giovedì 21 novembre 2019

UNA STORIA TIRA L'ALTRA

Ultimo venne il verme. Favole

Nicola Cinquetti
Bompiani 2016, 154 p. - € 12,00
da 6 anni

 Sono racconti. Sono favole. Sono brevi storie che, come le ciliegie “una tira l’altra”: letta una, non si può non leggere le altre. E anche rileggerle. Sono 56 e sono raccolte in “Ultimo venne il verme” (Bompiani, 2016). Le ha scritte Nicola Cinquetti. Storie divertenti come la “Favola di io e tu”, storie imprevedibili come “Il bambino e lo struzzo”, storie amare come “La rincorsa del cammello”, storie improbabili come “Il mago della pioggia”, storie spiazzanti come “Cuore di gallina“ e, per cominciare, un vero e proprio inno alla lettura “L’orso non dorme”. Il sottotitolo le definisce favole, forse perché in loro ci sono molti animali. Forse perché hanno una morale, un messaggio, anche se non esplicitati. Sono piccoli testi tanto insoliti quanto ricchi di contenuto e piacevoli come poesie. Piccole narrazioni leggere e ironiche in cui si apprezza l’accurato uso della lingua e l’attenta scelta delle parole organizzate in scorrevoli strutture linguistiche capaci di metterne in risalto tutto il potere comunicativo ed evocativo. Non ci si annoia a leggere queste storie: a ogni pagina una bella sorpresa per quanto riguarda ciò che raccontano e a ogni paragrafo, a ogni riga una bella sorpresa per come la raccontano.
Non è facile scrivere racconti brevi: bisogna saper prendere il lettore in poco

spazio, tenerlo legato e fargli venire il desiderio di leggere ancora. Nicola Cinquetti ci riesce grazie a finali spiazzanti, figure curiose e situazioni inaspettate. Perfettamente in linea con tutto ciò sono, poi, le illustrazioni di Franco Matticchio, che con discreta maestria accompagnano i testi: piccoli disegni, schizzi curiosi che da un angolo o dal fondo della pagina, lanciano al testo un veloce commento non scontato.
Adatte ai bambini fin dal primo ciclo della scuola primaria, queste storie possono piacere molto anche ai più grandi. Leggendole un sorriso spunterà sulla loro bocca e potrà essere un sorriso divertito, malinconico, ampio, stentato, beffardo o bonario: un sorriso diverso per ognuna di loro. Ed è molto probabile che a tutti verrà voglia di condividerle, di raccontarle o farle leggere a qualcun altro.



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