Ultimo venne il verme. Favole
Nicola
Cinquetti
Bompiani
2016, 154 p. - € 12,00
da
6 anni
Sono racconti. Sono favole. Sono
brevi storie che, come le ciliegie “una tira l’altra”: letta
una, non si può non leggere le altre. E anche rileggerle. Sono 56 e
sono raccolte in “Ultimo venne il verme” (Bompiani, 2016).
Le ha scritte Nicola Cinquetti. Storie divertenti come la “Favola
di io e tu”, storie imprevedibili come “Il bambino e lo
struzzo”, storie amare come “La rincorsa del cammello”,
storie improbabili come “Il mago della pioggia”, storie
spiazzanti come “Cuore di gallina“ e, per cominciare, un
vero e proprio inno alla lettura “L’orso non dorme”. Il
sottotitolo le definisce favole, forse perché in loro ci sono molti
animali. Forse perché hanno una morale, un messaggio, anche se non
esplicitati. Sono piccoli testi tanto insoliti quanto ricchi di
contenuto e piacevoli come poesie. Piccole narrazioni leggere e
ironiche in cui si apprezza l’accurato uso della lingua e l’attenta
scelta delle parole organizzate in scorrevoli strutture linguistiche
capaci di metterne in risalto tutto il potere comunicativo ed
evocativo. Non ci si annoia a leggere queste storie: a ogni pagina
una bella sorpresa per quanto riguarda ciò che raccontano e a ogni
paragrafo, a ogni riga una bella sorpresa per come la raccontano.
Non
è facile scrivere racconti brevi: bisogna saper prendere il lettore
in poco
Adatte
ai bambini fin dal primo ciclo della scuola primaria, queste storie
possono piacere molto anche ai più grandi. Leggendole un sorriso
spunterà sulla loro bocca e potrà essere un sorriso divertito,
malinconico, ampio, stentato, beffardo o bonario: un sorriso diverso
per ognuna di loro. Ed è molto probabile che a tutti verrà voglia
di condividerle, di raccontarle o farle leggere a qualcun altro.
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