Il tempo? Siamo noi.
Stefano Ascari, Chistian Lodesani, Evelyn Daviddi (ill.)
Franco Cosimo Panini, 2024. 40 p.
Età 6+
Il tempo è uno dei concetti più difficili da comprendere per i bambini. Le sue unità di misura sono per loro delle categorie troppo astratte e percepire il passare del tempo risulta per i piccoli compito a lungo insuperabile.
Così, partendo da un’idea di Christian Lodesani, Stefano Ascari e Evelyn Daviddi hanno cercato di offrire una risposta alle domande dei bambini sul tempo che scorre. L’idea di base è quella di rendere “visibili” le unità di tempo e di collegarle alle esperienze abituali dei bambini, ai contesti familiari, scolastici e sociali in cui si muovono. Così attraverso coloratissime immagini e divertenti parole, il libro li aiuta in modo innovativo a capire questi concetti.
Le unità di tempo sono introdotte in maniera graduale passando dai minuscoli esserini viola che rappresentano i secondi ai più grandi minuti, contenitori azzurri che ne raccolgono sessanta, alle rosse ore che contengono sessanta minuti, e così via con il giorno, la settimana, il mese e l’anno, tutti rappresentati con fantasia e perfezione. La numerazione, infatti, è, ovviamente, esatta e non mancano sicuramente i bambini che si divertono a contare se le illustrazioni corrispondono a ciò che viene detto loro c’è scritto nel testo.
Anche i concetti di prima e dopo e di quanto dura ogni unità di misura del tempo sono ostici per i piccoli, quindi anche questi, trovando un’accattivante espressione visiva e collegata ad un contesto conosciuto, diventano elementi simpatici, reali, tangibili nella quotidianità e quindi più capibili.
Interessante anche il finale che in forma di narrazione presenta il concetto di tempo, di prima e dopo come categoria interiore: “ … puoi chiamare il tempo con uno dei suoi tanti nomi, lo puoi aspettare o far tornare con i ricordi. Ma l’avventura più bella, forse, è inventarsi cosa fare adesso, nello spazio magico dove succedono le cose … … sospeso tra il prima … … e il dopo”
Un libro giocoso e poetico che, parlando del tempo in modo insolito e divertente, è utile nei contesti educativi dove può essere opportunamente ampliato e applicato laboratorialmente, data anche la grafica facilmente riproducibile, ma è anche molto piacevole per una estemporanea fruizione condivisa o autonoma, senza scopi educativi o didattici.
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