non serve capire tutto
subito: lettura dopo lettura, si allena lo sguardo e si approfondisce
l’esperienza, il pensiero, la riflessione su ciò che si vede, su
ciò che si narra. La forza degli albi illustrati senza parole sta
proprio
nel
loro raccontare una storia guidando
il lettore, ma lasciando
margini di ambiguità, permettendo a tutti di crearsi la propria
versione. Dalle
infinite possibili letture nasce poi,
magari un confronto, una discussione, una relazione in cui si ascolta
insieme, si crea insieme..
Illustrazioni
da: https://silentbookcontest.com
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