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venerdì 1 marzo 2019

PRONTO MAMMA?

Pronto mamma? Alice Horn, Joelle Tourlonias 
Il Castoro - da 2 anni


L’attesa della mamma quando è al lavoro e sembra non arrivare mai èun’esperienza difficile da vivere per la bambina protagonista di questo albo. La piccola non capisce perché la mamma ci metta così tanto. Al telefono le dice “arrivo presto, tesoro!” ma questo presto è molto lungo e difficile da quantificare. Per ingannare il tempo la mamma comincia a descrivere alla bimba, usando la fantasia, come farà ad arrivare a casa. 
Una serie di situazioni e di mezzi di trasporto improbabili che da una parte alimentano l’immaginazione della bambina, ma, dall’altra, la portano a correggere ciò che la mamma dice, riconducendo tutto alla realtà. Il gioco continua per alcune pagine finché, finalmente, la mamma è a casa e, a quel punto, niente parla di più di un rassicurante abbraccio.

Al centro di questo albo una situazione tipicamente “bambina” in cui i piccoli lettori si immedesimano perfettamente. La lettura di un libro così, è quindi per loro riconoscere un’esperienza reale e riviverla pagina dopo pagina. Il gioco dei mezzi di trasporto è divertente, ma fino alla fine il lettore non è sicuro di come andrà a finire. Finchè l’abbraccio tra mamma e bambina non offre la conclusione positiva che deve esserci nei libri per i piccoli.

Un albo che i bambini chiedono di leggere e rileggere tantissime volte: l’incertezza dell’inizio, il divertimento del gioco e la soluzione positiva, creano un susseguirsi di emozioni forti che vanno affrontate finché fatte proprie.

Interessante lo scomparire del testo all’arrivo della mamma: mamma e piccola adesso sono insieme, non c’è bisogno di altro.

Osservando le prime e le ultime pagine, si nota bene la valenza narrativa delle figure: mamma e bambina occupano due spazi separati, su due pagine contrapposte; poi, la bambina è sola sulla doppia pagina seguente e lo spazio delle pagine è progressivamente riempito da ciò che la mamma descrive al telefono. Verso la fine, le pagine si svuotano di nuovo, finchè l’ampio spazio su doppia pagina è tutto per l’abbraccio. Un ottimo esempio di "grammatica delle illustrazioni" in cui testo e figure concorrono alla buona riuscita del libro.