martedì 5 marzo 2019

FORME NON PER CASO

(Albi illustrati - 2)
Un buon e bell’albo illustrato non è contenuto in una forma qualunque: quadrato o rettangolare non è la stessa cosa, neanche le dimensioni lo sono. E quando l’albo è rettangolare è diverso se la base è più corta dell’altezza o viceversa.
Le forme e i materiali degli albi non sono dati accessori, sono già racconto. Osserviamo, per esempio Una scatola gialla (Gaudesaboos, Sinnos):
 l’orientamento dell’albo è orizzontale, con un lato che è esattamente il doppio rispetto a quello della rilegatura. In tal modo lo sviluppo della doppia facciata, sulla quale si svolge la storia, è lungo e stretto.
Una costruzione di questo tipo è efficace come scenario ideale per contenere questa narrazione che descrive un lungo percorso e lo sguardo, che è costretto a muoversi con ampio movimento da sinistra a destra, è attivato anche fisicamente per seguire il cammino descritto.
Infatti qui si racconta di un viaggio, quello di una scatola gialla enorme trasportata da un aeroplano e che giunge a destinazione piccolissima, consegnata alla bimba che l’aspetta da un postino in bicicletta. Come una bambolina Matrioska ad ogni passaggio da un mezzo di trasporto a un altro, sempre più piccolo, la scatola si rompe e ne svela un’altra dentro di sé, sostenendo le ipotesi che via via il lettore si fa sul suo contenuto: un animale, anch’esso, di dimensioni sempre più minute.
Allo stesso modo, una storia che si sviluppa in verticale, deve essere contenuta in un libro rettangolare con la base più piccola dell’altezza. Riuscireste, voi, a immaginare L’ascensore del piccolo bradipo (Tomoko Ohmura, Babalibri) in un libro più largo che lungo?
Per mantenere questa logica di forma e contenuto, alcuni albi, come per esempio Orso ha una storia da raccontare (Stead, Babalibri) o Il signor tigre si scatena (P. Brown, Il Castoro), obbligano in alcuni punti della storia a “girare” il libro per permettere che la storia possa svilupparsi nel senso giusto. Altri ancora inseriscono una pagina doppia piegata da aprire verso l’alto o verso il basso o in orrizzontale per venire incontro alle esigenze narrative del testo. E’ il caso, per esempio, del bellissimo Papà mi prendi la luna, per favore? (E. Carle, La Margherita).
L’adesione tra forma e sviluppo narrativo è fondamentale. Un albo illustrato di forma sbagliata, è un albo che non può funzionare.
(2-continua)

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