Cristina Bellemo
La cura delle parole
Edizioni Il Messaggero, 2023
ORMEGGIO
“(…) Ho pensato a quanto è bella e delicata, la parola ormeggio, anche nel suono. Un ormeggio ti offre di stare al riparo, e di riposare, protegge la storia che porti senza vincolarti a rimanere: puoi ripartire quando lo desideri. Che sollievo potersi sentire al sicuro, deporre le armi, sostare e di nuovo andare, quando si è pronti.
Ecco, pensavo che forse quello che la gente di mare fa con gli ormeggi chi scrive cerca di farlo con le parole: accogliere una storia, qualunque essa sia quando arriva, tenerla al riparo, custodirla, desiderare che prenda il largo, lasciarla andare.” (p. 130)
Ho
deciso di cominciare con un una citazione, difficilissimo è stato
scegliere quale, la presentazione di questo libro speciale. Un libro
dedicato alle parole, al valore delle parole, alla forze e alla
fragilità delle parole. Un libro “accogliente” che si mette a
servizio della parola, se ne prende cura, la conserva e la tiene
pronta per essere usata. E,
la parola, a sua volta, si
mette al servizio di chi la
cerca, la sceglie e la usa. “Aver
cura delle parole nelle relazioni è un gesto di umanità, di
responsabilità e partecipazione”.
Una parola non vale l’altra. Scegliere
bene quali parole usare contribuisce a cambiare il proprio mondo e il
mondo in genere. “La
cura delle parole può restituire parole che si prendono cura di noi,
anche se la reciprocità non è così lineare e automatica” (p.11).
Da
qui l’idea di base di questo libro: raccogliere
parole come pepite d’oro che, intessute, custodite, avvicinate e
combinate tra loro raccontano storie, le
conservano e rendono
presenti e vive le persone che le narrano. Le parole possono essere
leggere e lievi
o pesanti, taglienti, opprimenti.
Le parole possono illuminare o gettare nel buio. Le parole possono
essere misteriose e intriganti, o sciatte e banali. Sta a chi le usa
porre attenzione nello sceglierle e abitarle.
Questo libro non è un saggio, non è neanche narrativa, non è poesia. E tutto questo insieme. Strutturato come un dizionario strettamente non in ordine alfabetico propone un’ottantina di parole attraverso storie, aneddoti, pensieri, esperienze personali, riflessioni, poesie, citazioni, voci diverse che danno loro vita, andando nel profondo del loro valore.
Un libro che si può leggere di seguito o “spizzicare” qua e là scegliendo il termine che più ci attira, con l’avvertenza che lette le pagine relative a una parola, non si può non leggerne altre e poi altre ancora, in un procedere quasi narrativo che avvolge e coinvolge.
Cristina Bellemo
La cura delle parole
Edizioni Il Messaggero, 2023