Visualizzazione post con etichetta albi illustrati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta albi illustrati. Mostra tutti i post

martedì 7 aprile 2020

LE FORME DELLA PAURA

CANE NERO

Levi Pinfold
Milano: Terre di mezzo, 2013 – [26] p.

C’è un “Cane nero” (Terre di Mezzo) fuori dalla porta! E fa paura. E’ questa minacciosa presenza che dà il via alla storia raccontata da Levi Pinfold in questo interessante albo illustrato dalle grandi dimensioni. La famiglia Hope, mamma, papà e tre bambini, si sta preparando per la giornata, ognuno in una stanza diversa. Fuori gira un cane nero e feroce che diventa sempre più grande man mano che i componenti del gruppo si accorgono di lui. L'unica ad avere il coraggio di uscire, però, è la piccola Small. Il cane, sorpreso, l'annusa e poi incomincia a seguirla lungo un percorso che lei, astutamente guida attraverso passaggi sempre più stretti, finchè la bestiaccia rimpicciolisce e le sue dimensioni diventano normali. A questo punto il cane non fa più paura e viene ammesso in casa … attraverso la gattaiola.

 Il cane di questa storia – che, al di là di ogni interpretazione che le si voglia dare, è una bella storia - diventa spunto per parlare della paura, di come essa può diventare sempre più grande, perchè è una di quelle emozioni che si alimenta di se stessa. La paura, come anche la rabbia, è un’emozione che si rinforza con il pensiero e la condivisione negativa. Ciò significa che più ci si ostina a pensare di aver paura, più se ne ha e più se ne parla con gli altri in maniera sbagliata, più diventa grande perché all’emozione personale si somma quella dell’altra persona in un crescendo che rischia di essere incontrollabile. 

 
La paura va affrontata, con gli strumenti e gli aiuti giusti, e riportata alle giuste dimensioni. La paura addomesticata è un animale buono, anche utile, che ci dà conferma della nostra forza e ci ricorda i nostri limiti. La paura è parte di noi, sempre. Ed è un bene. Basta, però, non permetterle di prendere il sopravvento.
Molte sono le storie per bambini “sulla paura”, poche riescono a darne una chiave di lettura e di soluzione profonda e efficace come questa. Lontana dall’essere una storia cupa o banale, quella che ci racconta Levi Pinfold è una storia di fiducia e di speranza, una storia che ci racconta come a volte i mostri sono solo ombre, i fantasmi solo impressioni e su come molti timori (purtroppo non tutti) si possono sciogliere con un sorriso.
La realizzazione di questo albo, destinato ai bambini, ma di valore anche per i grandi, è caratterizzata da un interessante gioco tra testo e tavole illustrate, alcune di grandi dimensioni, altre con piccoli riquadri che anticipano e/o completano ciò che è detto con le parole. Una tecnica di illustrazione dal sapore un po’ retrò, ricca di particolari interessanti da guardare attentamente.

Levi Pinfold
Cane nero
Milano: Terre di mezzo, 2013 – [26] p. - € 15,00
Età di lettura: da 5 anni

mercoledì 1 aprile 2020

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

INDOVINA CHI VIENE A CENA?

Eva Montanari
Kite Edizioni, 2013. [22] p.

Ci sono i grandi della letteratura per ragazzi e non solo tra le pagine di “Indovina chi viene a cena?”, elegante e intenso albo illustrato di Eva Montanari pubblicato qualche anno fa da Kite Edizioni, ancora reperibile, sia in libreria, sia in biblioteca. Uno di quei libri che non hanno tempo.
Con parole e illustrazioni racconta di nonna Olga, dolce vecchina cieca che, però, sa muoversi benissimo nella sua cucina e ama preparare ottimi manicaretti per tutti coloro che passano da lei a cena. Ogni sera arriva qualcuno di diverso: un uomo di latta, un fantasma, una fanciulla dai capelli turchini, un ragazzo che non voleva scendere dal ramo di un albero, un uomo intento a combattere dei giganti, … . Ognuno di loro si siede a tavola e racconta la sua storia strana, fantastica o spaventosa, mentre mangia gli squisiti, deliziosi e genuini cibi che lei gli mette davanti. Tutte le sere. E dopo cena gli ospiti accompagnano nonna Olga a dormire, mentre pian piano sua nipote Nina infila le mani in tasca e va a casa per tornare l’indomani con una nuova storia scovata in biblioteca.


Questo albo illustrato è un inno alle storie, alla lettura, al potere della lettura di far compagnia e di aprire nuovi mondi, di far viaggiare e conoscere tanti luoghi e tanti destini, un omaggio al fascino salvifico e balsamico delle storie che possono divertire, consolare, far riflettere e fantasticare. Per ogni momento della vita ce n’è una giusta. Più se ne conoscono, più si può attingere. Non è difficile riconoscere nel testo e nelle illustrazioni di questo albo gli accenni a storie di tutti i tempi come Il mago di Oz, Pinocchio, Il barone rampante, Don Chisciotte, Moby Dick e tanti altri. Anche i versi di copertina sono un omaggio a personaggi immortali: una schiera di bozzetti che rimandano a Hänsel e Gretel, Sogno di una notte di mezza estate, Peter Pan, Le metamorfosi e tante altre storie.


La composizione di questo albo illustrato è una continua sfida per il lettore di ogni età, ma soprattutto per i più grandi che, si auspica, abbiano già avuto modo di incontrare molti di questi ospiti. La chiave di lettura, infatti, oltre alla magia di una bella storia, sta nel gioco di ritrovare i rimandi a narrazioni e a personaggi conosciuti e, allo stesso tempo, nella sfida di andare in biblioteca o in libreria a cercare nuove storie per incontrare i personaggi ancora ignoti.
La levità del testo e l’eleganza delle illustrazioni, che sembrano uscire da un sogno, rendono questo albo un piccolo gioiello affascinante da leggere, rileggere, guardare e riguardare. A ogni lettura un accenno nuovo, ad ogni sguardo un rimando interessante. Girata l’ultima pagina viene voglia di ricominciare a sfogliarlo. Veramente! E non solo per scoprire chi viene a cena.

Indovina chi viene a cena?

Eva Montanari
Kite Edizioni, 2013. [20] p. - € 16,00
Consigliato da 8 anni

giovedì 23 gennaio 2020

TRA I DUE LITIGANTI …

Due a me, uno a te

Jörg Mühle. Traduzione di Giulia Genovesi
Terre di Mezzo, 2019, 32 p.


Rientrando a casa, l’orso trova tre funghi. Li porta alla donnola che, contentissima, li pulisce, li taglia, li cucina e li mette in tavola. A questo punto l’orso, che è più grosso, si sente in diritto di prenderne due e lasciarne uno solo alla donnola, che, ovviamente, non è d’accordo visto che è più piccola e deve mangiare per crescere ancora. Tra i due inizia un battibecco a suon di ragioni per avere il secondo fungo, ma, mentre litigano, passa una volpe e si prende il fungo “in più” lasciando i due attoniti e arrabbiati. Passata la sorpresa e lo sdegno, l’orso e la donnola, si gustano in pace il buonissimo pranzetto che come dessert offre … . Un finale aperto e a sorpresa: cosa succede adesso?Cominceranno di nuovo a litigare?

L’abilità tecnica di Jörg Mühle, che già abbiamo apprezzato nella serie di cartonati per piccolissimi “Coniglietto”, è qui caratterizzata da un tratto fumettistico piacevole e divertente, grazie al rapporto tra testo e immagini che è molto equilibrato: i due codici, insieme, infatti, aumentano considerevolmente la potenza narrativa del libro. La quantità di testo e di immagine sulla pagina è proporzionale a quanto viene raccontato e le fasi culminanti del battibecco, più piene di parole, sembrano veramente urlate tra i due contendenti. Il fondo bianco delle pagine contribuisce a “dare respiro” alle scene della storia che sono, in realtà, ambientate in un bosco, e rende perfetta la leggibilità di testo e illustrazioni.


Interessanti anche i versi di copertina, che illustrano il bosco intorno alla casa dei due e, quasi come un gioco del “trova le differenze”, rendono l’idea del tempo che è passato.
La storia dal ritmo ben sostenuto e ben scandito è narrata con humor e ironia. Sottolineando le parole “io” e “mio”, l'autore sembra rivolgere la storia soprattutto a quei bambini che non vogliono mai condividere nulla, né giochi, né libri, né cibo, né spazi.
Data la semplice accuratezza delle illustrazioni e la perfetta adesione del testo a una situazione tipicamente “bambina”, questo albo è adatto anche ai piccoli dai 3 anni.
Un albo di qualità che nel 2018 è entrato a pieno merito nei White Ravens, la lista internazionale dei più bei libri per ragazzi realizzata dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco, che contiene 200 titoli in 37 lingue provenienti da 59 paesi 

mercoledì 11 dicembre 2019

SFUMATURE DI ACCOGLIENZA

Cosa c’è nella tua valigia?

Chris Naylor-Balleseros
Terre di Mezzo, 2019 – [32] p. -€ 15,00


Un giorno arriva uno strano essere verde trascinando una valigia pesante. Una gallina, una volpe e un coniglio si chiedono che cosa possa esserci dentro. Il nuovo arrivato risponde che nella sua valigia ci sono una tazza da te, un tavolo e una sedia per sedersi a bere il te e una casa, la sua casa, dove preparare questo te. La creatura è stanchissima e si addormenta lasciando per terra la valigia. Incuriositi e diffidenti, i tre altri animali decidono di aprirla. La forzano e dentro ci trovano solo una tazza da te rotta e la foto sbiadita di una casetta. Pensano di essere stati ingannati. Ma forse non è proprio così. Svegliandosi, lo strano animale rimane stupito di ciò che hanno fatto le tre bestiole, che, scoperta la sua storia, gli fanno un regalo speciale.
Cosa c’è nella tua valigia?” è una piccola dolce storia che parla di accoglienza, di amore, di gentilezza e di attenzione per chi ci sta vicino e per chi arriva da lontano. Ognuno viaggia con il suo bagaglio e porta con sé le cose per lui importanti. Anche i ricordi sono bagaglio, a volte pesante, a volte leggero. E’ con i ricordi e le aspettative che si affrontano le sfide, si attraversano i sogni e si cerca di vivere la realtà. D’altro canto, il nuovo, il diverso, l’inaspettato può far paura. Diffidenza e sospetto sono pronti a far da difesa. Ma è inutile stare sulle difensive prima ancora di sapere se il pericolo esiste veramente.
Non servono tante parole, non servono immagini complesse e dettagliate: nella semplicità si nasconde l’empatia, si trasmettono emozioni, si aprono mente e cuore per ridurre la distanza tra le creature nata da diffidenza e pregiudizio. Un po’ di gentilezza e generosità costano poco e valgono molto. Cambiare punto di vista e ribaltare la situazione, come ha fatto il coniglio, in fondo, a volte è la via migliore.
Un albo illustrato da proporre a partire dai 4 anni.

mercoledì 27 novembre 2019

IL PIACERE DI LEGGERE UN ALBO ILLUSTRATO

  (Albi illustrati – 9)
La lettura in senso lato non è una pratica lineare che si risolve con l’affrontare un testo, apprezzarne il contenuto e riassumerlo o raccontarlo per farlo proprio. La lettura è un’esperienza profonda che implica un testo e un lettore e gli elementi che portano entrambi sono fondamentali per la riuscita completa del processo. La lettura si costruisce progressivamente aggiungendo all'esperienza contingente del testo continui elementi del proprio vissuto, del proprio ambiente, del proprio “dejà-lu” (già letto). Leggere significa entrare nel libro “personalmente” e renderne unica la fruizione con le proprie competenze. La rilettura, poi, è un’ulteriore esperienza sempre diversa che varia perchè il lettore è “cresciuto” e così il suo vissuto e il suo letto. Con questi elementi, infatti, il lettore riempie “di suo” i vuoti narrativi che il testo presenta e lo fa in modo assolutamente personale. Quando poi il lettore arriva a comprendere il gioco/l'intento dell'autore, scatta il piacere del leggere legato al rapporto specifico che si crea tra libro, lettore e autore: un qui e adesso diverso da ogni altro in ogni altro momento.
Tutte queste considerazioni sulla lettura sono perfettamente applicabili anche alla lettura degli albi illustrati.
Gli albi illustrati sono le prime esperienze di lettura che fanno i bambini e su queste poi costruiscono il loro percorso di lettori. Quindi il ruolo attivo di ogni bambino-lettore nello sviluppo della narrazione della storia proposta dall’albo illustrato è fondamentale. Mentre si legge un albo illustrato, agendo sull'accumulo e la sottrazione degli elementi verbali e iconici, il gioco della lettura entra nel vivo e crea aspettative e partecipazione. Più si legge e più si entra nel meccanismo del piacere dato dalla consapevolezza di ciò che ci si può aspettare (ripetizioni, varianti, sorprese, colpi di scena e svelamenti inaspettati), unito al piacere dato dalla consapevolezza di come si interagisce personalmente con questi elementi attraverso un ruolo attivo di lettori partecipi. Negli albi illustrati il piacere è amplificato dal rapporto perfetto ed equilibrato tra illustrazioni e testo: due mezzi di narrazione che si completano a vicenda dando vita alla storia.

Il muro in mezzo al libro

Jon Agee
Il Castoro, 2019. 42 p.
da 4 anni, lettura autonoma da 6 anni

Per avere un esempio concreto di quanto fin qua descritto, si può aprire Il muro in mezzo al libro” di Jon Agee edito da Il Castoro.
In questo albo si racconta di un piccolo cavaliere convinto di essere dalla parte giusta di un muro, da quella più sicura. Dall’altra parte, infatti, ci sono bestie feroci e perfino un orco malvagio. Man mano che si girano le pagine e il piccolo cavaliere racconta di quanto è felice che ci sia un muro in mezzo al libro, la situazione che il lettore vede, però, è esattamente opposta a quanto crede lui. Il piccolo cavaliere, in effetti, non si accorge che la sua parte di libro si sta riempiendo d’acqua e che in essa si nascondono diversi pericoli. Per fortuna l’orco, che cattivo non è, lo salva all’ultimo momento e lo porta dalla sua parte del muro, dove ci vuole un po’ perché il cavaliere capisca che forse non tutto è come sembra.

 

In questo albo l’intreccio tra le illustrazioni, da osservare nei dettagli, e il breve testo è fondamentale per il completamento della narrazione e la riuscita della sua comunicazione. Il fatto che il lettore possa vedere contemporaneamente ciò che c’è e ciò che succede dalle due parti del muro è alla base del significato del libro. Le parole del cavaliere, infatti, contraddette dalle illustrazioni, risultano alquanto assurde e questo crea per il lettore l’intelligente umorismo con cui è reso il senso della storia. La doppia pagina tagliata a metà dal muro è la struttura su cui si basa tutta la narrazione che inizia già sulla copertina e nei versi di copertina, parti del libro che vanno “lette” come tutto il resto. Un libro da guardare bene, riservando un’attenzione particolare anche agli occhi degli animali testimoni della presa di coscienza del piccolo cavaliere.
Presentato a bambini intorno ai 5-6 anni, capaci già di fare determinate deduzioni e inferenze partendo dal concetto di muro come “divisione”, questo libro sprigiona al meglio la sua forza narrativa e i lettori provano (inconsapevolmente) il piacere di coglierne ogni sfumatura.


lunedì 11 novembre 2019

Strumenti del mestiere: UNA FRESCURA AL CENTRO DEL PETTO

 Una frescura al centro del petto : l'albo illustrato nella crescita e nella vita interiore dei bambini - Silvia Vecchini. Topipittori, c2019. ‑ 267 p. (I topi saggi ; 2)

Gli albi illustrati sono strumenti privilegiati per comunicare con i bambini, che nei primi anni di vita interpretano e conoscono il mondo attraverso il pensiero magico e trovano nelle storie uno "spazio ospitale" in cui organizzare il proprio immaginario, in grado di accogliere domande e curiosità, di contenere visioni diverse, all'altezza della loro profonda ricerca di senso. Uno spazio ospitale anche per l'adulto, che permette di entrare in contatto con il pensiero infantile di fronte alle grandi domande. Un saggio ricco di riflessioni, bibliografie, immagini. 

Una frescura al centro del petto. Topipittori 


Una frescura al centro del petto. Milkbook 

venerdì 1 novembre 2019

ARCHITETTI DI MAGIA

Costruttori di stelle

Soojin Kwak, Cartusia, 2019

Capita che le stelle in cielo si spengano. E’ un fenomeno naturale, fa parte dell’evoluzione dell’universo. Se tutte le stelle si spegnessero e il cielo rimanesse buio, sarebbe un bel problema. Ma niente paura. Man mano che le stelle si spengono, entrano in azione “I costruttori di stelle” (Carthusia): con un retino raccolgono le stelle spente e con un camion, tipo quello delle immondizie, le portano via. 







Nella loro fabbrica, poi, come veri architetti di magia, con ingegno e passione ne progettano di nuove, di varie dimensioni, le costruiscono, le colorano, le fanno asciugare bene, le dotano di un cuore elettronico che collegano ad un filo elettrico e poi le consegnano. 





Quando le stelle sono appese in cielo al loro posto intorno alla luna, arriva il momento magico: i costruttori inseriscono la spina e l’incanto del firmamento illuminato si offre di nuovo a tutti. Il lavoro dei costruttori di stelle è finito. A loro non resta altro che raccogliere borse e zaini, e dopo aver verificato che tutto sia a posto, salutarsi e, soddisfatti, andare a casa per il meritato riposo.




Una dolce storia originale che racconta poeticamente a grandi e bambini come nascono le stelle. Una storia raccontata solo attraverso la bellezza delle immagini. Non ci sono le parole in questo libro vincitore quest’anno del Silent Book Contest della Fiera del libro per ragazzi di Bologna.
Si tratta di un albo illustrato che offre ai lettori di tutte le età la possibilità di accedere a un mondo apparentemente silenzioso dove, una volta entrati, presi dall’emozione che passa attraverso il piacere per gli occhi, si comincia a immaginare parole e a creare la storia di cui si vedono le figure. Insieme con le parole, attraverso l’immaginazione, poi arrivano anche i suoni, i rumori e magari anche gli odori e, in questo modo, l’esperienza della narrazione si fa completa.
Quando si apre un albo illustrato senza parole, non serve capire tutto subito: lettura dopo lettura, si allena lo sguardo e si approfondisce l’esperienza, il pensiero, la riflessione su ciò che si vede, su ciò che si narra. La forza degli albi illustrati senza parole sta proprio nel loro raccontare una storia guidando il lettore, ma lasciando margini di ambiguità, permettendo a tutti di crearsi la propria versione. Dalle infinite possibili letture nasce poi, magari un confronto, una discussione, una relazione in cui si ascolta insieme, si crea insieme..
 
Illustrazioni da: https://silentbookcontest.com

martedì 29 ottobre 2019

IL VALORE DI UN ALBO ILLUSTRATO

(Albi illustrati – 8)

IL VALORE DI UN ALBO ILLUSTRATO

Tanti sono i libri illustrati “a tema”, scritti e pubblicati per superare i vari ostacoli della vita/crescita dei bambini (pannolino, ciuccio, cacca, andare al nido, dormire dai nonni ….). Sono per lo più libri con le figure che niente hanno a che fare con gli albi illustrati di qualità. Sono i cosiddetti “libri medicina” che mirano a illudere che con un libro si possa risolvere un problema. Sono didascalici, stereotipati, troppo espliciti riguardo al tema sia per il testo sia per le immagini. Sono puri oggetti commerciali che, come ogni altra “merce” rispondono a un bisogno reale o indotto del consumatore.
Il punto di partenza per la creazione di buoni albi illustrati e dei buoni libri per bambini, anche piccoli, in generale non può essere quello di puntare quasi esclusivamente ad attirare acquirenti e, perciò, ad essere per loro molto appetibili in determinati momenti, anche delicati, della crescita di un bambino. Questo tipo di libri sminuiscono il valore della più valida produzione editoriale per i piccoli e della pratica lettura dei, con e per i bambini.
Il valore (se vogliamo, anche pedagogico) di un albo non è dato dalla conoscenza approfondita da parte dell’autore delle principali problematiche legate alla crescita dei bambini. Al contrario sono spesso queste competenze degli autori a far sì che i libri risultino limitati e didascalici. I grandi albi illustrati, quelli ricchi di contenuto, di illustrazione e di relazione tra i due codici, quelli, cioè, che riescono maggiormente ad “accendere” il cervello dei lettori, a far far loro inferenze, a trovare significati, a porsi domande e a darsi risposte (alcune, almeno) sono quelli di grandi autori e illustratori che basano il loro lavoro soprattutto su un’intuizione artistico/comunicativa, favorendo una modalità di sguardo e di interrogazione della realtà. Creando domande, questi albi, aprono ampi campi di ricerca, di esplorazione e i bambini, anche piccolissimi, imparano a muoversi su queste pagine, cogliendo ad ogni rilettura ciò di cui hanno bisogno e “accumulando” strati di significati, fino ad ottenere risposte sempre più complete a interrogativi anche molto complessi. Ecco perché negli albi illustrati si trovano tematiche anche profonde, ritenute, sbagliando, inadatte ai piccoli perché troppo complesse. In realtà i livelli di lettura degli albi illustrati di qualità sono vari e ognuno può attingere trovando e prendendo ciò di cui in quel momento ha bisogno o ciò di cui le sue capacità riescono a fruire. Non sono libri “lineari”, non vanno dalla domanda alla risposta direttamente, ma attraverso un continuo ribaltamento delle aspettative, affrontano il tema da punti di vista diversi e portano alla conclusione senza dare risposte uniche e preconfezionate.

Anna, la piccola protagonista di “Il paradiso di Anna” (Donzelli), nasconde con le sue domande e le sue affermazioni una dolorosa esperienza: la morte della sua mamma. Un argomento arduo che l’autore affronta con delicatezza e intensità lavorando con parole e immagini in chiave surreale e, a partire dai risguardi di copertina, comunica quella che è l’evoluzione della narrazione: dalla pioggia di chiodi, alla pioggia di fragole. Non è una banalizzazione del tema, ma un’elaborazione del dolore attraverso la consapevolezza che la mamma è presente, anche se da un’altra parte, in paradiso. Il ricordo della mamma, le sue parole, gli oggetti che le sono appartenuti accompagnano Anna in un viaggio che trasfigura la realtà. Nulla è come sembra, “ogni cosa ha due lati” diceva la madre. Perciò Anna e il suo papà vanno insieme, in cielo tra le nuvole e negli abissi, alla scoperta di un mondo pieno di sorprese, alla ricerca del posto dove è adesso la mamma. Non è un libro dissacratorio. Non è un libro banale. Con seria creatività l’autore non offre risposte, ma pone domande. Con fantasia e leggerezza le parole e le immagini cercano di dare un senso a ciò che senso non ha e il finale è la speranza. Non ci sono soluzioni l dramma, ma si può percorrere un percorso catartico che, intriso della bellezza di immagini e parole e liberatorio nei ricordi, offre la possibilità di farsi delle domande senza pretendere risposte, per lenire, almeno in parte, il dolore.

Il paradiso di Anna.

Stian Hole, Donzelli, 2013 –
Età di lettura: da 7 anni

(8 - continua)

domenica 6 ottobre 2019

DI BUONI ALBI ILLUSTRATI NON CE N’E’ MAI ABBASTANZA!


(Albi illustrati - 7) 

La lettura di un albo illustrato è un'esperienza completa che coinvolge il bambino in tutto il suo essere. Fare esperienza di un albo crea forme di pensiero, organizzative, deduttive e interpretative, utili strumenti da mettere nel bagaglio utile per crescere.
Tante sono le chiavi d'accesso agli albi illustrati tanti quanti sono i lettori e tante quanti sono gli albi. Da qui l'importanza di leggerne, vederne, fruirne tanti, diversi, per avere diversi punti di vista e sviluppare diverse visioni interpretative. In questo modo si impara ad apprezzare la varietà di storie, di illustrazioni, di forme. In un’intervista a David Almond si legge che gli albi illustrati, come i buoni libri di letteratura, non sono fissi, non stanno fermi sullo scaffale dove li riponiamo, non sono ben contenuti nelle loro copertine finemente rilegate. Sono dei “mostri selvaggi” come li intendeva Sendak, vivono “dentro”, hanno un potere forte di far emergere situazioni, emozioni, pensieri. Riescono a creare una ridda selvaggia, ma lasciando a tutti i Max la certezza di un cena al rientro. I libri per Almond, sono una forma dell'avventura che spinge fuori il lettore dalle pagine dell'albo e lo trasporta nella vita vera.
(7 - continua)
Risultati immagini per nel paese dei mostri selvaggi babalibri


Nel Pese dei mostri selvaggi. Maurice Sendak, Babalibri, 1999
 
(7 - continua)

lunedì 30 settembre 2019

NON DI SOLE PAROLE

 (Albi illustrati - 6)
Non si può giudicare il valore di un albo illustrato considerando il testo più importante delle immagini o viceversa. Uno degli aspetti che caratterizzano gli albi di bassa qualità, infatti, è quello di offrire, per esempio, immagini di grande valore in contesti linguistici poveri, sciatti, banali senza nessuna ricerca linguistica o stilistica, oppure, viceversa, testi molto ricchi e attentamente studiati, accompagnati da illustrazioni di scarso valore.
In realtà un buon albo ha ragione di essere chiamato tale se entrambi, testo e illustrazione, sono di qualità e se sono ben disposti l’uno rispetto all’altro all’interno delle pagine.
Nel valutare gli albi illustrati è molto importante riflettere su quelli che sono i contenuti nel loro insieme di testo e di immagine. Il contenuto di un albo è l'insieme di tutte le sue componenti: qualità letteraria del testo e rilevanza artistica delle illustrazioni, entrambi, ovviamente, rapportati al target d’età di riferimento.

PICCOLE TIGRI. Jo Weaver, Zoolibri, 2019  

Scacciati dal loro attuale territorio dall’arrivo degli uomini, una tigre madre e i suoi cucioli cercano una nuova casa. Le belve, in parte antropomorfizzate (espriono emozioni e hanno il potere della parola ma altrimenti si comportano come vere tigri) considerano una serie di opzioni: una grotta dietro una cascata, che però è troppo umida, i rami di un albero, che però sono troppo alti, un buco in una pianta, che però è già abitato da un serpente. Sembra un’impresa impossibile finchè trovano il posto perfetto: un antico tempio nascosto dalla vegetazione. Il tono colloquiale e la trama narrata in modo familiare contrastano piacevolmente con la giungla fitta dove la storia è ambientata. Le illustrazioni a carboncino, colorate in digitale, sono deliziose: le calde sfumature di arancione esaltano i mantelli pelosi delle tigri e li mettono in contrasto con l’oscurità dei posti inospitali in cui si muovono.
Molto interessante il gioco di chiaro scuro che si crea sulla pagina tra illustrazioni e testo. Ciò che le parole non dicono, viene rappresentato dalle figure e ogni pagina nasconde molti significati da scoprire osservando e leggendo bene. Indizi sono lasciati dall’autore attraverso i tratti, i colori, e la font, con i caratteri che variano di misura e di peso in base a ciò che intendono sottolineare. Un albo illustrato di qualità. 
(Continua - 6)