Catherine Barr con le illustrazioni di Jenni Desmond e la traduzione di Lucia Feoli
Editoriale Scienza, 2021, 48 p.
Età di riferimento per la lettura autonoma: 9 anni.
Un libro di divulgazione scientifica che si legge come un romanzo e appassiona come una storia d’avventura. Così si può definire “Quattordici lupi” scritto da Catherine Barr e illustrato da Jenni Desmond. Lo ha pubblicato Editoriale Scienza nella preziosa collana “A tutta scienza”.
Si tratta di una storia vera che racconta e spiega l’importanza della presenza dei grandi predatori, del lupo in questo caso specifico, per l’equilibrio dell’ecosistema di un territorio.
La
storia inizia negli anni ‘30 del secolo scorso in America nel parco
di Yellowstone, dove spariscono
tutti i lupi,
sterminati dai cacciatori per le pellicce e per difendere il
bestiame. La loro dominante presenza costituiva il soggetto apice di
un equilibrio naturale delicato
e complesso e
la loro
scomparsa ne
ha determinato un lento e progressivo cambiamento. Col passare del
tempo, infatti,
l’assenza
di questo animale comincia ad avere delle conseguenze molto gravi sul
territorio del parco. I
waipiti, grandi cervi di quelle terre, senza il loro primo
antagonista, hanno cominciato a diffondersi liberamente creando
branchi sterminati che, brucando intensamente nuovi
germogli e tutto
ciò che trovavano sui loro passi, hanno fatto inaridire la terra e
limitato la crescita degli alberi. La
povertà, per non dire, l’assenza di vegetazione, ha condotto pian
piano alla scomparsa di altri animali più o meno grandi, in un
effetto a cascata che ha travolto
uccelli, pesci, piccoli mammiferi e perfino orsi.
A
distanza di anni, di
fronte a questo disastro, l’uomo si è reso conto che bisognava
ristabilire l’equilibrio naturale e lo ha fatto riportando nel 1995
i predatori
nel parco. Dopo settanta anni e tante lotte burocratiche, i lupi sono
tornati a casa, si
sono insediati
e adesso si vedono i risultati.
Questo libro racconta la storia dei primi lupi reintrodotti nel parco di Yellowstone e descrive il loro habitat, il loro modo di vivere, di riprodursi, di cacciare.
Protagonisti di questo libro non sono i lupi spaventosi delle fiabe, né i lupi positivamente ridicoli degli albi illustrati, sono i lupi veri, né buoni, né cattivi, animali selvatici predatori importanti per l’equilibrio naturale di un territorio. La storia di questi lupi è affascinante e scientificamente interessante e riesce a stupire il giovane lettore (ma anche il vecchio lettore) grazie alle tante informazioni e alla narrativa in cui sono presentate. Contribuiscono al valore di questo lavoro anche le raffinate e realistiche illustrazioni che accompagnano il testo.
Il fascino del lupo vero riempie le pagine con la magia selvaggia del suo essere forte, aggressivo e schivo e non si può non cogliere tutta la portata che ha la storia qui narrata, una storia che ai giorni nostri sempre più ci tocca da vicino.
I
bambini lettori che hanno amato
“Lupinella.
Vita
di una lupa nei boschi delle Alpi”
scritto
da Giuseppe Festa con il supporto scientifico del MUSE di Trento,
pubblicato anch’esso da Editoriale Scienza,
non potranno
non apprezzare questo curato
e intenso
lavoro.