Jordan Scott, Sydney Smith (ill.),
Riccardo Duranti (trad.)
Il giardino di Babushka
Orecchio Acerbo, 2023. 44 p.
Età +7
Il legame tra un bambino e la sua nonna è sempre speciale. Di solito è fatto di complicità, di confidenze, di abbracci e di amore. Certamente speciale è quello tra il poeta Jordan Scott da bambino e la sua babushka, una nonna altrettanto speciale protagonista insieme con lui di questo albo illustrato.
Attraverso
le sue parole e le immagini di Sydney Smith, Jordan Scott racconta il
suo personale rapporto silenzioso con la nonna. Silenzioso perché la
sua nonna era di origine polacca, emigrata in Canada dopo la fine
della seconda guerra Mondiale, non ha mai imparato bene l’inglese.
Il loro comunicare è fatto tutto di piccoli gesti, sguardi
affettuosi e passeggiate insieme. Una comunicazione legata per lo più
al cibo e alla cura del giardino, le principali occupazioni di questa
donna che da piccola ha tanto patito la fame e non ammette che cada
del cibo sul tavolo o che si sprechino la verdura e la frutta
dell’orto. Rispetto per il cibo e amore per la terra sono per
Babushka valori fondamentali, che lascia come eredità al suo
nipotino.
Un
ruolo interessante dal punto di vista simbolico in questa storia lo
hanno poi anche i lombrichi che la nonna raccoglie per strada o nei
campi ogni volta che piove e poi versa vicino alle sue piantine.
Un’abitudine questa che rimane impressa nell’autore-bambino e che
sempre continuerà a portare avanti anche quando la nonna non c’è
più e, più tardi, insieme ai suoi figli.
Un libro molto commovente, ricco di suggestioni e di metafore. Un libro che fa riaffiorare nella mente del lettore ricordi più o meno lontani e più o meno dolci di ciò che è stato il suo legame con la nonna o il nonno, per tutti, o quasi, importanti figure di riferimento.
Un libro illustrato interessante per e con i lettori di tutte le età a partire da sette anni, sia per la storia che racconta, sia per i fatti che ci sono sottesi, sia per le illustrazioni che rappresentano entrambi. Sono immagini poetiche ed evocative in cui le figure dai toni decisi giocano con la luce creando effetti di massima espressione. Sul volto della nonna, per esempio, ben emergono le rughe che testimoniano la sua età e, soprattutto, il suo difficile passato. Si vede, però, molto bene anche la potenza del suo sorriso in cui si manifestano il grande amore per il nipote e la forte sensibilità nei confronti della natura e dei suoi frutti.
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