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giovedì 19 marzo 2020

AL CONTRARIO

Beatrice Sottosopra

Shelley Johannes, traduzione di Sara Ragusa
Terre di Mezzo, 2019. 157 p.

Di libri per bambini divertenti, ben scritti e intelligenti non ce n’è mai abbastanza. “Beatrice Sottosopra” (Terre di Mezzo) è uno di questi.
Beatrice Zipzer ama fare le cose a testa in giù. Tutto: giocare in giardino (appesa con le gambe ai rami degli alberi), stare a scuola (sotto il banco), scrivere (molte parole da destra a sinistra), sedersi su una poltrona (con i piedi sullo schienale), … . Stare con i piedi all’insù, per lei, è meglio: vede tutto meglio, pensa meglio, ragiona e capisce meglio. A casa nessuno ci fa quasi più caso, tranne sua sorella maggiore che non spreca occasione per rimarcare la sua stranezza. Fuori dalle mura domestiche è un altro discorso. Solo la sua amica del cuore Lenny sembra capirla. Al rientro a scuola, dopo le vacanze estive, però, c’è un’amara sorpresa che aspetta Beatrice. Il loro piano di travestirsi da Ninja per compiere la missione speciale “Lati positivi”, non è rispettato e solo Beatrice si presenta travestita, mentre Lenny, che nel frattempo ha trovato un’altra amica, non è più interessata. Un vero smacco per Beatrice, che, però, non desiste e … .
E’ complicato, essere una bambina “al contrario” quando tutti sono “per il verso giusto” (ma, qual’è il verso giusto?). Beatrice è convinta che non bisogna essere come tutti gli altri per far piacere a loro. Ogni persona è unica a modo suo, e tutti vanno rispettati. Essere consapevoli e fieri delle proprie peculiarità è punto di forza per trovare la propria strada nel mondo.
Al centro di questa storia divertente e un po’ strampalata, ma che si legge tutta d’un fiato, diversi spunti per crescere indipendenti, sicuri di sé. Bambini che non vogliono bruciare le tappe per diventare grandi in fretta, ma restare piccoli e godersi ciò che l’infanzia permette, perché per tutto il resto, c’è tempo, dopo.
Beatrice è una bambina ottimista, frizzante e piena di idee. La sua è una storia singolare, ironica e divertente, un po’ bizzarra, che parla di crescita, di accettazione, di amicizia e di voglia di vivere.
Non siamo ai livelli dei bambini intelligenti, acuti, anticonformisti e un po’ impertinenti sulla scia dell’intramontabile Pippi Calzelunghe, ma Beatrice Zinker riesce ugualmente a ritagliarsi il suo posto nelle letture per i bambini intorno ai 7-8 anni, che possono godere di un testo scritto con interlinea larga, accompagnato da simpatici disegni nero/grigi/arancioni.
Di questa bimba ribelle e alternativa, prossimamente, si leggeranno altre avventure. E’, infatti, preannunciato un secondo volume dal titolo “Beatrice Sottosopra: Missione Top Secret”.

Beatrice Sottosopra
Shelley Johannes, traduzione di Sara Ragusa
Terre di Mezzo, 2019. 157 p. - € 12,90
Consigliato per bambini di 7-8 anni

lunedì 23 settembre 2019

LA VITA SUL SENTIERO

La signora Tasso, che è già piuttosto vecchia, ogni mattina esce dalla sua casetta nel bosco ai piedi del monte e si incammina per un sentiero per raggiungere la cima, da dove ama osservare il meraviglioso paesaggio. Lo fa sempre allo stesso modo, quasi con metodo incontrando i suoi amici animali, aiutandoli se hanno bisogno, e osservando la natura. Un giorno Lulù, un piccolo gattino, le chiede di accompagnarla. E’ piccolo e la strada è faticosa per le sue gambette, ma pian piano grazie all’incoraggiamento della signora Tasso, anche lui ce la fa e insieme arrivano in vetta. Che meraviglia! Il tempo passa e Lulù diventa sempre più grande e più forte mentre la signora Tasso non ce la fa più ad andare con lui. Il testimone simbolico passa così nelle mani del gattino che a sua volta, qualche tempo dopo, insegnerà ad un piccolo coniglio che sentiero prendere per arrivare sul monte. Prima il gattino e poi il coniglietto imparano, percorrendo il sentiero, le cose importanti della vita: quanto è prezioso l’aiuto degli amici, che è meglio ascoltare tanto e parlare poco, che bisogna saper prendere molte decisioni, quanto fa bene osservare la bellezza del creato e, soprattutto, che ognuno può essere artefice del suo destino.
Unica parola del titolo, è proprio “Il sentiero” (Orecchio acerbo, 2018) il vero protagonista di questo libro illustrato in cui narrazione e piccola osservazione naturalistica si compenetrano e, insieme, raccontano una bella storia. Il sentiero rappresenta ciò che ognuno vorrebbe fare nella sua vita e l’opportunità che ha di farlo. Così, al centro del racconto si trova lo scorrere del tempo, il ciclo della vita, il ricambio generazionale. Temi importanti presentati in modo lieve e naturale, ma soprattutto ottimistico, senza recriminazioni.
Le dolci illustrazioni dai colori pastello accompagnano un testo che, seppur essenziale, si fa leggere ed ascoltare con attenzione, riaffiorando nella memoria anche dopo aver chiuso il libro. Un testo che distingue graficamente due piani di lettura: il dialogo tra gli animaletti protagonisti e lo svilupparsi della storia, come se un narratore esterno si fermasse qui e lì per lasciar spazio alle loro voci.
Un libro da leggere lentamente con i bambini osservando le illustrazioni che, nella loro semplicità, sono ricche di dettagli eloquenti, non ripetizioni del testo, ma nuovi elementi che lo impreziosiscono. Un libro che è storia, che è natura, che è poesia.

Marianne Dubuc – traduzione di Paolo Cesari
Il sentiero
Orecchio acerbo, 2018 – [66 p.] - € 17,50
Età di lettura: da 5 anni