sabato 14 marzo 2020

INFINITAMENTE PICCOLO

Mini. Il mondo invisibile dei microbi.
Nicola Davies con le illustrazioni di Emily Sutton
Editoriale Scienza, 2016, 40 p.

In questi giorni difficili per tutti, le domande dei bambini arrivano dirette. Anche loro hanno diritto di sapere, vogliono capire cosa sta succedendo. Nicola Davies, autrice di “Mini. Il mondo invisibile dei microbi” (Editoriale Scienza) è sicura che nei libri per bambini con stile narrativo e belle illustrazioni si possono spiegare ai piccoli anche le cose più difficili come, in questo libro, la microbiologia. Questo è uno dei libri illustrati giusti per parlare con i bambini, in modo tranquillo senza drammatizzare e trasmettendo anche fiducia, del virus che sta tenendo in una morsa stretta il nostro Paese.
Il termine microbo, che significa «poca vita», indicava originariamente tutti gli esseri viventi che si possono vedere soltanto al microscopio e che causano malattie. Considerato poco scientifico, visto che è usato per definire microrganismi diversi, quali batteri, virus, protozoi, alghe unicellulari, funghi…, oggi, si preferisce usare sempre il termine più specifico.
Da questa parola, però, si può partire per parlare del Coronavirus e, contestualmente, ricordare le regole per difendersi dalla sua pericolosità.

Attento, non toccare, è pieno di microbi!” Quante volte le mamme si rivolgono ai loro bambini in questo modo. La parola microbo è comunemente associata allo sporco, alla malattia. E, in questi giorni, purtroppo, lo sentiamo e lo vediamo 24 ore su 24. Anche i bambini. Ci sono, però, anche dei microbi “buoni”. I microbi non sono solo nemici insidiosi, come il virus da cui adesso dobbiamo difenderci, ma anche esseri importanti per tante cose che ci circondano, trasformatori invisibili del nostro mondo.


Mini” non è un libro scientifico nel senso stretto, non è neanche una storia inventata. E' un libro di facile divulgazione che, però, non dimentica la rigorosità della scienza. Basato soprattutto sui paragoni, il testo racconta, con l'uso di immagini e accostamenti di semplici comprensione, ciò che c'è ma non si vede. La descrizione inizia con le dimensioni dei microbi, poi si scopre dove abitano, come sono fatti, di cosa si nutrono, come crescono e infine quello che fanno in male e in bene.
La narrazione lineare riesce ad incuriosire facendo venir voglia di andare avanti a leggere per scoprire altro su questo meraviglioso mondo infinitamente piccolo le cui creature non sono tutte uguali: alcune possono essere veramente pericolose, altre, invece sono maestre del riciclo e lentamente trasformano tutto ciò che mangiano in qualcos’altro.

Questo libro è stato premiato come miglior libro di divulgazione del 2016 con il Premio Andersen con la seguente motivazione “Per l’approccio fortemente inconsueto che, ancora una volta, caratterizza il percorso divulgativo dell’autrice. Per la briosa e suadente felicità delle illustrazioni. Per la varietà delle soluzioni grafiche che caratterizzano le pagine e il loro intrecciarsi con la parte scritta”.

Nicola Davies con le illustrazioni di Emily Sutton
Mini. Il mondo invisibile dei microbi. Editoriale Scienza, 2016, 40 p. - 13,90 euro
Consigliato da 5 anni

lunedì 9 marzo 2020

CORONAVIRUS


Dalla pagina Facebook di Lapis Edizioni una filastrocca di Nicola Cinquetti per sdrammatizzare un po', senza perdere, comunque, di vista la gravità della situazione.
I bambini hanno diritto di sapere, ma anche diritto alla leggerezza, soprattutto nei momenti più difficili.

lunedì 2 marzo 2020

SALUTE!

I Raffreddori

André François
Orecchio Acerbo,2020. 84 p.


Che aspetto ha un raffreddore? Difficile ipotizzarlo. Difficile ancora di più è pensarlo soggetto di un albo illustrato. Ma l’idea non è stata scartata da André François che ha immaginato il raffreddore simile a un cagnolino e, nelle sue forme più diverse, lo ha reso protagonista de “I Raffreddori” appena pubblicato in Italia da Orecchio Acerbo.
L’albo inizia con una carrellata di stranissime creature estinte perché poco pratiche come il “Kubo”, perché in realtà mai esistite, come lo “Strumf” o perché sterminate come la “Rana divoratrice di marmellata”. Ciò che, invece, non si è mai estinto è il “Raffreddore”. Si tratta di un essere a quattro zampe, posizione piegata, niente coda, un muso simile a un becco, che può assumere le più diverse forme: il raffreddore banale, quello di testa e quello da fieno. C’è poi il raffreddore passeggero, quello grave e quello trascurato. Ci sono i raffreddori belli e quelli brutti, e molti passano parecchio tempo a letto col raffreddore. Il raffreddore esiste da sempre e sempre esisterà perché, come si scopre alla fine, “nessuno in realtà lo vuole mai prendere.


Un albo illustrato molto elegante a metà strada tra l’esercizio linguistico ironico e la ricerca artistica di una delle personalità più significative del secolo scorso. André François è stato pittore, scultore, scenografo teatrale, illustratore e autore di libri. Famoso nel campo del design grafico, le sue opere sono state esposte nei più grandi musei del mondo.


 
Questo è un libro che si apre per curiosità, si guarda con interesse e si torna a sfogliare col sorriso sulle labbra, perché tutto giocato sul doppio senso delle espressioni che usiamo per definire il raffreddore. Un doppio senso che non è, comunque, fine a se stesso. Guardare con i bambini questo libro, infatti, può riservare molte sorprese. Sappiamo, infatti, che i bambini fino intorno ai 5 anni non riescono a cogliere bene l’ironia dei testi anche perché, non conoscendo ancora molte espressioni, prendono tutto alla lettera. Ed è su questo, infatti, che si basa questo libro i cui punti di forza sono la combinazione di gioco di parole, il piacere della lista, sia di figure, sia di parole, e la genialità grafica.



Un libro per pubblici diversi che si presta alle più varie utilizzazioni: è divertente da sfogliare, è interessante da analizzare, può essere base per giochi di parole, può essere usato per interpretare insieme ai bambini figure e termini, senza, comunque, mai perdere di vista il punto principale: guardare insieme un libro deve essere un’esperienza piacevole, e rimanere tale. Anche se la tentazione per noi adulti di “spiegare” tutto e di “insegnare” qualcosa è sempre in agguato.

André François con la traduzione di Paolo Cesari
I Raffreddori
Orecchio Acerbo, 2020. 84 p. - € 10,00
Consigliato da 5 anni

domenica 23 febbraio 2020

POESIA

Bernard Friot

Dieci lezioni sulla poesia, l’amore e la vita.

Lapis, 2016 – 177 p.

I libri per bambini e ragazzi sono pieni di poesia. Poesia non sono solo di testi ermetici complessi che si interpretano con fatica a scuola o, all’estremo opposto, banali filastrocche in rima da che si ripetono a memoria cantilenando.
Poesia è ricerca di parole, di ritmi, di suoni il cui accostamento crea bellezza e, allo stesso tempo, comunica stati d’animo, pensieri, emozioni.
E questo ciò che imparano Marion e Kevin i protagonisti, insieme ad un gruppetto di altri ragazzi, del romanzo “Dieci lezioni sulla poesia, l’amore e la vita” di Bernard Friot (Lapis, 2016).
Questi giovani sono i fortunati (anche se all’inizio non ci credono molto) partecipanti ad un laboratorio estivo di poesia cui si trovano iscritti per i più diversi motivi. Convinti che li aspetti un’estate noiosissima, in realtà i ragazzi si trovano presto coinvolti in un caleidoscopico intreccio di parole, di sguardi, di poesia, di silenzi e di emozioni. E la loro estate sarà tutt’altro che noiosa. Un’estate che non dimenticheranno facilmente e non solo perché Kevin ha una gamba ingessata ed è impossibilitato a muoversi come vorrebbe, né perché la nonna di Marion viene a mancare lasciando in lei un vuoto incolmabile. Sarà un’estate speciale perché scopriranno ciò che significa soffrire, amare, aver paura, ma anche condividere, rispettare ed aver fiducia. Soprattutto impareranno a riconoscere in sé e negli altri le emozioni e a manifestarle nel modo giusto, partecipando empaticamente alle esperienze di tutti.
Ciò che Bernard Friot ha fatto con questo romanzo è speciale. Prima di tutto ha scritto una storia piacevolissima per le ragazze e i ragazzi intorno agli 10 anni, in secondo luogo ha raccolto pillole di poesia, mostrando come questa può essere veramente alla portata di tutti, in terza battuta ha costruito, passo passo, un laboratorio di poesia, mostrando come può essere condotto con leggerezza e successo. Successo che non significa creare poeti, ma coinvolgere ragazze e ragazzi in un’esperienza soddisfacente di ascolto e di espressione.
Il libro è strutturato con un’alternanza di capitoli che raccontano la storia di Marion e Kevin (Intervallo), e capitoli che descrivono ciò che succede nel laboratorio guidato da Simon (Lezioni) alla fine dei quali ci sono “pagine libere” che contengono gli esercizi di poesia e le poesie stesse create nel gruppo.
Bernard Friot è riuscito in un’opera non semplice: ha messo insieme narrativa e poesia, citazioni alte e composizioni dei ragazzi. Lo ha fatto con una lingua attenta e precisa, scorrevole e piacevole da leggere, gestendo con maestria un non facile equilibrio tra descrizioni, dialoghi e citazioni. Il risultato è un libro che è romanzo, ma anche manuale di poesia; un libro per i ragazzi, ma anche per gli insegnanti, un libro che è anche un sito web ricco di spunti e di indicazioni per fare poesia perchè, come si legge in una delle molte citazioni presenti tra le pagine “A dispetto dell’opinione comune, la poesia è il genere più facile, il più aperto” (Denis Roche)

Bernard Friot – traduzione di Janna Carioli
Dieci lezioni sulla poesia, l’amore e la vita.
Lapis, 2016 – 177 p. - € 12,50
Consigliato dai 10 anni

giovedì 20 febbraio 2020

EMOZIONI DI LIBRO

La lettura come palestra dove “allenare” le emozioni
proposta di formazione per insegnanti, educatori, genitori e adulti curiosi.

Leggere e ascoltare qualcuno che legge, soprattutto storie (narrativa o albi illustrati) e poesia, è fare educazione emotiva. Leggere narrativa rende empatici, insegna a riconoscere e vivere le emozioni, fa entrare “nelle scarpe degli altri”. Leggendo si fanno esperienze, si impara a conoscere e a capire se stessi e gli altri. Le storie, inoltre, aiutano a trovare parole e modi per esprimere le emozioni, per raccontare gli stati d’animo, per entrare in sintonia con gli altri. Leggere fa bene, rilassa, amplia il linguaggio, rafforza il pensiero.

Alla luce di alcuni esempi di letteratura per l’infanzia il percorso si sviluppa affrontando tematiche quali
- il cervello e il cuore di chi legge
- l’importanza della lettura per lo sviluppo e il benessere emotivo di bambini e ragazzi
- il “potere delle storie” che insegnano a pensare, a riconoscere e a provare emozioni
- buone e cattive storie
- la promozione alla lettura come educazione alle emozioni: costruzione di un percorso di lettura

La proposta è rivolta a insegnanti, educatori, genitori e a tutti gli adulti interessati e può essere modulata secondo le esigenze del target di pubblico cui la si vuole proporre.


Visita la pagina  Formazione per gli altri percorsi






giovedì 13 febbraio 2020

CON UNA STORIA E UN PO' DI RIME...

Le sorelle Cinque Dita


Anna Cerasoli con le illustrazioni di Martina Tonello

Editoriale Scienza, 2019, [40] p.



La collana “1, 2, 3 raccontami una storia” di Editoriale Scienza raccoglie cinque libri per bambini dai tre ai cinque anni che, partendo da storie e rime, uniscono il piacere della lettura all’apprendimento delle prime nozioni di logica e pre-matematica.

L’ultimo di questi libri è “Le sorelle Cinque Dita” di Anna Cerasoli. 


Seguendo la storia delle cinque sorelline, delineata da frasi in rima e accostamenti divertenti e giocando con le dita, i bambini prendono confidenza con i numeri da 1 a 5 e, senza accorgersene, imparano a contare. Le sorelle Cinque Dita, infatti, sanno fare tante cose, sanno disegnare, salutare, indicare, applaudire e accarezzare. Se, però, si impegnano, sanno fare anche una cosa “da grandi”: sanno contare.

La storia delle sorelle Cinque Dita si sviluppa sulle pagine di sinistra dell’albo, mentre su quelle di destra, un piccola mano “bambina” l’accompagna componendo i numeri con le dita e, quando non bastano quelle della mano destra, chiamano in aiuto le cugine della mano sinistra.





Questo libro funziona bene nella lettura ad alta voce ai piccoli e si presta anche all’interazione con loro: ciò che le sorelle Cinque Dita fanno sulla carta, può essere facilmente realizzato dai bambini. La lettura si trasforma in gioco, in esperienza e diventa doppiamente divertente.



Attenzione!

Anche se l’intento didattico del libro è palese, non si tratta di un libro scolastico, ma di un libro con cui divertirsi e giocare con fantasia, osservando le manine che, seguendo le fasi della crescita dei bambini, imparano a fare sempre cose nuove.

Come gli altri libri illustrati, lo si dovrebbe leggere con i bambini insieme, ad alta voce, apprezzando la storia che narra, le rime che offre, le figure divertenti che contiene e i giochi che suggerisce. Non si dovrebbe usarlo focalizzando troppo sui numeri e sui concetti di ordine e grandezza, con l’intento primo di “insegnare”. Il rischio è di perdere il divertimento e trasformare il momento di piacevole lettura in una lezione noiosa. Il libro è rivolto ai bambini della fascia d’età della scuola materna ed è simpatico da leggere (giocando) insieme anche a casa.

Usandolo per insegnare, invece che per divertire, si rischia che i bambini perdano, nei suoi confronti, l’interesse spontaneo che hanno per tutti i libri. La lettura è, e deve rimanere, per i piccoli (e, possibilmente, anche per i grandi) un’esperienza gratificante, una fonte di sorpresa e di meraviglia. Se, poi, la storia contiene qualcosa che è importante per i piccoli lettori, se risponde ad un loro bisogno in quel momento, se loro provano il desiderio di sentirla ancora perché stuzzica la loro curiosità o il loro “voler sapere”, se desiderano rivedere le figure o ripetere le rime, saranno i bambini a chiedere di tornarci sopra e ne sapranno fruire appieno.



Più “tecniche”, le ultime pagine di questo volume, contengono alcune schede molto belle, che possono essere utilizzate, eventualmente, in un secondo momento. Magari addirittura a distanza di mesi o anni, quando i bambini entrano alla scuola primaria, (ri)leggendo il libro per consolidare i prerequisiti. I bambini amano ritrovare cose conosciute e riscoprire questo libro in un altro contesto può essere per loro molto molto gratificante.



Nella collana “1, 2, 3 raccontami una storiaal momento, con questo, sono in commercio tre volumi, tutti di Anna Cerasoli. I due precendenti sono “Gatti neri gatti bianchi”, racconto ironico che aiuta i piccoli a familiarizzare con i quantificatori “tutti, nessuno, qualcuno”, e “L’insieme fa la forza” una favola sull’amicizia e sul rispetto, che avvicina i bambini ai primi concetti della logica, dell’insiemistica e l’uso dei connettivi logici “non, e, o”. I primi due libri della collana erano degli autori coreani, Al-Hae Joon – Hye-Won Yang “Chi mangerà la pesca?” e Shin Ji-Yum – Mi-Suk Yoon “Dov’è il mio papà”. Il primo raccontava gli ordini di grandezza, dal più grande al più piccolo attraverso una gara tra gli animali per mangiare, appunto, una pesca. Il secondo, narrando la storia di un pinguino alla ricerca del suo papà, parlava di somiglianze e di differenze. Purtroppo sono adesso fuori catalogo. Si trovano, comunque in biblioteca.



Le sorelle cinque dita

Anna Cerasoli con le illustrazioni di Martina Tonello

Editoriale Scienza, 2019, [40] p. - € 13,90

Consigliato dai 3 anni