domenica 12 gennaio 2025

FINCHE' SI E' UTILI ... - Ferdo, il gigante alato - Caissa Italia Kids

Ferdo, il gigante alato

Andreja Peklar

Caissa Italia Kids, 2025 . 32 p.

età 5tol+
 

E’ tutta una questione di dimensioni quella cui ruota intorno la storia di “Ferdo, il gigante alato”, un grosso uccello grigiastro uscito dalla matita di Andreja Peklar. Dimensioni che simboleggiano, in fondo, la sua diversità e la sua difficoltà a trovare un posto nel mondo degli uomini dove, uscito dalla foresta, Ferdo si avventura e prova a vivere. Non basta, infatti, la sua disponibilità ad aiutare tutti, a far giocare i bambini, a alleviare le fatiche di lavoro pesanti per farlo accettare: finchè è “utile” tutti tollerano la sua presenza e gli stanno vicino, ma nel momento in cui una sua debolezza crea disagio a qualcuno, Ferdo viene sgridato e cacciato in malo modo. La sua tristezza e solitudine riempiono di grigio tutta una doppia pagina e la narrazione della storia sembra proprio non volgere verso un finale positivo. Per fortuna, però, non tutti gli esseri di “dimensioni e colori normali” (cosa voglia dire normali, poi è un’altra questione) sono uguali e Ferdo, grosso e grigio, trova sostegno in un piccolo uccellino rosso che gli suggerisce un’inaspettata via d’uscita.

Questa è la storia che raccontano le belle e originali illustrazioni di questo albo illustrato senza parole pubblicato da Caissa Italia Kids. Una storia a cavallo tra tradizione (quelle di cui l’autrice è esperta e dalle quali trae ispirazione) e contemporaneità (tema e valori dell’accettazione del nuovo, del diverso, della tolleranza e dell’empatia) resa attraverso un design particolare e interessante, dalla forte carica comunicativa. Un albo senza parole che lascia spazio all’osservazione e all’interpretazione che può dare ogni lettore, ma che, comunque, sotto sotto, come una sceneggiatura, guida la narrazione verso un finale preciso. Per narrare la storia, è, però, assolutamente importante che il lettore osservi i dettagli delle illustrazioni e le osservi bene tutte, a partire da quella iniziale che è posta prima del frontespizio, fino all’ultima che sembra essere posta dopo la fine della storia. Queste due immagini, infatti, creano la cornice narrativa che dà significato a tutte le altre.

In questo libro l’espressività di occhi, volti o musi e gesti veicola concetti universali che, rappresentati su fondo bianco, non sono legati ad un tempo o ad un luogo precisi.

Come è noto, la capacità di guidare il lettore senza imporre è caratteristica di valore dei silent books e questo né è indubbiamente ricco.


giovedì 2 gennaio 2025

LA MAGIA DEI NONNI - Kate che voleva diventare un nonno - Sinnos

Kate, la bambina che voleva diventare un nonno

Signe Viska, Elina Braslina (ill.)

Sinnos, 2024. 36 p.

Età 5+

Si sa che il rapporto tra nonni e nipoti è sempre speciale. Il nonno è una figura affascinante che, raffrontato al genitore, di solito ha per il bambino un impatto diverso. Il nonno è permissivo, sa tante cose, racconta storie e nelle sue tasche c’è sempre qualcosa di speciale. Sono queste e molte altre le motivazioni che portano Kate a rispondere “il nonno” alla domanda “cosa vuoi fare da grande?”

Kate, bambina dal forte carattere, passionale e determinata, è la protagonista di questo albo illustrato interessante e originale. La sua ambizione è sostenuta da ciò che vede nel nonno, una persona tranquilla che vive una vita calma e pacifica. Il mondo del nonno è semplice e per questo attraente e Kate pensa che per entraci si debba assomigliare esteriormente al nonno. Così si ingegna per avere mani grandi, tasche capienti e capelli bianchi. Il nonno sta al gioco e fa sentire la bambina un “vero nonno”.


Il valore di questo libro, oltre che nell’originalità della storia, sta anche nella sua narrazione che risulta da un equilibrato rapporto tra immagini e parole. Il testo è divertente e incalzante, facile per la lettura autonoma, ma non semplicistico. Il font di grandi dimensioni e le caratteristiche
di alta leggibilità lo rendono adatto per i primi lettori impegnati nel complesso passaggio dall’ascoltare al leggere, dai libri con tante figure a quelli che progressivamente passano alla sola parola scritta. La caratterizzazione grafica di Kate, poi, è molto azzeccata nella sua unicità e vividezza. Anche la tecnica a matita colorata è interessante e rende le figure molto dinamiche, oltre che farle risultare una sorta di invito per i bambini a copiarle per far sì che questa storia entri ancora di più nel loro immaginario e la possano poi rielaborare in autonomia.


 

mercoledì 18 dicembre 2024

CARTE E CATALOGHI - Le occasioni d'amore e Il catalogo dei giorni

Le occasioni d’amore

Luca Tortolini, Daniela Tieni (ill.)

Kite, 2024. 32 p.

Età 15+

Da qualche tempo a questa parte sono tornati in auge (e ne sono stati realizzati di nuovi) diversi tipi di “carte” illustrate utilizzate per creare momenti di espressione, di narrazione, di riflessione, di condivisione, anche di gioco. Sono carte con immagini particolarmente evocative e suggestive, assolutamente non didascaliche, che invitano a parlare. A questo tipo di materiali mi ha fatto pensare il libro illustrato “Le occasioni d’amore” di Luca Tortolini con le illustrazioni di Daniela Tiene pubblicato da Kite nella collana “Le voci”, collana in cui si propongono libri illustrati e albi rivolti ad un pubblico di lettori più maturi, giovani e adulti.

La proposta di Tortolini e Tieni non offre  in questo libro una storia ma tante narrazioni diverse legate ad un pensiero che ogni lettore può osservare e meditare creando una sua interpretazione. Si tratta di una carrellata di parole ed immagini che rimandano a quante possibilità ci sono nel corso della vita di considerare se stessi in rapporto con sé e con gli altri. Questi momenti di riflessione ruotano intorno ad un concetto molto ampio di amore che va dalla capacità di cambiare punto di vista sulle persone e sugli avvenimento a quella di lasciare correre senza puntualizzare ogni cosa, dall’atteggiamento di ascolto al riconoscimento dei propri errori, dall’accettazione delle diversità alla scelta delle parole giuste per comunicare. Tutti momenti che, in fondo, sono occasioni di amore.


Dicevo che questo libro mi ha fatto pensare alle carte, perché, in effetti l’osservazione e l’interpretazione di queste pagine, pur guidata dalle parole, si concentra soprattutto sulle illustrazioni preponderanti che lasciano al lettore lo spazio e il tempo per guardarle ed entrarci, per interpretarle.

Come libro illustrato per “grandi”, infatti, la sua caratteristica principale è quella di andare oltre la narrazione in senso tradizionale per sfidare il lettore a penetrare altri livelli di significato e a soffermarsi sulle varie suggestioni. Questo avveniva pure nel libro “Il catalogo dei giorni”, anch’esso pubblicato da Kite e scritto da Luca Trotolini e illustrato da Daniela Tiene. La struttura editoriale è praticamente uguale: si tratta di una serie di tavole finemente illustrate accompagnate da un breve testo. Ogni doppia pagina illustra un diverso tipo di giorno: ci sono giorni difficili, altri felici, giorni in cui si deve fare ciò che non si vorrebbe e altri in cui niente riesce a scaldare il cuore, giorni confusi e giorni in cui non si fa che aspettare. I giorni non sono tutti uguali, ma tutti insieme, uno dopo l’altro, compongono la nostra vita.

Questi due libri sono ricchi e preziosi. Invitano ad andare oltre il contingente e l’immediato che si vede e si legge sulla carta per scoprire in profondità ciascuno i propri significati. Sono due libri delicati, da maneggiare con cura perchè possono smuovere molto dentro le persone che li prendono in mano, li osservano e li accolgono, rendendoli parte del loro bagaglio di esperienze personali.

 

Le occasioni d’amore

Luca Tortolini, Daniela Tieni (ill.)

Kite, 2024. 32 p.

Età 15+


Il catalogo dei giorni

Luca Tortolini, Daniela Tieni (ill.)

Kite, 2017. 32 p.

Età 15+

 

martedì 5 novembre 2024

LA RINNOVATA POTENZA DEI SILENT BOOKS - L'albero e il fiume. Aaron Becker - Feltrinelli

L’albero e il fiume.

Aaron Becker

Feltrinelli, 2024. 32 p.

Età 5+

La bellezza, la genialità e l’incisività degli albi illustrati senza parole di Aaron Becker sono universalmente riconosciute e non mancano nemmeno nell’ultimo, in termini di tempo, dei suoi lavori uscito in Italia: L’albero e il fiume (Feltrinelli). Un libro che ha come protagonisti l’ansa di un fiume e un albero presenti su tutte le doppie pagine. Albero e fiume che non si muovono mentre tutto il resto intorno a loro cambia, invitando il lettore-osservatore a una riflessione sullo spazio e sul tempo. Sulle doppie pagine vediamo, infatti, le modificazioni che il passare del tempo e l’evoluzione dell’occupazione antropica impongono loro: così il fiume continua a scorrere ma viene attraversato da ponti, interrato, deviato, ostruito (per cui esonda), … e l’albero, oltre che del passaggio delle stagioni che ne cambiano il colore delle foglie, è testimone di giochi di bambini, di guerre di soldati, trasformazioni antropiche. Pagina dopo pagina il tempo scorre e l’evoluzione dell’ambiente si trasforma in involuzione fino alla completa distruzione. Alla fine, però, qualcosa rimane da cui la vita può rinascere: l’acqua del fiume e una ghianda, un seme dell’albero.

Come tutti gli albi illustrati senza parole di qualità, (in questo altro post potete trovare informazioni in più) anche questo presenta un progetto ben definito che l’autore/illustratore ha voluto creare, con una storia che, come seguendo un copione, inizia, evolve, raggiunge un climax e poi si volge verso il finale che rimane comunque aperto. Ma poi è ogni lettore/osservatore diverso che ne dà un’interpretazione personale e le chiavi di lettura possono variare in base a ciò che cattura l’attenzione di ognuno e che quindi ognuno immagina osservando le pagine ricche di particolari, piene di suggestioni e di spunti per le storie che invitano a pensare, anche nel futuro. Possiamo pensare, per esempio, a due principali punti di vista da cui osservare il libro, quello dell’uomo e quello della natura. Due punti di vista opposti: per l’uno, pagina dopo pagina si rappresenta il progresso, per l’altra la parallela distruzione. Un’altra lettura, ancora più tragica, se possibile, è quella di vedere il libro come un memento mori senza parole che considera la nostra fugace esistenza umana nell'arco della vita di un singolo albero. Oppure, all’opposto, una lettura piena di speranza per la vita, che, nonostante tutto e tutti, alla fine continua ….

Mille idee, mille sfumature, mille suggestioni, mille significati e, probabilmente, anche mille discussioni sulle relazioni e le responsabilità dell'umanità nei confronti degli altri e del mondo naturale.

Un libro interessante ad ogni età a partire dai 5 anni.

Un libro dalla struttura narrativa circolare che si presta anche per la divulgazione.

E un’ultimo invito: osservate bene la copertina e confrontate le prime e le ultime doppie pagine!

 

venerdì 11 ottobre 2024

QUANTO DURA UN MINUTO? E UN'ORA? E UN SECONDO? ... DIPENDE! Il tempo? Siamo noi

Il tempo? Siamo noi.

Stefano Ascari, Chistian Lodesani, Evelyn Daviddi (ill.)

Franco Cosimo Panini, 2024. 40 p.

Età 6+

Il tempo è uno dei concetti più difficili da comprendere per i bambini. Le sue unità di misura sono per loro delle categorie troppo astratte e percepire il passare del tempo risulta per i piccoli compito a lungo insuperabile.

Così, partendo da un’idea di Christian Lodesani, Stefano Ascari e Evelyn Daviddi hanno cercato di offrire una risposta alle domande dei bambini sul tempo che scorre. L’idea di base è quella di rendere “visibili” le unità di tempo e di collegarle alle esperienze abituali dei bambini, ai contesti familiari, scolastici e sociali in cui si muovono. Così attraverso coloratissime immagini e divertenti parole, il libro li aiuta in modo innovativo a capire questi concetti.

Le unità di tempo sono introdotte in maniera graduale passando dai minuscoli esserini viola che rappresentano i secondi ai più grandi minuti, contenitori azzurri che ne raccolgono sessanta, alle rosse ore che contengono sessanta minuti, e così via con il giorno, la settimana, il mese e l’anno, tutti rappresentati con fantasia e perfezione. La numerazione, infatti, è, ovviamente, esatta e non mancano sicuramente i bambini che si divertono a contare se le illustrazioni corrispondono a ciò che viene detto loro c’è scritto nel testo.

Anche i concetti di prima e dopo e di quanto dura ogni unità di misura del tempo sono ostici per i piccoli, quindi anche questi, trovando un’accattivante espressione visiva e collegata ad un contesto conosciuto, diventano elementi simpatici, reali, tangibili nella quotidianità e quindi più capibili.

Interessante anche il finale che in forma di narrazione presenta il concetto di tempo, di prima e dopo come categoria interiore: “ … puoi chiamare il tempo con uno dei suoi tanti nomi, lo puoi aspettare o far tornare con i ricordi. Ma l’avventura più bella, forse, è inventarsi cosa fare adesso, nello spazio magico dove succedono le cose … … sospeso tra il prima … … e il dopo”

Un libro giocoso e poetico che, parlando del tempo in modo insolito e divertente, è utile nei contesti educativi dove può essere opportunamente ampliato e applicato laboratorialmente, data anche la grafica facilmente riproducibile, ma è anche molto piacevole per una estemporanea fruizione condivisa o autonoma, senza scopi educativi o didattici.

 

mercoledì 25 settembre 2024

C'E' MA NON SI VEDE - Ludwig e il rinoceronte

Ludwig e il rinoceronte

Noemi Schneider, Golden Cosmos (ill.), Lia Bruna (trad.)

Orecchio Acerbo, 2024. 40 p.

Età 7+


Capita molto più spesso di quanto si pensi di fare filosofia con i bambini. Molte volte, infatti, argomentare con loro su un qualsiasi argomento è un vero e proprio esercizio di analisi e di confutazione filosofica. Allo stesso modo i loro giochi di parole e di fantasia possono mettere alla prova la capacità di visione e di interpretazione di chi gli sta vicino, facendogli dubitare di ciò che vede o non vede. Non tutto ciò che non si vede, infatti, per esempio, non esiste. Come il rinoceronte protagonista di questa storia.

E’ sera e Ludwig è già in camera sua pronto per andare a dormire. Il suo papà sta per entrare nella stanza per augurargli buonanotte, quando sente che il bambino sta parlando con qualcuno. Entra e gli chiede con chi è che parla e Ludwig gli risponde che sta parlando con un rinoceronte. Il papà prima sostiene che è impossibile perché un rinoceronte sarebbe troppo grande per entrare nella cameretta. Poi, invitato dal figlio, guarda dappertutto, ma non lo vede, anche se il bambino gli indica dove si trova: dietro la porta, sotto il letto, nell’armadio … . Tra i due nasce così una discussione interessante su ciò che c’è ma non si vede, come è il caso, per esempio, della luna.


Tutto il contenuto di questo albo si gioca su ciò che il bambino immagina e vede con gli occhi della fantasia, ciò che il suo papà non vede, e ciò che il lettore può vedere da fuori.

Per chi è più afferrato in filosofia, il rimando a Ludwig Wittgestein è chiaro. Ma il valore di questa storia non presuppone nessuna competenza pregressa nel campo. Deduzione, logica, osservazione, dialettica ne sono gli elementi fondanti, che composti creano una narrazione che fa nascere molte domande, senza dare nessuna risposta definitiva e che, perciò, mette in moto pensieri e ragionamenti.

D’altra parte si può considerare questo libro anche esempio di come si possono usare le storie per spiegare le cose, o di come le storie in sé illustrino le cose, senza bisogno di tante spiegazioni teoriche. Chi racconta e spiega qualcosa a chi, in questa storia, è poi comunque da vedere. Anche se la punteggiatura orienta in un certo modo “tradizionale” indicando il piccolo come quello che non sa (le sue frasi, infatti sono quasi tutte domande) e l’adulto come quello che sa, o crede di sapere (le sue espressioni terminano tutte o quasi con il punto esclamativo). Che poi sia effettivamente così, è un altro discorso.

Molto interessanti, infine, anche le fantastiche illustrazioni dal sapore “espressionistico”: vigorose pennellate di colori molto forti e poco probabili come il giallo dei visi di Ludwig e del suo papà e l’azzurro del rinoceronte. Illustrazioni che giocano con il cambio di prospettiva focalizzando sul rinoceronte come fulcro dell’osservazione che si muove sulle pagine entrando ed uscendo dal campo visivo di chi sta sulle pagine, ma rimanendo sempre presente in quello del lettore.

Nel complesso questa è una bella storia che può catturare l’interesse e l’attenzione tanto dei piccoli quanto dei grandi.

 

Noemi Schneider, Golden Cosmos (ill.), Lia Bruna (trad.)

Ludwig e il rinoceronte

Orecchio Acerbo, 2024. 40 p.

Età 7+